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November 20, 2014

Multisense Discovery. Scoprire culture diverse attraverso i 5 sensi

Franz
Multisense Discovery: un percorso multisensoriale per incontrare attraverso i 5 sensi paesi lontani. Per abbattere barriere e distanze, per sentirsi più vicini e lasciarsi trasportare da immagini, profumi, sapori... Una mostra, una piattaforma web e una serie di serate di approfnodimento. Questo il menù di Multisense Discovery, quest'anno dedicato a Colombia, Bangladesh e Afghanistan.

Sentirsi più vicini e abbattere diffidenze e paure verso culture altre, attraverso l’uso dei sensi. Questi gli obiettivi del progetto Multisense Discovery, un percorso multi-sensoriale che parte dalla convinzione che alcune di queste diffidenze e paure siano legate a delle semplici incomprensioni linguistiche o alla scarsa conoscenza delle abitudini altrui, ma che possono essere diminuite attraverso un dialogo alternativo, in grado di sollecitare tutti i sensi e creare curiosità ed emozioni. Più impariamo a conoscere odori, gusti, gesti, rumori e immagini di altri paesi, e più avremmo la possibilità di comunicare con chi vi fa riferimento, diminuendo i fraintendimenti e le perplessità. Lasciarsi andare a nuove esperienze e sensazioni, farsi guidare dai propri sensi permetterà non solo di scoprire mondi diversi, ma anche di percepire il proprio in modo completamente nuovo. 

Multisense Discovery è una piattaforma web, ma da oggi (per la seconda volta) anche una mostra dove si può – anzi si deve – guardare, ascoltare, toccare e assaggiare. Aperta da oggi 20 novembre 2014 fino al 6 gennaio 2015 (tutti i giorni tranne il lunedì dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle ore 15.30 alle 18.30 nella Galleria Civica di Bolzano, in Piazza Domenicani 18) la mostra è un racconto per oggetti, suoni, sapori, profumi di tre paesi – Colombia, Bangladesh, Afghanistan – fatto da persone provenienti da quei luoghi solo geograficamente lontani.
 Isabel  dalla Colombia, Mirza originario del Bangladesh e Alidad venuto dall’Afghanistan sono le nostre “guide”, le loro storie, culture, origini e tradizioni sono messe in mostra grazie alle cose che loro stessi hanno portato con sé. Cose che raccontano emozioni e vite vissute, ricordi e nostalgia, orgoglio e amore per la propria terra. 

Mettendo in azione tutti i sensi, attivando le nostre diverse sensibilità, lasciandoci trasportare da ciò che ci circonda, potremo entrare in relazione diretta non solo con le persone che ci raccontano le loro storie, ma anche più in generale con la loro cultura, che grazie a queste esperienza sensoriale sembrerà meno lontana. 

Non vi è alcuna pretesa di rappresentazione esaustiva di una cultura, né d’interpretazione univoca, ma vi è semplicemente il desiderio di raccontare la storia, le passioni e le memorie personali di chi è arrivato da lontano e ormai da tempo è parte integrante del nostro territorio.

Sulla piattaforma online chiunque può contribuire ad arricchire questo quadro, proponendo i propri oggetti, suoni, video, immagini o testi legati ai tre paesi d’origine dei protagonisti di quest’anno. Fianco a fianco, i cittadini autoctoni e quelli acquisiti potranno proporre i propri significati, commentare quelli altrui e condividere uno spazio comunicativo non solo verbale. 

 Mentre invece, durante le serate di approfondimento organizzate nella Galleria Civica sempre di martedì (2 dicembre: Afghanistan, 9 dicembre: Colombia, 16 dicembre: Bangladesh), si potranno incontrare vari rappresentanti delle diverse comunità, per dialogare con loro in modo libero e informale, per scoprire le motivazioni che li hanno spinti ad emigrare, le modalità d’integrazione dei singoli, così come le difficoltà e i vantaggi trovati nel paese d’accoglienza. Il percorso multisensoriale aiuterà i partecipanti a cogliere meglio i mondi nascosti dietro alle parole di chi racconta, avvicinando persone e realtà diverse. 

Foto Luca Vasconi

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