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February 29, 2012
“Password”: azioni culturali per il futuro di Trento
Eugenio Valbusa
Scrivere un “Piano della cultura” che guidi le politiche della città di Trento da qui al 2020. Con in mezzo una data importante, il 2019 quando il Nord-Est Italia (Trento e Bolzano incluse) potrebbe essere la Capitale Europea della Cultura. Il lavoro di preparazione per queste linee guida (le ultime risalivano a nove anni fa) è stato affidato dalla assessora comunale Lucia Maestri ad un tecnico d’eccezione: Paolo Dalla Sega, trentino trapiantato a Milano dove è docente all’Università Cattolica in “Sistemi di gestione dei mestieri dell’arte” e “Ideazione di eventi”.
Dalla Sega ha illustrato oggi alla stampa una gigantesca operazione-ascolto intitolata Password: “Oggi senza password non si va da nessuna parte. Tutti ne abbiamo una, e tutti possiamo procuracene un’altra”. Via dunque a dodici incontri tematici aperti agli operatori ed al pubblico. “Si snoderanno alternando sessioni linguistiche e disciplinari, per quanto possibile nella contemporaneità così multiforme, intrecciata e contaminata (e dunque “il teatro”, “la musica”, “la letteratura”, “le arti”…) ad altre con temi e questioni più puntuali e specifiche per la città, il suo contesto, la sua “occasione storica” nel 2012 e nel tempo a seguire – afferma Dalla Sega – agli incontri aperti alla partecipazione del pubblico sono invitati in prima istanza gli operatori, o meglio “i talenti, le passioni, le creatività” di Trento, come recita il sottotitolo del progetto.
Ma non solo: un incontro specifico si intitolerà “Trento Rovereto a/r” per esplorare le potenzialità della “metropoli tridentina” allargata lungo la Valle dell’Adige.
Non sfugge a nessuno il pericolo in agguato: che queste sessioni si tramutino nelle solite estenuanti sedute di terapia di gruppo, in cui i soggetti della cultura si lamentano e spesso litigano fra di loro. Perciò Dalla Sega ha imposto un ritmo da congresso scientifico: massimo 5 minuti di intervento, da depositare per iscritto nei giorni precedenti, in modo che sia poi pubblicabile sul sito web del Comune.
Si comincia il 12 marzo parlando di spettacoli (“tutto quello che è performing art”). E poi avanti fino a maggio inoltrato, presso la Biblioteca Comunale di via Roma. Solo in estate la mole di materiali raccolti diventerà un testo che aspira ad essere la bozza del Piano Culturale della città.
Informazioni e possibilità di intervento al sito www.trentocultura.it
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