Books, I’ve never read: “Montagne”, Regina Giménez x Topipittori

06.02.2025

Estratto dal libro "Montagne", di Regina Giménez

“Le montagne sono ovunque. Fateci caso: non c’è luogo del pianeta Terra che non ne abbia. Anche i deserti ne hanno e pure dove non se ne vedono e tutto è piatto e uniforme, come in mezzo all’oceano, le montagne ci sono: solo si trovano sommerse sotto la superficie dell’acqua”.

Per quelli che vivono al di sopra del Po ma sotto le Alpi, la montagna per antonomasia è alta, appuntita, con la cima innevata o vallate verdissime, tornarti che portano ad altipiani e graziosi paesini, laghi di tutte le sfumature di blu e via discorrendo. Per non parlare di tutte gli adorabili stereotipi che vanno dalla baita in legno, alle mucche al pascolo, allo strudel e ai ricamini.

Estratto dal libro "Montagne", di Regina Giménez

Eppure, alla faccia degli stereotipi, di montagne ce ne sono di diverso tipo, persino in fondo al mar. Le fosse abissali, come quella delle Marianne profonda oltre 10.000 metri sotto il livello del mare, sono depressioni del fondale marino e possono essere considerate delle montagne al contrario. Ci avevate mai pensato? attraverso chiarissime infografiche e colori corposi, scopriamo non solo cosa sono e come si formano le montagne, ma anche i suoi colori e le diverse composizioni e sopratutto che non ne esiste un tipo unico, universale, fatto in serie. 

Queste e altri mille curiosità, sono raccontante nell’albo illustrato Montagne di Regina Gimenez, (Topipittori, 2024), in cui l’illustratrice e autrice spagnola, si ispira agli antichi manuali scolastici con illustrazioni di astronomia e geografia.

Estratti dal libro "Montagne", di Regina Giménez

Cambiando, ripetendo, sovrapponendo colori e struttura, l’autrice ci trasporta in un universo magico, pieno dei riferimenti ai libri dei nostri nonni che, arricchiti con nuove conoscenze sul nostro tempo acquistano un senso nuovo.

Della stessa autrice, Topipittori ha pubblicato anche Atlante Geo-grafico (2021), dedicato all’universo e alla geografia del pianeta Terra. Non fatevi ingannare: questi splendidi albi illustrati potranno anche essere collocati nella sezione bambini e ragazzi di librerie e biblioteche ma, per la loro bellezza e l’approccio mai infantile alla materia, sono perfetti anche per adulti curiosi amanti della bella carta.

Estratto dal libro "Montagne", di Regina Giménez

FUORI – IL CONTENITORE

Così come una montagna imponente, a causa delle sue dimensioni notevoli questo albo non può passare di certo inosservato. Nonostante un dorso di poco più di un centimetro, è un librone grande con copertina rigida, simile ai vecchi atlanti geografici che si usavano per le ricerche scolastiche prima dell’avvento di internet, fino ai primi anni 2000.

La copertina è coloratissima, ma rigorosa: non è sfacciata e di certo non vuole gridare “AAAH QUESTO È UN LIBRO PER BAMBINIIIII”. Anzi se potesse parlare, un po’ algida ma cordiale, forse direbbe “Piacere, sono un albo illustrato per giovani esploratori”. In copertina, non c’è traccia di vette, colline, cime innevate, mucchette al pascolo e via discorrendo; eppure la geometria di triangoli colorati fa subito capire che si parlerà di montagne. I colori presenti all’esterno sono gli stessi che ci accompagneranno anche all’interno: una palette di colori pastello vivaci ma corposi, mai piatti. La tipografia in copertina è minimale e due caratteri, uno serif e un sans-serif bastano e avanzano, niente fronzoli. Titolo e autore sono inseriti all’interno di un rettangolo panna incorniciato da un filetto sottile e lo stesso accade nel dorso e sul retro, per contenere la trama. Questo elemento ritornerà anche nelle pagine interne e che mi ha subito ricordato le vecchie etichette dei quaderni, contribuendo così ad amplificare l’allure vintage del volume.

DENTRO – IL CONTENUTO

Nei sette capitoli del libro, Regina Gimenez ci racconta la montagna a tutto tondo, riportando dati, numeri e fatti scientifici.

About the authorClaudia GelatiMi chiamo Claudia e sono quella con la frangetta, gli occhiali tondi e le calze a pois. Qualcuno [...] More
Il primo capitolo, ad esempio, parte proprio dal cosa sono le montagne e dalla loro formazione. Si prosegue poi sul come si misurano le montagne, su quali sono le forme più ricorrenti nei vari continenti, per arrivare alle montagne un po’ diverse, come i vulcani e le fosse abissali. Affascinante scoprire anche come si conta l’età geologica e perchè alcune hanno colori diversi da altre. Se il primo è più discorsivo, dal secondo capitolo in poi le infografiche occupano spesso entrambe le pagine e ci permettono di scoprire, ad esempio, che il Buthan è il paese con la maggiore altitudine media del mondo e la sua superficie è quasi interamente coperta di montagne; che il Monte Bianco con i suoi 4.806 m.s.l.m è “solo” la quarta montagna più alta del continente europeo; o ancora che sulla terra le catene montuose [serie di montagne geologicamente interconnesse] sono sedici, tra cui figurano certamente le nostre meravigliose Alpi, ma le più estese sono le Ande in Sud America. Il terzo capitolo è dedicato alla rappresentazione delle montagne, tra mappe e cartografia, fino alle spinose questioni legate alla geopolitica, ovvero quando una montagna se ne sta un po’ in uno stato e un po’ in un altro, come il nostro Monte Rosa tra Italia e Svizzera o come il Lhotse che se segna il confine tra Nepal e Tibet. Un’intera sezione poi è dedicato alla Montagna con la M maiuscola, ovvero l’Everest e al prestigioso club degli 8.000 m di cui fa parte. Chissà poi che aria tira lassù sul tetto del mondo?

Il primo a raggiungere la vetta del Chomolungma (Madre dell’Universo, come lo chiamano i tibetani) fu il neozelandese Edmund Hillary, insieme al nepalese Tenzing Norgay nel 1953. Da allora quante altre migliaia di esploratori hanno tentato di salire da un versante e dall’altro.

Tra i tanti dati proposti, una cosa che mi ha stupito particolarmente è leggere tante città nel mondo sorgono oltre i 1.500 m di altitudine. Un esempio è Bogotà, la capitale della Colombia, che sorge a 2.640 metri di altitudine eppure questo pare non disturbare i suoi 8 milioni di abitanti? A me, che scrivo dalla piatta pianura e la mia città sorge a ben 19 m.s.l.m, fa certamente un certo effetto. In Montagne, Gimenez coniuga sapientemente nozioni scientifiche con i fatti più curiosi o meno noti: infatti, c’è spazio per parlare anche delle montagne considerate sacre da molte religioni o credenza (come il Monte Sinai, dove Mosè ricevette i dieci comandamenti) e dei cambiamenti climatici. 

Estratti dal libro "Montagne", di Regina Giménez

DENTRO – LA FORMA

Come dicevamo, la copertina ci svela già alcuni degli elementi che ritornano poi all’interno del libro. Ad esempio, I colori corposi quasi terrosi, definiscono gli spazi dell’impaginato ed il carattere non graziato è utilizzato nei i titoli dei capitoli, che sono sempre inseriti in quei riquadri simili alle etichette scolastiche. Parlando di tipografia, i testi sono spesso al centro della pagina e addirittura allineati al centro, una caratteristica che di solito trovo irritante ma che qui al contrario mi diverte e, noto, da ritmo alla narrazione. Altra caratteristica che ho apprezzato è la creazione di una gerarchia: all’interno di uno stesso testo, alcune parti sono evidenziate e scritte con un corpo maggiore rispetto ad altre. Questo non solo, come dicevamo prima, da ritmo alla lettura, ma dal mio punto di vista permette ai lettori più giovani di concentrarsi su alcuni concetti in particolare, per tornare poi in un secondo momento alle altre informazioni più approfondite. Infatti questo albo, a differenza di molti prodotti editoriali per l’infanzia che sono strettamente legati alle età e fasce di apprendimento del bambino, può essere letto (e capito, sopratutto) da bambini dai 7 anni fino a adolescenti di 12 anni e oltre. Così come per gli affascinanti atlanti di una volta, questo libro è un investimento a lungo raggio. Ecco, un po’ come le scarpe che la mamma ci comprava di mezzo numero in più perchè poi si cresce. Grazie alle meravigliose illustrazioni di Regina Gimenez e alla scelte grafiche, sono certa che questo libro sarà indenne al passare delle mode, cosa che al contrario ha decretato l’oblio di tanti atlanti suoi antenati e le fine di un genere.

Parlando della forma interna di questo libro, non si può non citare le infografiche. Per definizione, un’infografica è una serie di informazioni e dati veicolati attraverso la forma grafica e visuale, permettendo così ai più di leggere e cogliere i dati proposti immediatamente (o comunque più velocemente che leggendo un testo complesso). Tra figure geometriche e diagrammi, quelle di Montagne hanno uno stile minimale ma classico, dal gusto squisitamente retrò sempre in omaggio ai grandi atlanti di un tempo. La fascinazione per i libri di una volta si evince anche dalla scelta di ingiallire le pagine e inserire anche qualche piccola sbavatura come se si trattasse di segni del tempo.

OUTRO

Ammetto la mia ignoranza e vi dico che quasi la metà della cose raccontare in questo volume io non le sapevo. La crosta terreste, la tettonica a placche e bla bla bla che barba che noia: diciamo pure che sfogliare e leggere questo libro mi ha permesso di rivalutare l’ora di geografia.

Regina Gimenez, infatti, ha saputo trasformare la sua passione per gli atlanti geografici che sfogliava avidamente da bambina in splendide tavole colorate e farne un libro dal gusto vintage, ma assolutamente contemporaneo. Montagne è un albo che definirei squisito nella forma e nei contenuti. Infatti, non solo è incredibilmente bello graficamente ma, pagina dopo pagina, ti cattura sempre di più e ti permette di spaziare e viaggiare con la mente: un aspetto essenziale per sviluppare la curiosità nei più piccoli ma, vi garantisco, necessario anche per noi adulti disillusi e incatenati alla realtà. In tal senso, non è un caso che la stessa autrice citi in fondo al libro Bruno Munari che con il suo motto “Giocare è una cosa seria” sosteneva quanto il gioco fosse importante per l’apprendimento nei bambini.

SHARE
//