Franz TV

March 8, 2013

Lorella Zanardo: “le giovani donne italiane hanno imparato a protestare contro le offese verso il loro corpo”

Anna Quinz

Il corpo delle donne è bellissimo. Basta guardare la nostra vicina di casa, la barista del nostro caffè preferito, la compagna di scuola o di scrivania al lavoro, la cognata, la suocera, la nonna dell’amica del cuore. Il corpo delle donne è bellissimo non perché risponde a canoni, numeri, misure. E’ bellissimo perché un corpo e in quanto tale ha le sue specificità le sue regole le sue differenze da altri corpi altrettanto belli. Il corpo delle donne è bellissimo come bellissimo è il corpo degli uomini. Perché in quanto tale ha le sue specificità le sue regole le sue differenze da altri corpi altrettanto belli.

Le distinzioni di genere, hanno fatto il loro tempo. La festa della donna che si celebra oggi, può servire a sensibilizzare su temi importanti come il femminicidio, ma non deve servire a riportare in luce battaglie ormai invecchiate – donne vs uomini – che non sono con il vino, e dunque, invecchiando, non migliorano. Il corpo delle donne, bello quanto il corpo degli uomini, ha però – oltre ad evidenti differenze anatomiche – un punto nodale che lo discosta, ahimè, da quello maschile. E questo punto è la sua rappresentazione.

La televisione, i media, la pubblicità, tutti questi mezzi do comunicazione raccontano un’immagine del corpo femminile, che si discosta dalla realtà, che non rappresenta i corpi reali quelli della vicina di casa, della barista, della compagna di scuola o scrivania, della cognata, suocera, nonna dell’amica del cuore. Questi strumenti – in particolare la televisione e in particolare la televisione italiana – hanno disegnato un corpo femminile irreale, costruito a tavolino per innescare istinti maschili che sono certamente naturali, ma che quando provocati, portano ad un nemmeno troppo lento allontanamento dalla realtà.

Quel che turba, e qui entra dirompente il lavoro che da anni sta facendo l’attivista Lorella Zanardo, non è tanto il “mostrare” il corpo della donna. Che come detto sopra, è bello e quindi perché non offrirlo all’occhio estetizzato dello spettatore/trice? Vedere una donna in bikini al mare, non sconvolge nessuno, la nudità non è reato ne peccato mortale. Quel che è crudele e profondamente sbagliato è il modo in cui questo corpo bello viene manipolato da mezzi, strumenti e tecnologie, per trasformarlo in tempio vuoto di bellezza, ad uso e consumo (e sfruttamento, e violenza, e sottomissione) dell’uomo.

Da anni Lorella Zanardo, donna bella, elegante, raffinata (e basta con lo stereotipo dell’attivista sciatta, non curata, un po’ freak…), dall’alto delle tanto amate scarpe col tacco, combatte questa battaglia, prima con il documentario “Il corpo delle donne” che mostra in modo sconvolgente i modi di fare della televisione più irrispettosa del mondo, poi con un libro omonimo e poi sopratutto con un duro e profondo lavoro di sensibilizzazione nelle scuole, lì dove ci sono le donne e gli uomini di domani, lì dove ci sono persone che potrebbero sognare di fare da grande la velina e il tronista. Ma anche no. Il lavoro della Zanardo è un lavoro importante, intelligente, attento, sensibile, critico, deciso. Che sta portando i suoi frutti, che sta cambiando teste e pensieri, che sta anche causando scontri diretti e battaglie legali alla combattente Zanardo. Ma non importa, lei – una delle 150 donne più coraggiose del pianeta – continua il suo viaggio per le donne, con le donne, ma anche per gli uomini e con gli uomini. E questo viaggio l’ha portata anche qui, a Merano, dove ha parlato ad una platea attenta e curiosa e dove, forse con un po’ di retorica, ma di certo anche in modo convincente, ha raccontato passaggi e spiragli del nostro bel mondo contemporaneo a cui forse non avevamo dato peso fino a quel momento.

Per qualche dettaglio in più del suo intervento, segui i tweet di Franz in diretta dalla serata meranese qui

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