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May 10, 2013
Addio Madame Hirsch. Se ne va un pezzo di stile altoatesino
Anna Quinz
Chi non l’hai mai notata passeggiare per Bolzano con i suoi abiti svolazzanti dai colori pastello con scarpe, borsa e accessori rigorosamente abbinati? Chi non l’ha incrociata sulle passeggiate, mentre correva e si allenava, da grande e rigorosa sportiva quale era? Chi non l’ha mai osservata nel suo “savoir faire” d’altri tempi, durante qualche evento mondano cittadino e no?
Frau Hirsch Giacomuzzi è stata una vena icona della nostra terra. Non tutti hanno il coraggio che lei aveva di raccontare il proprio stile e la propria personalità attraverso la scelta accurata, quasi maniacale di ogni pezzo del suo guardaroba. Non tutti hanno quell’innata eleganza nei modi e nei gesti, che se anche non da tutti riconoscibili o condivisibili, non potevano mai passare inosservati. Uno stile il suo che ha segnato una linea netta in questi luoghi, uno stile fatto per Hollywood, per i Balli viennesi o per i grandi saloni internazionali. Era troppo per noi, Madame Hirsch, era una donna così sopra le righe e fuori dagli schemi da renderci un po’ curiosi e a volte un po’ invidiosi, anche, perché lei era una donna del mondo, non più solo nostra.
La nuvola pastello che lasciava dietro di sé, i suoi capelli biondi un po’ in stile Marilyn, i fiori che indossava con leggerezza, l’incarnato quasi trasparente che la facevano sembrare uscire da un altro mondo e da un altro tempo, sono immagini che difficilmente usciranno dai nostri pensieri. Non solo qui, ma anche in tutti quei luoghi in cui Madame Hirsch era – inevitabilmente, innegabilmente, fortemente – Madame Hirsch.
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