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May 4, 2015

Diari dal Trento Film Festival: 30 Aprile 2015

Veronica Saggiorato
Al Trento Film Festival gli occhi, le orecchie e la penna di Franz sono quelli di Veronica Saggiorato...

30 Aprile 2015
ore 12:00
Palazzo Roccabruna
Trento

In questa mattinata si è aperta la 63° edizione del Trento Film Festival, che terminerà il 10 Maggio 2015; un’occasione d’oro per tutti coloro che amano la montagna, il buon cibo, il cinema e stare in compagnia.
Quest’anno Trento Film Festival propone quattro temi principali: l’amore per la montagna e la conquista di vette altissime, la Grande Guerra, India: società tradizioni e cultura, e in fine il divertimento, sia per grandi che per piccini.
Le attività proposte sono davvero tante e la scelta è sempre difficile. Possiamo entrare in una mostra di fotografia oppure visitare un museo, fare incontri con l’autore oppure divertirci giocando con la natura o assaggiando piatti di Paesi lontani. E per chi, come me, è attratto dalla pellicola, durante tutta la settimana verranno proiettati circa 120 film inerenti alle tematiche di quest’anno.

La mostra fotografica “Frammenti di un paesaggio smisurato. Montagne in fotografia 1850-1870” apre il nostro viaggio in questa settimana dedicata al Trento Film Festival.
Le sale del primo piano di Palazzo Roccabruna sono dominate dagli splendidi scatti di intrepidi escursionisti, viste mozzafiato e scorci di vita quotidiana tra le più diverse montagne del mondo. Immagini, queste, provenienti dal Fondo “Fotografi delle origini”, conservato nella Fototeca del Museomontagna.
Francis Frith ci accoglie e ci accompagna per tutta l’esposizione con alcuni scatti delle “Universal series”, raccolte di immagini in formato standard di alcuni tra i più importanti luoghi di interesse storico di tutto il mondo, iniziate nel 1859. Ne sono un esempio le immagini della città di Petra, in Giordania, del 1860, una delle sette meraviglie del mondo, riscoperta nei primi dell’Ottocento e dichiarata patrimonio dell’UNESCO nel 1985.

Victor Mozet-Bout du Monde

Seguono Victor Mozet con le sue vedute del territorio e McDonald con le sue stampe della penisola del Sinai ritraenti, tra le altre cose, la giornata tipica delle monache del convento S. Katherina.

Seguendo il percorso di “Frammenti di un paesaggio smisurato” riusciamo anche a cogliere quelle novità che nel secolo XIX stavano prendendo piede nell’ambito fotografico, inserito nelle moderne tecnologie. Ecco che si affacciano sulla scena le fotografie stereoscopiche di William England, insieme alla sua raccolta di panoramiche delle Alpi, e quelle che testano i primi tentativi di modificare i negativi originali, con il lavoro di Josef Albert.
Mostra particolarmente adatta per chi volesse conoscere qualcosa di più sulle origini della fotografia, ma anche sulla storia della passione per la montagna, che ha spinto questi uomini non solo a conquistare vette su vette, ma anche a rendere eterni quei momenti, immortalandoli nella pellicola.
Aperta il martedì e il mercoledì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 17, il giovedì e il venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 20, il sabato dalle 17 alle 20, è un’occasione diversa e curiosa per staccare dal quotidiano, prendere una pausa e lasciare che la mente venga trasportata da quelle immagini in quei luoghi straordinari e immersi nella tranquillità e bellezza della natura.

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