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July 17, 2013

Anita QuattroEver #01. Fenomenologia della criatura

Felix Lalù

La criatura è quella forma di vita che viene prima del bocia. Per capirci, il bocia deambula. I suoi movimenti sono molto più simili a quelli di un umarell o uno zombie che a quelli d’un uomo che sa deambulare, ma certo si può affermare che deambula.

Dal punto di vista motorio (e per alcuni versi anche per quello intellettivo) la criatura somiglia più a una balena spiaggiata o ancora meglio a una tartaruga ribaltata: il suo corpo è infatti composto da una parte centrale non ribaltabile, dotata di appendici più o meno mobili.

La parte centrale immobile – che per comodità chiamaremo addome – ha la grandezza indicativa di un salame al cioccolato, uno strudel o un calzone.

Le appendici laterali e quelle inferiori (in totale quattro, rispettivamente due e due) – che per comodità chiameremo braccine e gambine – sono semoventi, oblunghe e articolate e compiono perlopiù movimenti privi di controllo.

Le parti terminali delle appendici laterali finiscono con mini appendici – che per comodità chiameremo ditine – della grandezza massima di mezzo minicicciolo. Sono prensili e sono state create da Dio inizialmente per arrampicare i rami della savana africana, ma hanno raggiunto la loro massima funzionalità come immagini contro l’aborto.

Le parti terminali delle appendici inferiori – che per comodità chiameremo piedini – finiscono in ditine inutili fino all’eventuale raggiungimento dello stadio di bocia.

L’appendice superiore – che per comodità chiameremo testa – è invece di forma quasi sferica e la sua caratteristica fisica principale è il peso specifico: esagerato. Esagerato tipo buco nero ma senza le robe che gli cadono dentro. Esagerato tipo alzare la palla medica per un monco. Esagerato tipo il pogo con wrestler coi gomiti alti.

Un’altra caratteristica precipua della testa di criatura è un buco della grandezza di due euro che serve a rendere la testa ovoidale all’atto di fuoriuscire dalla vulva di una partoriente. Senza questo buco una criatura crescerebbe all’infinito fino a strappare il ventre della madre dall’interno, con la probabile conseguenza della morte della madre. Che è un pacco. Soprattutto per il padre.

La testa si presenta fornita di piccole escrescenze (dotate di fori) di varia utilità che per comodità chiameremo naso, bocca, orecchie e occhioni. Esse servono rispettivamente per respirare, rigurgitare, fingere di non sentire e guardare altrove.

Come il cane, la criatura non vede da qui a lì ma in compenso sente un sacco gli odori e i rumori e come i personaggi delle telenovelas, percepisce le emozioni.

Nasce inoltre dotata di una serie di optional detti riflessi neonatali, utili solo ai pediatri per vedere se ha i riflessi neonatali. In base alla valutazione di detti riflessi il pediatra rilascia la prima pagella della criatura. La prima pagella a tre giorni di vita non è una bella cosa.

A parte questo, ad uso e consumo delle persone malvage presenti tra il discreto pubblico, la criatura è un essere fondamentalmente inutile completamente alla tua mercé. E’ un prodotto della natura perfetto per l’esercizio della violenza gratuita.

E’ possibile trovare ispirazione per tali attività da un tot di film horror: memorabile la scena finale di The Human Centipede 2 in cui una donna incinta, partorisce e schiaccia il feto sotto l’acceleratore nel tentativo di scappare da un maniaco (qui puoi leggere il sunto di The Human Centipede 2). Una quantità ancora più considerevole di violenza su criature proviene tuttavia da storie vere. Charles Manson che diventa hippy e uccide Sharon Tate con dentro la criatura di Polanski, Annamaria Franzoni che soffoca il suo bocia per stimolare il turismo macabro a Cogne sono solo due esempi di quello che puoi fare con una criatura. Sia Manson che la Franzoni sono solo dei dilettanti di fronte al più spietato e massivo serial killer di criature (e pure di bestie) della storia: Nostro Signore. Il giorno in cui gli Ebrei perseguitati dal faraone scappano nel deserto, il Signore li aiuta con un diversivo creativo (certamente degno di Sun Tzu, Lupin III e Hannibal Smith messi insieme) che farà sì che nessuno si accorga che cinquantamila schiavi sono spariti nel nulla. Quando gli Ebrei partono passa e ammazza tutti i primogeniti d’Egitto. E già che c’è, anche i primogeniti del bestiame.

E’ ovvio che nessuno di noi è degno di raggiungere tali standard in termini quantitativi, ma con un po’ di fantasia e un po’ di aiuto dai nostri amici sono sicuro che chiunque di voi possa trovare la sua via per questo tipo di attività ricreative che potrebbero risvegliare la criatura che è in voi.

Anita QuattroEver #00

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