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September 3, 2014
Welcome to Hotel Pietracupa
Anna Quinz
Inevitabile, farsi rapire – nel bene o nel male – dalle atmosfere uniche degli hotel e dei loro spazi che stanno su quel confine delicato ma potente tra “casa dolce casa” e “nulla anonimo”. Io personalmente gli hotel li ho sempre amati, per quel loro essere altro dal mio spazio privato e domestico, ma al contempo culle accoglienti (quale più quale meno) dove lasciarsi andare a viziosi momenti di mancata responsabilità. In quelle stanze sempre pulite e linde, il sogno di un abitare che in casa propria non è mai tale e quale. In quelle hall spesso di uno sfarzo sfrenato e invadente, la gentilezza professionalizzata di chi ti accoglie sapendo che sei uno tra mille, uguale ad altri mille, volti anonimi che vanno vengono e che chiedono solo un pallido sorriso e un educato “buongiorno”. In quegli ascensori che spesso portano a piani invivibili per chi nasce in città piccole come Bolzano, che aprono tra un piano e l’altro alla curiosità di scoprire in quale ameno, assurdo, grande, piccolo, freddo, accogliente spazio passeremo la prossima notte della nostra vita.
Anche Marco Pietracupa (intervista qui) – fotografo di Bressanone dall’innato talento, dall’occhio curioso e divertito, dallo scatto attento e potente – per i tanti viaggi di lavoro si trova spesso a soggiornare in hotel sparsi per il mondo. E anche lui non ha potuto non farsi coinvolgere dalle atmosfere alberghiere, alle quali ha dedicato una serie di immagini intitolate “Hotel Pietracupa”, visibili da venerdì 5 settembre alla Galleria Civica di Bressanone.
“Gli scatti sono nati di notte, in tre diversi Hotel dove alloggiavo, con i miei assistenti, per trasferte di lavoro. L’atmosfera e l’estetica assurde di questi non-luoghi mi ha misteriosamente catturato e ‘costretto’ a trascorrere la notte nella decomposizione e ricostruzione della realtà circostante”.
Racconta Marco, che anticipando la mostra brissinese e lasciandoci intendere chiaramente il suo rapporto personalissimo con gli spazi-non-spazi delle sue notti in hotel. Le immagini che vedremo, apparentemente spontanee e casuali, sono invece il frutto di un lavoro attento e certosino, che caratterizza lo stile fotografico di Marco e che sottolinea la sua capacità di mettere in relazione i luoghi, gli spazi, i contesti inanimati, con la presenza umana, viva e vitale ma immobile, statuaria, perfetta.
Un continuo rimpallo tra controllo e istinto, che della i fotografia di moda – universo creativo nel quale principalmente si muove Marco – porta con sé la cura maniacale dei dettagli, una profonda attenzione estetica e la capacità di stupire, ma anche un certo sguardo irriverente e divertito, di chi non può – né vuole – prendersi troppo sul serio, per non cadere in facili banalizzazioni e manierismi.
Hotel Pietracupa è una tappa nello spazio alberghiero che ognuno di noi potrà mettere nel proprio archivio personale, tra quella notte nell’hotel 5 stelle del viaggio di lavoro e il passaggio fugace nel sordido motel californiano. Qui ,però, ad accoglierci, non un educato ed affetato consierge, ma Marco Pietracupa, che in questa folle notte in hotel, sarà i nostri occhi, le nostre gambe, e le nostre mani, per una volta da tenere lontane dal minibar.
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