Bolzano Danza “40”: evoluzioni e performance incontrano le Dolomiti

Bolzano Danza “40”: evoluzioni e performance incontrano le Dolomiti

Da settimane il fervore nell’aria era palpabile e oggi, 12 luglio, si conclude il conto alla rovescia per l’attesa inaugurazione del nuovo “Festival Bolzano Danza”. Un’edizione segnata dai festeggiamenti per i primi 40 anni di attività, celebrati con un programma intenso e ricco di eventi che proseguirà fino al 27 luglio. Dedicata all’esplorazione del mondo minerale, questa speciale edizione rappresenta anche l’ultimo atto dell’appassionata direzione artistica di Emanuele Masi, che dal 2013 guida il festival con passione e visione contemporanea.

Nato nel 1985 dal sogno di alcuni amanti delle arti coreutiche, desiderosi di animare l’estate del capoluogo con un evento straordinario capace di affascinare turisti e residenti, “Bolzano Danza” ha conosciuto un’evoluzione ininterrotta, in termini di prestigio, su scala internazionale. In occasione di questo significativo anniversario, la Galleria Civica di Bolzano ospita fino al 26 luglio una mostra curata da Margherita Cestari che ripercorre la storia del festival attraverso fotografie, video e installazioni immersive che raccontano i momenti più emozionanti e significativi di questo lungo viaggio nella danza.

La 40° edizione che si inaugura oggi, intitolata semplicemente “40”, si snoda attraverso un cartellone declinato in più di trenta spettacoli disseminati tra palcoscenici, piazze, giardini, musei e montagne. Un programma diffuso e festoso che avvolge il paesaggio dolomitico e la natura, sondando il regno minerale e celebrando la forza dei metalli con performance che offrono una riflessione sulla bellezza e la potenza della natura. Tra i numerosi eventi in agenda, tre spiccano grazie al fil rouge che li unisce in un profondo legame con le montagne.

Il primo evento si terrà domani, sabato 13 luglio: alle 15, nei pressi della suggestiva area dolomitica Dantercepies di Passo Gardena, la multidisciplinare artista e coreografa norvegese Helle Siljeholm presenterà “The Sea of Rocks. The Mountain Body”. La performance, realizzata in collaborazione con la 9° Biennale Gherdëina, è un omaggio alla formazione geologica delle Dolomiti: attraverso tecniche di arrampicata complesse, costumi fiabeschi e un paesaggio sonoro da ascoltare in cuffia, Siljeholm creerà un’esperienza meditativa per esplorare le relazioni tra vette, mare ed erosione. Gli spettatori sono invitati a portare un binocolo per apprezzare al meglio la performance; la location è raggiungibile con navette shuttle bus in partenza da Bolzano alle 12, in cabinovia o con una breve camminata da Selva di Val Gardena.

Il secondo evento si svolgerà mercoledì, 17 luglio, alle 21 nella Sala Grande del Teatro Comunale di Bolzano. Sul palco, la compagnia Kor’sia presenterà “Mont Ventoux”. Conosciuti per le loro riscritture audaci dei classici, Mattia Russo e Antonio de Rosa, fondatori del collettivo con base a Madrid, traggono ispirazione da una lettera di Petrarca in cui la scalata al gruppo montuoso della Provenza diventa metafora della conquista di sé. La performance, vincitrice del Premio Fedora 2023, invita alla riflessione sui valori dell’interiorità e del rispetto per l’ambiente naturale; ambientazione suggestiva, effetti stroboscopici e un ritmo techno fanno di “Mont Ventoux” un viaggio intenso e contemporaneo destinato a tracciare un solco profondo nell’immaginario degli spettatori.

Terzo appuntamento “verticale” imperdibile, domenica 21 luglio alle 16.30 presso l’ICARO Hotel sull’Alpe di Siusi, è l’open air performance “Rite/Studies” di Didier Théron. In queste evoluzioni di corpi soffici ed espansi, giovani danzatori diplomati alla Paolo Grassi di Milano vestiti con costumi di lattice gonfiati ad aria, danzeranno sulle note di “Le Sacre du Printemps” di Stravinskij. Corpi bizzarri e aumentati abiteranno lo spazio pubblico, interagendo con il luogo e con chi lo abita in un’atmosfera allo stesso tempo sacra e ludica capace di evocare le Veneri paleolitiche e le figure incise sui menhir.

Contestualmente, “Bolzano Danza” rinnova la sua sinergia con Museion attraverso tre spettacoli immaginati in stretta connessione con le mostre in corso. Lunedì 22 luglio, Bryana Fritz presenterà al Teatro Studio “Submission Submission”, quattro ritratti performativi di sante medievali. Giovedì 25 luglio due artiste coinvolte nella mostra “Renaissance”, Magdalena Mitterhofer con Shade Théret in “Confessional” e Sophie Lazari in “Resurrectionem Tarantula”, attiveranno le loro rispettive installazioni attraverso performance che rievocheranno antichi miti e leggende.

Il ricco programma, con cui il Festival celebra il suo passato guardando al futuro, continuando a innovare e a sorprendere il suo pubblico con spettacoli che fondono natura, arte e movimento in un connubio unico e affascinante, è consultabile sul sito ufficiale della kermesse: bolzanodanza.it.

 

Foto credits: Didier Theron, Sacres Studies, Ph. Philippe Mandon

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