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July 19, 2023

Montagna disegnata 2023:
“interventi minimi” per re-immaginare la montagna

Francesca Fattinger

Dal valico ero calata a balzi e falcate, salti per i ghiaioni ed i precipiti canali dove gettano i tronchi, come voli, dimenticarsi di essere della razza umana, che bestia sii non sai, uccello, falchetto, quadrumane antico dalla grinfia tenace, fulminea ad afferrare una rama per aria, frenare il corpo che balza, dondolarlo nel vuoto, far che quel ramo ti getti ancora nella giusta direzione, atterrare sul pendio che non insacca nella corsa che continua, pazzesca, che usa selvaggiamente la forza di gravità, ma non la lascia divenire padrona. Era bello scendere così: gioco fisico puro era, in venti minuti perdere mille metri di quota, fermarsi ansando a bere l’acqua alla fontana (…).
Giovanna Zangrandi, Il campo rosso

Si incontrano delle persone sul proprio cammino, “persone d’inciampo” le chiamo io, persone che sanno illuminarti, che sanno scuoterti, farti emozionare. Basta a volte un solo sguardo, una parola, un racconto della propria vita e succede che ti facciano calare in uno stato di terremoto interno. Si fa strada una crepa dentro di te, che ti ricorda chi sei, ma soprattutto chi vuoi essere, che ti scuote, ti anima, ti smuove. Ringrazio di cuore Giulia Mirandola e la splendida edizione 2023 di “Montagna Disegnata”, perché mi ha fatto conoscere una di queste persone: Giovanna Zangrandi, pseudonimo di Alma Bevilacqua, partigiana, scrittrice, giornalista, costruttrice e gestrice di un rifugio di montagna, il rifugio Antelao nelle Dolomiti del Cadore in Veneto, attualmente ancora aperto e di proprietà del CAI di Treviso. Una donna combattente che ha dedicato la sua intera vita alla ricerca della libertà e alla resistenza, senza mai la paura di fare fatica e nemmeno di dare voce alle sue idee e alle sue esperienze, testimonianza straordinaria del desiderio di ricostruzione dopo la guerra e della volontà di superare i dolori inferti dal conflitto.

Il Rifugio Antelao costruito da Giovanna Zangrandi, dove si svolge MD#19 Anna del valico_foto Giulia Mirandola
Parlo con Giulia che mi racconta che è stato proprio l’incontro con questa figura, attraverso due suoi libri prima introvabili e da poco riediti grazie al Club Alpino Italiano, “Il campo rosso”, in cui parla proprio della costruzione del suo rifugio nel ’46, e “I giorni veri”, il suo diario di resistenza, ad averle dato la forza di rimettersi a immaginare un programma per l’estate 2023 ed è per questo che l’edizione di quest’anno è dedicata a lei. Mentre stiamo chiacchierando Giulia si trova poco lontana proprio dal Rifugio Antelao dove, dal 3 al 6 settembre, si terrà la penultima delle sei tappe in cui è articolato il programma di quest’anno. Un programma ritornato a essere itinerante come in origine e che ci porterà a scoprire luoghi poco conosciuti e frequentati per immergerci intimamente e genuinamente nelle possibilità di narrazione del paesaggio montano, provando a fuoriuscire dalle dinamiche di spettacolarizzazione che stanno sempre di più affollando la montagna. Questo attraverso il disegno, la scrittura, la fotografia e la registrazione sonora, ma anche il cammino, il corpo, lo sguardo e la scoperta. 

Schizzi di Irene Penazzi protagonista di MD#18 Asini! nel Parco Nazionale dello Stelvio Trentino

Tutto è nato dalla mente di Giulia, che prima di essere una professionista specializzata in educazione visiva, letteratura per l’infanzia e progettazione culturale, è un’inguaribile curiosa. Alimenta la sua curiosità giorno per giorno, facendola crescere in continuazione: la immagino come un’edera luminosa che parte da lei, dai suoi occhi, dalle sue mani, dai suoi pensieri e piano piano si ramifica e la collega a luoghi, persone, mondi sempre nuovi. Ed è proprio da queste ramificazioni che nascono le sei tappe di “Montagna Disegnata”. Ovunque si sia recata durante la fase di ideazione del programma, che quest’anno ci condurrà non solo in Trentino, come di consuetudine, ma anche in Veneto e in Lombardia, è stato quasi sempre per la prima volta: una scoperta che parte dalla volontà di ascoltare le possibilità di narrazione che quel preciso paesaggio mostra e dare così voce e respiro alla complessità.  

Una delle asice di MD#18 Asini! con Irene Penazzi e Camminasino_foto Giulia Mirandola

C’è un “paesaggio non dipinto” nelle nostre teste, frutto dell’educazione e delle letture, che ci permette di percepire come paesaggio l’ambiente circostante e di impartirgli un significato. L’intervento minimo sarebbe quello che modifica un paesaggio senza impiego di ruspe e concimi artificiali, solo modificando il paesaggio non dipinto che abbiamo in testa e permettendoci di impartire un nuovo significato al paesaggio che scorgiamo.
Lucius Burckhardt, Il falso è l’autentico

Ed ecco ancora un passaggio che mi fa vibrare, che mi fa entrare all’unisono con qualcosa di più grande di me, che mi contiene e che parla la mia stessa lingua, quella minuscola, sussurrata, iscritta con delicatezza in ogni cosa. “Montagna Disegnata” è una ricerca sull’immaginario della e intorno alla montagna che programmaticamente cerca di realizzare quel tipo di “interventi minimi”, che sappiano far ascoltare e osservare il paesaggio montano, comprendendo sia il paesaggio non dipinto che quello dipinto, sia il paesaggio vivente che quello immaginato. Ogni tappa, sia nel caso dei workshop di una giornata sia delle residenze di due o tre giorni, è pensata per “gruppi minimi” di massimo 15 persone, che guidati da esperte e esperti, illustratrici, scienziate, pastore, poete, autrici radiofoniche, insegnanti, archiviste, storiche dell’arte, guide del paesaggio, costituiranno insieme delle comunità attive di ricerca. Non quindi partecipanti passivi, ma che pur amanti della contemplazione non abbiamo paura di fare un po’ di fatica, e che giorno per giorno, attraverso le enormi risorse che la creatività offre, sappiano muovere corpo e pensiero e andare alla scoperta del paesaggio e di se stessi e viceversa.

Illustrazione di Sarah Mazzetti tratta da Il parco della Luna (testo di Lucio Dalla, edizioni Ciao Discoteca Italiana), proragonista di MD#17 LunaPur non avendolo pensato programmaticamente, “Montagna Disegnata” 2023 è un’edizione al femminile, in cui molte sono le donne che conducono i laboratori e che daranno via via vita al programma assieme a Giulia: un programma che adesso è ancora sulla carta, ma che tra pochi giorni prenderà corpo, svincolandosi e liberandosi dall’astrazione delle locandine e dei social. Metterà su gambe e testa e se ne andrà in giro da sé attraverso i corpi, le menti e gli occhi curiosi dei e delle partecipanti. 

Illustrazione di Silvia Molteni protagonista di MD#20 Un paese

Un programma così ricco che va letto con calma tappa per tappa e che trovate qui in esteso. Si parte in provincia di Sondrio, nella Valle Spluga, con due giorni di esplorazione a piedi, dal 24 al 26 luglio, tra letture e disegni di fiabe e di paesaggi, per poi passare ad agosto a Lavarone e lì incontrare… la Luna! Il paesaggio dei boschi di Belém ne sarà l’osservatorio e laboratorio, la Terra da cui guardare lo Spazio, ma anche lo spazio nel quale leggere la Terra e lo Spazio. Sempre in Trentino ma in Val di Rabbi, ancora in agosto, sarà il momento dei due giorni e delle due notti concepite per muoversi tra magnifiche montagne, in una piccola carovana in compagnia degli asini nel Parco Nazionale dello Stelvio e dell’illustratrice Irene Penazzi. Infine le due tappe di settembre: in Cadore dal 3 al 6 con l’appuntamento dedicato a Giovanna Zangrandi, per approfondire la sua conoscenza sul posto, nei luoghi in cui l’autrice ha vissuto e che ha narrato, attraverso la trasmissione orale, la lettura, il disegno, la scrittura, la fotografia e il podcast;  e dal 18 al 21 sul tema del “ paese” in Val Codera alla scoperta di un paesino a 850 metri di altitudine che inizia proprio lì dove le strade asfaltate finiscono.

Lungo il Sentiero delle sorgenti per la tappa MD#16 A rifare il mondo. Dove c'è acqua, bosco e prato_foto di Giulia Mirandola

Impossibile non concludere questo articolo con “Ecologia”, la poesia manifesto di questa edizione, prelevata da uno dei libri che più sto amando in questi ultimi mesi: “Il tuo nido, il mondo” di Carl Norac, edito da Topipittori… e che sventolino sempre più bandiere per il paesaggio!

Noi andremo più lontano.
Impareremo la lingua degli altri.
Diremo che siamo a casa nostra
ovunque saremo di passaggio.
La nostra bandiera sarà il paesaggio. 
Saremo ragazze e ragazzi, 
o la foglia che accarezza un sole. 
Non giocheremo con il fuoco,
il caldo afoso o i venti impetuosi. 
Perché noi andremo più lontano.
Impareremo la lingua degli altri. 
Diremo che siamo a casa nostra
ovunque saremo di passaggio
senza pensare al peggio,
senza esser troppo saggi. 
Nel mondo che respira, 
la nostra bandiera sarà il paesaggio.

Credits: (1) Giovanna Zangrandi in una foto di archivio. A lei è dedicato il programma MD estate 2023 e una la tappa MD#19 Anna del valico_ foto Archivio Zangrandi; (2) Il Rifugio Antelao costruito da Giovanna Zangrandi, dove si svolge MD#19 Anna del valico_foto Giulia Mirandola; (3) Schizzi di Irene Penazzi protagonista di MD#18 Asini! nel Parco Nazionale dello Stelvio Trentino; (4) Una delle asice di MD#18 Asini! con Irene Penazzi e Camminasino_foto Giulia Mirandola; (5) Illustrazione di Sarah Mazzetti tratta da Il parco della Luna (testo di Lucio Dalla, edizioni Ciao Discoteca Italiana), protagonista di MD#17 Luna; (6) Illustrazione di Silvia Molteni protagonista di MD#20 Un paese; (7) Lungo il Sentiero delle sorgenti per la tappa MD#16 A rifare il mondo. Dove c’è acqua, bosco e prato_foto Giulia Mirandola.

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