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May 9, 2012

Fogolar Furlan: ladini dell’Alto Adige e friulani imparentati da una lingua comune

Luca Sticcotti

Il presidente del Fogolar Furlan Licio Mauro, friulano d’origine ma da 36 anni residente in Alto Adige è protagonista oggi mercoledì 9 maggio dell’Aperitif Ladin in programma a Museion Passage alle ore 18

Licio Mauro in particolare presenterà al pubblico un imponente lavoro che la regione Friuli ha realizzato per offrire agli interessati, studiosi e non, uno strumento esaustivo che permetta agli italiani di relazionarsi con il ladino friulano.

Licio Mauro, quanto tempo ha richiesto la redazi0ne del “Grande dizionario bilingue italiano –friulano” edito dall’Agenzia Regionale per la Lingua Friulana?
E’ stato un lavoro enorme, durato 10 anni, e il suo risultato è già online già da qualche tempo. In realtà è rivolto soprattutto alle scuole, a chi vuole scrivere in friulano, non di certo al grande pubblico. Un anno fa sono stati realizzati anche i 6 volumi della versione stampata che verranno distribuiti in tutte le scuole del Friuli. Il Fogolar Furlan di Bolzano è riuscito ad averli in anteprima. Li abbiamo già esposti l’anno scorso nell’ambito di una mostra che abbiamo fatto e cogliamo l’occasione degli Aperitifs Ladins per presentarli al pubblico di Bolzano.

Ci sono differenze sostanziali tra il ladino di Gardena e Badia e il friulano?
Alcuni termini cambiano e poi c’è una differente cadenza. All’inizio alle riunioni della consulta ladina facevo fatica a capire quello che dicevano i miei colleghi altoatesini. Poi ci ho fatto l’orecchio ed ora non ci sono più problemi.

Quali sono gli scopo della consulta ladina del Comune di Bolzano della quale anche Lei fa parte?
E’ una bella iniziativa alla quale ha aderito il presidente mio predecessore. L’idea è quella di riunire i ladini che una volta abitavano le Alpi da Coira ad Aquileia e che poi la storia ha progressivamente frammentato.

Quanti sono gli iscritti al Fogolar Furlan qui in Alto Adige?
150 tra friulani, figli di friulani e sostenitori. Ma il numero sta progressivamente aumentando.

Avete una sede?
No, costerebbe troppo. E allora abbiamo deciso di essere moderni: proprio in questi giorni stiamo predisponendo come nostre sedi una pagina facebook e un sito internet che è in elaborazione. Quale modo migliore per sentirci uniti? Per il resto naturalmente anche noi a Bolzano ci ritroviamo fisicamente di tanto in tanto. Collaborando anche ad altre iniziative come stiamo facendo in questi giorni per l’adunata degli alpini. Abbiamo esposto un bello striscione del Fogolar Furlan per accoglierli, e non solo perché io sono un colonnello degli alpini in congedo.

Come mai avete deciso di offrire il vostro fondo librario alla biblioteca Claudia Augusta?
E’ una biblioteca molto viva che organizza molte iniziative e dove gli interessati possono andare a leggere i libri che parlano della nostra terra e della nostra lingua. Mi pare un’ottima soluzione. Lì gli interessati possono trovare anche questo nuovo prezioso dizionario in 6 volumi.

 

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Comments

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There is one comment for this article.
  • marco russo · 

    Colgo l’occasione per pubblicizzare un’evento a Innsbruck riguardante questo tema:

    14. maggio, ore 18, Die Bäckerei (Innsbruck)
    “Friaul und Südtirol: Grenzregionen als Begegnungsräume. Ein sprachlich-kultureller Streifzug”.

    Federico Vicario (linguista, Udine): “Il friulano. Elementi di storia linguistica”
    Angela Felice (Centro Studi Pier Paolo Pasolini, Casarsa): “Pasolini e la ‘piccola’ patria friulana”
    Kurt Lanthaler (scrittore, Berlino): “De l’invenzione delle lingue”

    Informazioni: http://www.uibk.ac.at/italienzentrum/pdffiles/friaul-und-suedtirol.pdf