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Valle del Rosspach, foto tratta dalla serie "Soak in" di Mirko Piffer pubblicata su Moreness 01 - Above the Tree Line

Si torna a camminare in montagna. La luce è cambiata in questo inizio di primavera. Le percezioni sono più nitide, i sensi affinati. S’affacciano i primi fiori. In salita il passo si fa attento. A momenti è incerto, poi torna misurato. I piedi tastano il terreno. Le mani afferrano appoggi e appigli, mentre il piede scivola e il ginocchio si piega. Il respiro cambia, si allinea con la verticalità del paesaggio, si fa profondo. In scalata diventa affannoso, corto: ha fame d’aria. Muoversi nello spazio aperto e rarefatto dà un senso di libertà. Il pensiero si ossigena e rinfresca, la riflessione sulla natura umana si amplifica. Scopre altre vie da percorrere, nuove domande e risposte da ricercare, nuove visioni da esplorare.

La montagna non è solo nevi e dirupi, creste, torrenti, laghi, pascoli. La montagna è un modo di vivere la vita. Un passo davanti all'altro, silenzio tempo e misura.

Paolo Cognetti

Lago di Molveno, foto tratta dalla serie "Soak in" di Mirko Piffer pubblicata su Moreness 01 - Above the Tree Line

La montagna richiede un cambio di passo (mentale, fisico, esistenziale). Anche quando si fa racconto, sublimato dall’arte, da discipline come il cinema e la letteratura. L’intesa richiede impegno, ascolto, cura. In contatto con i suoi abissi e la sua storia antica, non possono che emergere le umane fragilità. La montagna impone le sue vie da affrontare con mente aperta e la fatica nelle ossa. Lo sapevano bene i primi pionieri, fotografi e cineasti, spesso alpinisti esperti, che si sono avventurati tra le vette con i loro pesanti e rudimentali apparecchi sulle spalle. Tra questi, l’altoatesino Luis Trenker (1892- 1990) che ha esplorato e raccontato la montagna, dalle Dolomiti al Cervino, in molteplici prospettive ed altitudini, tra attrazione viscerale e respingimento reciproco, alla ricerca di un andamento all’unisono in altezza. Così scrivevo a proposito del cinema di Luis Trenker in Appunti di cinema e montagna – Carnet di suggestioni (visive e immaginifiche) tra finzione e realtà, articolo contenuto in Moreness 01 - Above the Tree Line, il primo volume del magazine edito da franzLAB, dedicato alla montagna.

Quasi per dinamica inconscia, l’istinto andrà a virare l’ obiettivo sui monti in panoramica verticale, dal basso verso l’alto, oltre che in orizzontale ad abbracciare orizzonte e nuvole. Con movimenti funzionali, ma anche emozionali ed affettivi. Braccio, occhio passo: uniti insieme, in slancio ascensionale, a fare corpo con la macchina da presa.

Lamar,foto tratta dalla serie "Soak in" di Mirko Piffer pubblicata su Moreness 01 - Above the Tree Line

Maura Delpero, raccontandomi la sua esperienza di regia sul set di Vermiglio, ha sottolineato in più momenti quanto gli ambienti montani e le location scelte per il film abbiano richiesto un costante cambio di passo (mentale, fisico, esistenziale) ricercando la verità narrativa della vicenda posta al centro del film. “Il cinema è una arte che, per suo statuto, ha a che fare con l’estemporaneità”, mi diceva, tanto, tantissimo si compie sul set, nel qui ed ora, seppur dopo un’attenta preparazione. Anche la montagna, a suo modo è un luogo dell’estemporaneo: non si può prescindere dai suoi condizionamenti ad ogni nuovo passo per affrontarla, grande o piccolo che sia, che si guardi verso il basso o l’alto, o semplicemente davanti a sé.

Maria Quinz

Per quanto si vada lontano, per quanto si salga, si comincia sempre con un piccolo passo.

Francois Cheng

Uno sguardo libero sulle montagne del mondo

Dal 25 aprile al 4 maggio torna il Trento Film Festival con 126 film, 165 appuntamenti in programma e oltre 100 eventi del T4Future, dedicati alle nuove generazioni. Tante storie e tanti linguaggi per raccontare le montagne, la gente che le abita e la loro cultura.

TSHEGL – Eine Geschichte von Heimat und Zuhause

Interview mit dem Bozner Regisseur und Filmemacher Philipp Silbernagl

The Mountain of Advanced Dreams

Il collettivo Mali Weil al Museo della Montagna di Torino

Across: il film di Irene Dorigotti alla Mostra del Cinema di Venezia

Viaggiare significa mettersi in cammino con il corpo e con la mente. Significa essere e fare ricerca, porsi domande come individuo, misurarsi con le proprie risorse e i propri limiti. Viaggiare è quindi riflettere, stare in un tempo lento, connettersi con il proprio sé mescolando ricordi, sogni e nuovi immaginari. È a partire da questa […]

Fiore mio

Il film-documentario d’esordio alla regia dello scrittore Paolo Cognetti sarà presentato al Bolzano Film Festival lunedì 7 aprile alle 18.30

“Pericolosamente vicini”: il nuovo documentario di Andreas Pichler

Il 5 aprile 2023, aggredito dall’orsa Jj4 nei boschi della Val di Sole, perde la vita il 26enne trentino Andrea Papi. A livello locale divampa la polemica tra ambientalisti, politici, residenti, forestali, agricoltori, media, avvocati e magistrati. Nell’ombra, a documentare l’avvicendarsi degli eventi, la cinepresa silenziosa del regista e produttore Andreas Pichler, Premio Grimme, che già […]

„Di Loschn au, di Augn au, di Oarn au“ *

* Zitat von Annalena Tappeiner, Steinmetzin und Protagonistin, im Dokumentarfilm „Vinschgau: Gehen oder bleiben?“ von Sarah Trevisiol, Simon Mariacher und Marco Telfser. Die Bevölkerung überaltert, wird hundert und mehr, nicht nur in Südtirol. Klar, dass die Alternden viel daran setzen, (ihre) Macht und Strukturen aufrechtzuerhalten. Aber ewig leben werden auch sie nicht … Was Hänschen […]

Parlando di regia con Maura Delpero

Intervista alla regista di "Vermiglio", che con 7 premi (tra cui spicca quello per la Miglior Regia, assegnato per la prima volta ad una donna) trionfa (anche) ai David di Donatello

Se volete rileggere l'articolo Appunti di cinema e montagna – Carnet di suggestioni (visive e immaginifiche) tra finzione e realtà e risalire le cime - non solo cinematografiche - delle Dolomiti, potete acquistare Moreness 01 - Above the Tree Line, sul nostro shop.

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