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May 9, 2013

Tutto il mondo è paese #18. Bolzano, 28 agosto 1963

Roberto Tubaro

Si e tenuto oggi, in occasione della marcia per il lavoro e libertà, il discorso di Martin Luther König, il pastore protestante, politico e attivista altoatesino leader dei diritti civili. Nato a Brunico nel 1929 col nome di Michele König è famoso in tutto il mondo per essere apostolo instancabile della resistenza non violenta, esponendosi in prima linea affinché venga abbattuta la distinzione etnica tra popolazioni di lingua italiana e popolazioni di lingua tedesca. Mai come oggi è necessaria la presenza di personalità tali da riuscire a smuovere le acque in quella che è diventata una provincia che, con la scusa di tutelare i vari gruppi linguistici, ha creato un modello di segregazione bivalente. Una segregazione che sta, sempre più rapidamente e inesorabilmente, portando ad una divisione etnica senza precedenti. Perlomeno per quanto riguarda la nostra terra. Il fallimento di Silvius Magnago assieme alla famiglia spagnola dei Von Trient (con i loro cartelli los Von Trient/i Von Trient) e l’ascesa del duumvirato Cavellotti/Unterkirpner hanno segnato l’inizio di questo Medioevo altoatesino. I duumviri Cavellotti e Unterkirpner, con i loro rispettivi incarichi di presidente della provincia italiana e presidente della provincia tedesca, negli ultimi anni non hanno fatto altro che dividere tutto ciò che ci univa: scuole, chiese, oratori, assessorati, centri sportivi, fontane, bagni, teatri, cinema, alberghi, parchi, animali, piscine, marciapiedi. Fino ad arrivare all’istituzione, una settimana fa, di un servizio di trasporto pubblico diviso tra utenti di lingua italiana e utenti di lingua tedesca.

Questa mattina una folla composta da migliaia di giovani altoatesini di entrambi i gruppi linguistici si è radunata in piazza Walther a Bolzano per ascoltare le parole di colui che, nella speranza comune, segnerà l’inizio di una nuova Provincia integrata. 

Riportiamo ora il discorso integrale di Martin Luther König:

“Sono orgoglioso di unirmi a voi oggi in quella che passerà alla storia come la più grande manifestazione per la libertà nella storia della nostra provincia. Il mio cuore gioisce nel vedervi radunati in questa piazza così simbolica! Siamo la dimostrazione che noi cittadini siamo in grado di convivere serenamente, senza conflitti e senza pregiudizi. Sono ben consapevole che alcuni di voi son venuti fin qui con grandi dolori e tribolazioni. Alcuni sono arrivati freschi da anguste celle di prigione. Alcuni di voi sono venuti da luoghi dove la ricerca della libertà li ha lasciati colpiti dalla tormenta della persecuzione e barcollanti per i venti della brutalità poliziesca. Voialtri siete i veterani della sofferenza creativa.

L’obbiettivo della tutela dei nostri diritti, di sudtirolesi/altoatesini di lingua italiana e sudtirolesi/altoatesini di lingua tedesca, non può essere perseguito con la divisione. Continuando in questa direzione ai nostri figli lasceremo in eredità un Südtirol e un Alto Adige, due terre eterogenee, in perenne conflitto e senza una vera identità. Io credo in un SüdtirolAltoAdige tutto attaccato, senza trattino, perché mi rifiuto di credere che la Banca della Giustizia sia fallita. Tutti noi ci rifiutiamo di credere che non ci siano fondi sufficienti nelle grandi casseforti dell’opportunità di questa provincia. E allora siamo venuti a incassare quest’assegno, l’assegno che ci darà a richiesta le ricchezze della libertà e la sicurezza della giustizia. Ora è il momento di realizzare le promesse di Democrazia; ora è il momento di uscire dall’oscura e desolata valle della segregazione verso il cammino illuminato della giustizia razziale. Quest’estate soffocante per il malcontento legittimo non terminerà fino a quando non venga un autunno vigoroso di libertà e uguaglianza.

Per cui vi dico, amici miei, che anche se affronteremo le difficoltà di oggi e di domani, io ho ancora un sogno. È un sogno profondamente radicato nel sogno SudtiroleseAltoatesino, che un giorno questa provincia si solleverà e vivrà nel vero significato del suo credo.

Ho un sogno!

Sogno che un giorno in Alto Adige piccoli Italiani, bambini e bambine, potranno unire le loro mani con piccoli Tedeschi, bambini e bambine, come fratelli e sorelle.

Ho un sogno!

Sogno un’unica cultura SudtiroleseAltoatesina, un’unica scuola SudtiroleseAltoatesina, un’unica chiesa SudtiroleseAltoatesina, un unico spazio per i giovani SudtiroleseAltoatesino, un’unica sanità SudtiroleseAltoatesina e

Sogno che un giorno ogni valle sarà elevata, ed ogni collina e montagna sarà spianata. I luoghi asperi saranno piani ed i luoghi tortuosi saranno diritti. Certo, qualcuno dirà che così l’Alto Adige somiglierà più alla pianura Padana, ma questa è la mia speranza! Questa è la nostra speranza.

E quindi lasciate risuonare la libertà dalle cime dei prodigiosi corno Bianco e corno Nero. 

Lasciate risuonare la libertà dalle poderose cime del Latemar. 

Lasciate risuonare la libertà dalle altitudini dell’alpe di Siusi.

Lasciate risuonare la libertà dalle rocce coperte di neve del Similaun.

E se il SüdtirolAltoAdige sarà una grande Provincia, questo si deve avverare.”

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There are 7 comments for this article.
  • Benno Simma · 

    Mi scuso per non aver potuto partecipare alla grandissima manifestazione in Piazza Walther.
    Nonostante ciò condivido però in pieno il discorso pronunciato da Martin Luther König.
    Che vivano lui e la libertà.
    Affinché i suoi sogni si avverino.
    Grüß Göttin.

  • Philipp D · 

    Comunque, si vede benissimo che l’immagine è un fotomontaggio: le tende bianche del Loacker Cafè di sicuro nel ’63 non c’erano. Roberto, ti abbiamo beccato.

  • Bolzano, 28 agosto 1963 | Rtcj · 

    [...] Si e tenuto oggi, in occasione della marcia per il lavoro e libertà, il discorso di Martin Luther König, il pastore protestante, politico e attivista altoatesino leader dei diritti civili. Nato a Brunico nel 1929 col nome di Michele König è famoso in tutto il mondo per essere apostolo instancabile della resistenza non violenta, esponendosi in prima linea affinché venga abbattuta la distinzione etnica tra popolazioni di lingua italiana e popolazioni di lingua tedesca. Mai come oggi è necessaria la presenza di personalità tali da riuscire a smuovere le acque in quella che è diventata una provincia che, con la scusa di tutelare i vari gruppi linguistici, ha creato un modello di segregazione bivalente. (Continua su Franzmagazine) [...]

  • TuttoilMondoèPaese#19 – Bolzano, 28 agosto 1963 | Rtcj · 

    [...] Si e tenuto oggi, in occasione della marcia per il lavoro e libertà, il discorso di Martin Luther König, il pastore protestante, politico e attivista altoatesino leader dei diritti civili. Nato a Brunico nel 1929 col nome di Michele König è famoso in tutto il mondo per essere apostolo instancabile della resistenza non violenta, esponendosi in prima linea affinché venga abbattuta la distinzione etnica tra popolazioni di lingua italiana e popolazioni di lingua tedesca. Mai come oggi è necessaria la presenza di personalità tali da riuscire a smuovere le acque in quella che è diventata una provincia che, con la scusa di tutelare i vari gruppi linguistici, ha creato un modello di segregazione bivalente. (Continua su Franzmagazine) [...]

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