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November 28, 2011

Miracolo Kaurismäki

Andrea Beggio

VOTO: 8,5

La trama? Un lustrascarpe cerca di aiutare un bambino africano appena sbarcato a Le Havre a raggiungere la madre a Londra. Kaurismäki non si sposta di molto dai suoi abituali temi e dal suo modo di concepire il cinema, come ha già fatto quasi sempre si occupa di quasi tutto: soggetto, sceneggiatura e regia.

Inevitabile quindi che anche quest’ultimo Miracolo a Le Havre porti i segni del maestro finlandese.
In una Le Havre contemporanea Kaurismäki costruisce una fiaba che sa unire la drammaticità delle storie dei migranti con la surrealtà dei suoi abituali personaggi ai margini della società e racchiusi in poveri quartieri senza tempo.
La magia di questo bellissimo lavoro sta nella qualità dei dialoghi, sempre misurati asciutti e pieni di umorismo, e nel bellissimo connubio di immagini contemporanee ed uno sguardo nel cinema d’altri tempi.
Persino il montaggio e l’uso della luce ricordano il buon cinema del passato.
Uno sguardo coraggioso alle tragedie di oggi attraverso le lenti di una vecchia cinepresa degli anni 50, con una particolare attenzione ai soggetti più marginali ed emarginati nella nostra società che, come aveva già postulato H. Marcuse, sono l’unica forza che potrà far progredire la nostra triste e stanca specie.

www.filmclub.it

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