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July 2, 2013
A Pergine lo Spettacolo è di nuovo Aperto
Karin Mantovani
D’estate, forse perché si è più predisposti al tempo libero, a spostarsi a scoprire, pare che vi sia un pullulare di iniziative culturali e di intrattenimento più ricco che nel resto dell’anno. O almeno pare a me. Pergine Valsugana, che io – a dire il vero – conosco gran poco, si inserisce a pieno titolo fra gli appuntamenti e estivi che vanno la pena di scoprire e sperimentare e lo fa con un festival tutto dedicato al teatro, “Pergine Spettacolo Aperto” che nell’edizione di quest’anno ha come tema centrale la narrazione. E quale contesto migliore se non quello di un piccolo, raccolto, ma laborioso borgo nel cuore del Trentino, dove dare vita per ben nove giorni, ad una kermesse tutta rivolta al racconto, alla comunicazione di esperienze, mondi, evoluzioni?L’obiettivo che si pongono gli organizzatori non è dei più lievi, “Homo narrans” vuole catturare i propri spettatori ricreando la magia di quel rapporto che si instaura tra narratore e ascoltatore, e siccome gli ascoltatori saranno tanti e i loro gusti più disparati, i curatori hanno tessuto una trama di proposte e soluzioni talmente diverse e complementari che trovare uno spettacolo che si incastrerà perfettamente con i propri gusti, sarà semplice come bere un bicchier d’acqua. Raccontare, trasmettere agli altri il proprio sentire, il modo di percepire il mondo è un bisogno insito nella natura dell’uomo e su questo ha fatto leva la nuova edizione di “Pergine Spettacolo Aperto”.
Il programma è davvero opulento e già la descrizione dei vari spettacoli o eventi ha solleticato il mio interesse e attirato la mia attenzione: non sono infatti insensibile ad una narrazione molto descrittiva e leggere di ricami linguistici, interpretazioni viscerali, performances dissacranti, poetiche inquietudini ha aperto le porte della mia attenzione. Per tanti i nomi degli artisti presenti sono delle certezze, garanzia di grande qualità e spessore del festival, per altri una favolosa possibilità di scoperta e rivelazione: Antonio Rezza, Emma Dante, gli spagnoli Marta Barcelò e Joan Miquel Artigues, Ambra Pittoni, Gianfranco Della Barba, Nicola de Pisapia, James Hartezell e ancora Radhouane El Meddeb, Alessandro Haber, Bonario Manca…
Le cosiddette “Highlights” son per tutti, dagli 8 anni in su, e spaziano dalla riflessione sulla comunicazione, alle ricette di cucina, scandite a ritmo di danza, ai racconti-laboratorio… ad ogni spettacolo è stato assegnato un titolo aggiuntivo ausiliario, un piccolo indizio su dove e in quale meandro della narrazione verrà condotto l’ascoltatore: “Corto circuito della narrazione”, “Narrazione in trappola”, “Neuroscienze show”, “Tragiche narrazioni”, “Narrare il lato oscuro”, “Narrare il margine”.
Se vi scrivessi le mie preferenze, vi condizionerei di certo e scelgo di non farlo. Semino invece qualche semino che di sicuro solleticherà il vostro interesse: Pergine Spettacolo Aperto vi farà conoscere un “principe moderno” che ha tratto il suo fascino dai grandi avvenimenti della nostra epoca, oppure assistere ad un racconto inteso come l’offerta di un dono, contribuire alla messa in scena di un thriller armeggiando con torce, comprendere la dimensione cognitiva e neuronale del pensiero e dell’attività della narrazione, odorare l’aromatico e speziato profumo di un piatto tunisino preparato davanti agli spettatori, entrare nella testa di colui che uccise John Lennon … fare un percorso-benessere articolato in laboratori che prevedono sessioni di yoga al sorgere del giorno, escursioni notturne e esplorazioni del proprio corpo in movimento.
Ora che vi ho sibillinamente incuriositi, non mi resta che rimandarvi al sito del Festival dove potrete trovare tutti i dettagli e le informazioni legate all’iniziativa o se preferite su Facebook, dove gli organizzatori del Festival stanno documentando con febbrile precisione ogni nuovo tassello che costruirà la nuova edizione di questo happening narrativo che si svolgerà dal 5 al 13 luglio prossimo.
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