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February 3, 2015
AnitaQuattroEver #14. La mia formazione al paparismo
Felix Lalù
Nel terzo mondo uno arriva a quindici anni che ha già tenuto in mano (e poi a bada) le criature di tutto il villaggio. Qui arriviamo ai trenta senza averne mai vista una da vicino. Ovvio che un quindicenne del terzo mondo è più preparato al paparismo che uno della mia età, qui nel primo mondo.
Nella mia vita ho sempre tentato di tenermi lontano dalle criature. Sempre pensato che erano disgrazie capitate ad altri, problemi che la gente si era cercata, pertanto ho sempre mantenuto una sana e consapevole distanza. Come colla gente col raffreddore. Non è che li eviti, ma neanche li baci sulla bocca.
Sempre nel terzo mondo, le cose si imparano di prima mano. Tuo padre caccia? E te a cinque anni devi saper tirare coll’arco a cento metri di distanza e non sbagliare, sennò son cazzi e non si mangia. Tuo padre lavora in una miniera di mercurio? E te a cinque anni devi sapere distinguere i tipi di mercurio dal retrogusto che ti lasciano sul palato, così quando muore a trent’anni, te a quindici sai già tutto e lo sostituisci in miniera.
Qui nel primo mondo invece le cose si imparavano dai libri. I libri son fighi perché ti imparano le cose da lontano. Poi è arrivata la tv, poi è arrivato internet, con dentro youtube. E allora le cose sono comunque lontane, ma a te ti sembra di essere sempre più vicino. Impari comunque una fava rispetto al bocia che lancia le frecce e a quello che assaggia il mercurio, ma a te sembra di sapere tutto. Anzi ti sembra di saperne di più. Ah, quanti sapienti ha creato youtube! Io sono uno di quelli.
La mia formazione al paparismo si basa fondamentalmente su quattro video.
Il primo è un po’ datato, l’avevo già visto alla tele, ma ora con youtube e il mio smartphone lo posso cercare in qualunque momento. E’ Renato Pozzetto che addormenta una criatura in “Un povero ricco”.
Questo video mi ha imparato come si addormentano le criature. Provato, funziona!Il secondo è un documentario sui cantanti dei gruppi punk che ascoltavo quando avevo 15 anni, quelli che pensavi che sarebbero morti e invece adesso c’han quaranta o cinquant’anni, si tingono i capelli e hanno i figli pure loro. Questo video mi ha imparato che se il cantante di un gruppo punk riesce a educare suo figlio, allora ce la posso fare anch’io.
(Il documentario è in inglese, ma è sottotitolato in spagnolo sudamericano, quindi tra uno e l’altro qualcosa si capisce)Il terzo è uno dei mie comici preferiti che risponde ai perché di sua figlia.
Questo video mi ha imparato che è bene essere pronti a ogni domanda, perché ogni domanda sarà fatta.Il quarto video invece è il mio comico preferito che parla di bambini. Lui i bambini li odiava, ma è morto. Se non fosse morto a cinquant’anni si sarebbe fatto una modella e avrebbe svitellato pure lui quindi non me la venga a raccontare. Questo è e rimane il miglior video che parla di bambini che sia mai stato fatto. Questo ultimo video mi ha imparato che esiste sempre una soluzione al paparismo: fare un viaggio in aereo e lasciare che la criatura esplori liberamente.
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