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April 14, 2023

Docu.emme a Merano: la nuova rassegna di documentari d’autore

Maria Quinz

Viviamo in un’epoca dove le informazione, così come le immagini, sono sempre più pervasive: invadono le nostre vite attraverso molteplici canali mediatici e su di un numero sempre maggiore di piattaforme. Nella corsa del quotidiano diventa sempre più difficile trovare notizie attendibili e affidabili, così come il tempo per approfondire tematiche attuali e non, di qualsivoglia natura: culturale, politica, generazionale, economico-sociale, ambientale, scientifica, solo per citare alcuni ambiti di interesse. In questo contesto, il documentario rappresenta oggi uno strumento sempre più importante per offrire contenuti di livello, sia dal punto di vista dell’approfondimento che della veridicità dei contenuti, come anche per la qualità comunicativa ed estetica, in continua evoluzione e crescita da parte di tale genere audiovisivo, che conta oggi un numero sempre maggiore di estimatori. E se è vero che molti documentari di qualità sono visionabili anche dal divano di casa, è vero anche che è facile perdersi nel magma delle possibilità e non riuscire a trovare il documentario giusto a cui dedicare qualche ora del nostro tempo. Ecco che quindi una rassegna come Docu.emme organizzata a Merano dalla cooperativa Mairania 857 può rappresentare un’eccellente occasione per vedere dei bei documentari, molto differenti tra loro, selezionati da un team di curatori appassionati ed esperti e con il valore aggiunto – non da ultimo per importanza – della visione in compagnia su grande schermo.

La rassegna si svolge due volte all’anno, la prima in autunno e la seconda a primavera, come quella che sta accompagnando ora il pubblico meranese dal 15 marzo al 26 aprile, ogni mercoledì presso il Centro per la Cultura, con ingresso libero e proiezione alle ore 20.30. Un tratto originale di questa rassegna è che non c’è – come tendenzialmente si usa fare – un tema centrale (a volte forzoso e limitante) che lega tra loro i film, ma sono piuttosto il carattere innovativo e la potenza visiva  e narrativa dei diversi lavori a fare da collante ai documentari selezionati. Vi segnaliamo qui i prossimi e ultimi appuntamenti:

Mercoledì 19 aprile verrà proiettato il documentario di Ruth Beckermann, “Mutzenbacher”, in lingua tedesca con sottotitoli in inglese. Il tema è “caldo”: la regista invita delle persone a partecipare a un casting per un film basato su un noto romanzo pornografico (Josephine Mutzenbacher o La storia di una prostituta viennese). Così recita l’annuncio: “Cercasi uomini di età compresa tra i 16 e i 99 anni”. Nel corso del film la regista sottopone a un centinaio di volontari alcuni estratti del libro, all’interno di una ex fabbrica di bare a Vienna. E come nella vita reale, la lettura di questi brani “osé” evoca ricordi, fantasie erotiche, ma anche reazioni di rifiuto, strategie di allontanamento e di giustificazione sul set del film. Il film mette al centro una riflessione sulle contraddizioni della società contemporanea; dove il sesso è sì onnipresente e sbandierato ai quattro venti, anche se, di fatto, trova terreno in un contesto non privo di remore morali profondamente radicate.Gigi la legge

Mentre mercoledì 26 aprile sarà presentato, invece, il film -documentario del 2022, ”Gigi la legge” diretto da Alessandro Comodin, che racconta la vicenda di Gigi, vigile in un tranquillo paese di campagna dove sembra non succedere mai niente. Un giorno, però, una ragazza si suicida, gettandosi sotto un treno. Non è la prima volta che avviene un suicidio in simili circostanze e da lì prende il via un’indagine su questa misteriosa serie di suicidi che si consuma in uno strano mondo di provincia in bilico tra realtà e fantasia. Nel privato, Gigi ha una strana fascinazione per il suo giardino, un mondo misterioso che un vicino gli ripete di tagliare, ma a Gigi, però, piace perdersi all’interno della sua giungla personale…

Buona visione!

Credits: immagini tratte dai film (1) Mutzenbacher (2) Gigi la legge.

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