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July 16, 2014

The Wedding Enterprise. Part XX. Thank You And Goodbye

Anna Quinz

Sposarsi, è una figata pazzesca.

Che tu stai lì, per mesi, a programmare tutto, a organizzare, a disegnare ogni microscopico dettaglio, e poi, ti accorgi in un momento che in tutta questo lavoro di coordinamento e strategia, ti sei scordata della cosa più importante di tutte, quella cosa che prima non puoi calcolare né prevedere, quella cosa che cambia tutto da così a così: l’emozione.

Sì perché anche se – e ormai lo sapete, l’ho fatto – siete diventate praticamente sceme a star dietro a ogni cosa, facendovi odiare dai vostri fornitori, rompendo le balle ai vostri amici con il vostro monotema, ossessionando la famiglia con piccolezze e frivolezze di varia natura, poi non lo potete mica sapere che tutta questa fatica (vostra e altrui) verrà totalmente ripagata, con gli interessi.

L’emozione è tutto. L’emozione è mille cose, che mai avresti pensato. È l’ansia metereologica che si scioglie quando alzate la tapparelle tremando e vedete il sole. È quando arriva la vostra testimone con la bottiglia di champagne e si fa un piantino già solo vedendovi mentre vi mettono il mascara. È quando infili il tuo abito e senti che è perfetto, che è come se te l’avessero cucito addosso per renderti felice. È quando la mamma ti fa fumare una cicca in salotto e ti senti improvvisamente donna. È quando sali in macchina e vedi nella faccia di tuo papà fiero e bellissimo la lacrimuccia pronta a fare capolino. È quando inizia la tua musica e parti per la risalita della navata, perdendo il ritmo totalmente, perché davanti a te vedi chi deve esserci che ti aspetta con uno sguardo che mai più scorderai. È quando hai per ore e ore un sorriso così stinco che poi a un certo punto ti fa male la mascella e non sai se mai si sbloccherà. È quando esci dalla chiesa e ti ritrovi quintali di riso fino nelle mutande e pensi che ne bastavano parecchi kili in meno. È quando rivedi – tu in abito da sposa loro con il loro sorriso migliore – i tuoi amici di sempre che vogliono solo stringerti forte. È quando tutto scorre liscio e anche se lucida cerchi di tenere tutto sotto controllo, ti accorgi che tanto comunque vada è tutto bellissimo. È quando mangi cose del cui sapore non ti scorderai più e vedi che tutti se le godono quanto te. È quando vedi amici prendere un microfono e temi il peggio e invece li senti dire cose di te che mai avresti pensato. È quando alle 5 del pomeriggio invece del the ti lanci nelle danze facendo ballare il tuo vestito insieme a te, e intorno vedi ballare amici, bambini, genitori e zii di ogni età. È quando ogni nota musicale della giornata è fatta da persone brave e fighe da morire. È quando fai un giro su te stessa – in un momento qualsiasi della giornata – e i tuoi occhi incrociano solo facce belle di persone amate e che ti amano (e lo capisci che ti amano, perché quelle facce lì, sono inequivocabili). È quando tua mamma e tuo papà ti abbracciano e in un orecchio ti dicono “sii felice”. È quando il tuo nipotino ti dice che i bignè sono da urlo e un altro ride come un matto sulle spalle del suo papà. È quando arriva la pasta della notte e la pioggia al momento giusto che nemmeno ti disturba più. È quando la suocera ti dice “copriti” e capisci che si prende cura di te e che tu non senti niente né caldo né freddo perché in realtà non sei qui, sei in un universo parallelo, in una bolla pazzesca di felicità. È quando gli amici vecchi di sempre e quelli nuovi di ieri sono lì per te e ti fanno ridere e piangere insieme. È quando pronta per andare a letto distrutta e terribilmente soddisfatta, trovi la tua stanza di lusso tutta imballata nel domopack e un po’ i tuoi amici matti li maledici, un po’ li ami ancora di più. È quando leggi tutti i messaggi, i biglietti, le lettere che ti hanno scritto e ancora piangi e ridi e non sai più cosa stai provando perché è tutta roba nuova. E poi soprattutto, è quando ti giri e tra la gente vedi tuo marito, lo vedi che ride e piange anche lui, che sorride come te, che balla e che senza parole allunga la mano e trova la tua. E tu sai che hai appena fatto la cosa più bella e pazzesca della tua vita.

Ok, forse immersa nella mia bolla ho perso un po’ di smalto e sono crollata con tutte le scarpe nelle smancerie matrimoniali, ma alla fin fine, sposarsi è anche questo, non solo bomboniere e liste e centritavola. Quindi passatemi il momento struggente, ma ora era necessario, per dire grazie a tutti. Anche a tutti voi che in questi mesi mi avete seguito nella mia missione possibile, della Wedding Enterprise.

 

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