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November 22, 2013

Bolzano, 22 novembre 1934

Roberto Tubaro


Debutterà questa sera al teatro Apollo di via Leonardo da Vinci una giovanissima ragazza originaria di Egna. Il suo nome e Ella Fitzferald, ha diciassette anni e una gran grinta che le ha permesso di entrare nella lista dei partecipanti alla “Notte amatoriale”. La competizione storica dell’Apollo, per chi non lo sapesse, vedrà anche quest’anno l’alternarsi di artisti provenienti da ambiti diversi (ballerini, cantanti, attori, cabarettisti) che si contenderanno quello che un tempo era un ambito premio ed ora è soltanto un “portacarte” messo in palio dal commissario prefettizio Sergio Dompieri: il fascio tricolore d’Apollo in avorio proveniente dalla Somalia. Non che sia un portacarte ovviamente, ma è una delle cose meno eleganti che il regime fascista abbia mai creato. E di certo non aiuta la filastrocca scritta sotto: “Apelle figlio d’Apollo fece una palla di pelle di pollo…” e via dicendo. Ultima nota sulla serata: da quest’anno non sarà più possibile presentare opere in tedesco e verrà preferito ciò che inneggia all’italianità dell’Alto Adige e ciò che tratterà in modo positivo il processo di industrializzazione che avverrà nei prossimi anni a Bolzano.

Ma andiamo a scoprire chi è questa giovane concorrente.

Nata il 25 aprile del 1917 nell’austriaca Neumark, Ella e la madre si trasferirono a San Giacomo (Bz) poco dopo il divorzio di quest’ultima dal marito Wilhelm. La tragica scomparsa della madre in seguito ad un incidente segnò l’inizio di un triste periodo per Ella. Dopo svariati problemi con milizia fascista e gli innumerevoli problemi a scuola venne presa in custodia e rinchiusa nel riformatorio giovanile di Gries. La vita al riformatorio era insopportabile, tra molestie da parte degli inservienti e gli atti di bullismo dei suoi coetanei. E così, ancora quindicenne, Ella scappò dal riformatorio e si trovò sola ad affrontare i problemi della “Grande Mela”, la Bolzano che dal tempo delle mele è passata al tempo del fascio. Il suo colore della pelle, aggiunto alle sue origini austriache, resero ancora più difficili quelli che potevano essere dei normali rapporti personali con ragazzi della sua età. L’abbiamo incontrata mentre passeggiava tra le bancarelle di piazza Erbe.

Stasera sarai tra i concorrenti della Notte amatoriale. Quali sono i tuoi sogni per il futuro?

Il mio sogno è quello di fare la ballerina! Senza rendermene conto vado in giro per le vie di Bolzano ballando e canticchiando. Probabilmente sembrerò pazza. Ieri mi son messa a ballare tra le macchine e il tram di piazza Vittorio Emanuele III (la vecchia piazza Walther, ndr) proprio lì in mezzo dove si trovava la statua del poeta, quasi come se stessi seguendo la melodia delle sue opere.

Con cosa ci delizierai? 

Davvero non so cosa fare questa sera. Per ora la mia idea è quella di ballare. L’unica mia preoccupazione sono le sorelle Edoardo, grandi ballerine piene di energia che non temono il palco e sicuramente faranno uno spettacolo memorabile. Io da parte mia ho una grande insicurezza e ho paura di non riuscire ad affrontare la folla. Avrei anche in repertorio un pezzo cantato, Judy di Hoagy Carmichael, un brano che ho avuto occasione di conoscere grazie ad un americano che era rimasto a vivere nel mio riformatorio per diversi mesi e che con il suo pianoforte ha avuto modo di insegnarmi un sacco di brani.

 

 

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  • Bolzano, 22 novembre 1934 | Rtcj · 

    [...] Debutterà questa sera al teatro Apollo di via Leonardo da Vinci una giovanissima ragazza originaria di Egna. Il suo nome e Ella Fitzferald, ha diciassette anni e una gran grinta che le ha permesso di entrare nella lista dei partecipanti alla “Notte amatoriale”. La competizione storica dell’Apollo, per chi non lo sapesse, vedrà anche quest’anno l’alternarsi di artisti provenienti da ambiti diversi (ballerini, cantanti, attori, cabarettisti) che si contenderanno quello che un tempo era un ambito premio ed ora è soltanto un “portacarte” messo in palio dal commissario prefettizio Sergio Dompieri: il fascio tricolore d’Apollo in avorio proveniente dalla Somalia. (Continua su Franzmagazine) [...]

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