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March 4, 2013
A Franz Story #01. 02.03.2010 Nice to meet you. My name is Franz
Franz
Sabato scorso, 2 marzo 2013, Franz ha ufficialmente compiuto i suoi primi 3 anni. Niente grandi festeggiamenti in pompa magna, solo qualche brindisi fra noi della crew, una candelina accesa e tanti pensieri indietro per ricordare cosa è stato in questi primi 1.095 giorni passati insieme al buon vecchio amico Franz. Non perché abbiamo perso la voglia di festeggiare, sia chiaro. Ma presto Franz presenterà molte novità, e allora, aspettiamo quel giorno per fare festa tutti insieme.
In attesa di quel giorno però, abbiamo deciso di ripercorrere questi anni, da quel 2 marzo lontano fino a oggi. Per ricordare come eravamo, cosa abbiamo fatto in questi anni, come siamo cambiati e cresciuti, quanti tagli di capelli hanno cambiato le due direttrici creative Anna e Kuni, quante feste sono state fatte, quante persone andate e venute, quanti articoli scritti, quanti problemi superati con fatica e soddisfazione, quanti litri di birra bevuti, quante sigarette fumate. Un amarcord da “sfogliare” insieme, una serie di ricordi che sono nostri, ma anche vostri.
Si parte con il grande giorno della nascita di Franz. Era il 2 marzo 2010, era una serata fresca ma non fredda e in piazza Erbe, negli spazi di un negozio sfitto, la banda di Franz ha ufficialmente detto addio a cool_schrank (il magazine che avevamo prima) per dare il benvenuto a un progetto tutto nuovo. Una serata emozionante per la squadra di allora: Anna e Kuni (ancora alla guida del progetto), Riccardo e Daniele gli art director, Alexander direttore della fotografia e David.
Portando sedie, lampade e poltrone da casa, nello spazio vuoto abbiamo ricreato un salotto di casa, il salotto di Franz, dove abbiamo accolto tanti amici e curiosi. Ognuno di noi aveva preparato qualcosa da mangiare, vino a volontà e tanta energia. Così è partito tutto, in quella serata di inizio marzo, nella quale già si sentiva un pò di primavera nell’aria.
A guardarla oggi la homepage di Franz di allora è acerba, scarna e molto semplice. A guardarla ora, fa tenerezza, ma guardarla ci fa anche sorridere, al pensiero del salto nel buio che stavamo facendo (chi ne sapeva nulla, allora, di web, editoria, giornalismo?). Eppure, avevamo voglia di saltare, e questo salto lungo 3 anni, vale ancora la pena di essere saltato.
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