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July 10, 2012

Cradle Rockers #08. Mentre tutta la città si stava trasformando

Gloria Gaio

Mentre tutta la città si stava trasformando in un’enorme Sagra della Salsiccia, le mie pupe che facevano? Si ammalavano. Così, tra congiuntivite di entrambe (spurgavano slaimer giallognolo che era un piacere), uno sfogo cutaneo di Amelia La Terribile e un fungo della pelle dello Strillofono, stava arrivando anche il primo dentino di quest’ultima, il tutto condito da un febbrone da cavallo. Non ci facciamo proprio mancare niente eh! Chi sta meglio di noi?

Il venerdì dell’adunata, mentre portavo le pupe dalla pediatra, con un caldo reso più asfissiante dal fumo di grigliata mista argentina che ha fatto addormentare lo Strillofono, un alpino in canottiera unta mi ha urlato:

“Abbiamo anche il latte per i bambini, oltre che alla birra per le mamme!”

alzando il tristo calice di plastica contenente la sua bibita preferita (facendomi così notare l’ascella pelosissima) al che non so perchè, ma mi è venuto da rispondere simpaticamente:

“Noi quì diamo la birra anche ai bambini!” (mi sembrava in tema)

L’alpino ha sgranato l’occhio lucido, e paonazzo ha detto ad alta voce una di quelle bestemmie animalesche che Dio come minimo gli avrà tirato i piedi di notte..

Comunque sia, che bello, gli alpini. Amelia è rimasta colpita dal fatto che hanno la piuma in testa, credo non abbia capito che è attaccata al cappello e non sta al posto dei capelli, ma poco importa. Un alpino di Brescia le ha fatto provare il proprio, e questo è bastato per renderla euforica tutto il giorno.

Sabato sera non si poteva non uscire! C’era tutta la città in festa, e Amelia guardando dal balcone diceva “Ma che bello… Anche noi andiamo lì!” indicando la strada. E come potevo darle torto? Ci siamo armati di pappa pronta per lo Strillofono, latte, pannolini, e via! Partiti in direzione Talvera per vedere i famigerati elicotteri (Amelia ci è salita!), le geep, il cannone, le reti mimetiche..

Poi la pioggia ci ha costretto ad entrare nell’enorme tendone di Piazza Vittoria intitolato “Osteria Veneta”, e tra cori alpini, pioggia, carne e birra (molta birra!) abbiamo passato una serata memorabile.

La Pigna ha ricevuto proposte di matrimonio e di 45 anni di.. “esperienza”, Lo Strillofono ha ceduto – come sempre – tra le braccia soporifere dello Zio John, ma solo dopo che la mia amica Joe le scattasse fior fior di foto che la ritraggono mentre cerca disperatamente di afferrare un bicchierone di birra con la linguetta fuori. “Tutta suo padre” asseriva Tesorini orgoglioso. Amelia si è fermata solo qualche minuto per sbranare un pezzo di salsiccia e poi ha messo il turbo, sembrava uno di quei cavalli che girano e girano e girano sempre in tondo. Ubriaca di folla. E cadeva, e si rialzava. Solo Lo Zio John, dopo aver posizionato sul passeggino lo Strillofono addormentato, è riuscito a tenersela un po’ in braccio, corrompendola con una caramella gommosa.

Quando siamo ritornati a casa Amelia aveva il sedere nero e i piedini bagnati, ma non si è mai divertita tanto! E questo tipo di serate mi fanno capire quanto in realtà sia semplice divertirsi coi propri figli, vedendoli come piccoli compagni di viaggio e non come una “palla al piede” che frena i divertimenti della vita.

 

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Comments

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There is one comment for this article.
  • Lisa · 

    giustissimo!!! E’ vero che una volta che li abbiamo parliamo quasi solo di loro…però è tanto divertente condividere momenti magici con loro. Ovunque si vada loro si adattano, sono gli adulti che hanno difficoltà nel farlo!

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