Food

February 6, 2024

BeautyfoodLAB ad Arco:
Intervista ad Elena Tonolli

Stefania Santoni

Ho sempre pensato che la bellezza fosse una declinazione dell’intelligenza e che la sua messa in pratica altro non fosse che permettere al nostro immaginato di farsi reale, con tutto il suo sentire e la sua portata di meraviglia. Questa cura del bell’essere – che altro non è che una bellezza armonica e alchemica che attraversa l’essere – ho avuto modo di incontrata anche in uno spazio, in un laboratorio: BeautyfoodLAB, un luogo creativo dove si coltivano le relazioni e gli intrecci, dove s’impara a cucinare omaggiando gli alimenti vegetali, dove avvengono eventi tra persone che hanno doni da regalare al mondo. Uno spazio curato in ogni dettaglio dove prendono vita sinestesie di senso: penso al profumo del pane da poco sfornato che mi ha accolta appena varcata la soglia, alle trame floreali ed eleganti della carta da parati e ai tovaglioli di cotone morbido.

Fondatrice di BeautyfoodLAB è Elena Tonolli, originaria di Lenzima (un piccolo paese sopra Isera) ma arcense d’adozione da diversi anni. Presso il suo laboratorio Elena conduce corsi di cucina vegetale alla portata di tutti e tutte. Ma non solo: Elena ama creare eventi con le sue persone del cuore. Lei sa mettersi in ascolto delle sintonie umane che animano il mondo mettendo in circolo sinergie ogni volta nuove, soprattutto tra donne. È così che questo luogo di senso sa anche trasformarsi in una pratica di sorellanza autentica dove professioniste di settori differenti scelgono di porsi l’una accanto all’altra per desiderare insieme, per rendere reali momenti di bellezza collettiva. 2023 05 24 Monfort Olivi 10Elena, come nasce la tua passione per la cucina? 

Non mi sono sempre occupata di cucina: per dodici anni ho lavorato per un’azienda di Rovereto nell’ambito della formazione, lavoro in cui ho sempre amato l’aspetto relazionale. Poi ho sentito il bisogno di crescere, di fare altro, di cambiare. In questo processo trasformativo, grazie al lavoro che facevo nella mia azienda, mi capitava spesso di mangiare fuori. E così ho iniziato a fotografare i piatti che gustavo nei ristoranti e a raccontarli, in maniera semplice ma sempre con grande entusiasmo. È così che mi ha contattata un magazine online proponendomi di realizzare una rubrica tutta per me: il mio compito era entrare nei ristoranti, fotografare gli chef e scrivere, creare la mia narrazione personale dedicata alla storia specifica di ogni piatto. È stata una possibilità incredibile che mi ha permesso di conoscere una rete di chef stellati e di iniziare a collaborare con dei ristoranti curando loro comunicazione e creando di eventi. È in quel periodo che ho aperto il mio blog ‘Beautyfood’ dove parlavo di cibo e di bellezza (facendo anche recensioni di prodotti cosmetici). Desideravo soprattutto realizzare i miei eventi con persone che secondo me avevano qualcosa da dire e delle storie importanti da raccontare: da qui sono nate le cene in libreria o a tema viaggio, un progetto dedicato all’olio del Garda e al benessere olistico. È così che ho conosciuto Isidoro Consolini, chef che è stato un po’ il mio maestro;: mi ha insegnato il mondo dei vegetali e “a fare con quello che c’è”: con ciò che offre la natura, così che in un piatto il 75% sia sempre verde. Le verdure oltre a essere genuine sono visivamente meravigliose. Così quando è nato mio figlio Martino, ho capito che era arrivato il momento di licenziarmi: volevo darmi una possibilità. 2023 10 18 Lab Pane 25Quando hai cominciato a tenere corsi di cucina?

Ho fatto i miei primi corsi in un hotel a Riva di Garda, non nel mio attuale laboratorio. Prima del progetto del laboratorio però, ho attraversato un momento molto difficile, una malattia da cui sono riuscita a salvarmi e mantenermi viva. E proprio in quel periodo lì, di profonda paura e incertezza, tra una cura e l’altra, è nato il mio spazio: BeautyfoodLAB. È stato un tempo in cui ho lavorato molto su di me, sulla perdita, imponendomi di stare lucida e di mantenere sana la mia mente, la mia anima. Quindi mi sono dedicata allo studio della cucina vegetale cercando di capire in che modo potessi prendermi cura del mio corpo nel modo più salubre, facendo attenzione a tutto quello che mangiavo: ‘mens sana in corpore sano’. Anche durante il periodo della pandemia mi sono dedicata alla mia formazione grazie a dei corsi online. Quando è nata anche la mia seconda figlia, Camilla, ho avvertito una grande ribellione interna, riflettendo molto sulla fatica nel conciliare vita lavorativa e maternage. E così sono riuscita a tornare a fare tutto quello che amo profondamente, in primis a nutrire il mio lavoro tornando a far abitare il mio spazio, il mio laboratorio.Schermata 2024-02-06 alle 10.00.51 Che cosa accade nel tuo laboratorio?

S’impara a fare il pane in casa a lievitazione naturale, si sperimenta la cucina Thai Vegan, si apprendono ricette che valorizzino gli elementi vegetali. Alcuni esempi? Il ragù di soia, il pesto di cavolo nero, le polpette di legumi, la crema di semi di girasole. Ospito inoltre corsi dedicati al mondo della bellezza (uno dei miei sogni sarebbe lavorare nell’ambito della profumeria artistica) come l’Aperitrucco (un corso di self make up) con Laura Svaldi make up artist, la Skincare date night (un appuntamento a cena dove ci si prende cura della propria pelle) con Viviana Morandi Laboratoire du visage. Non sono mancate le collaborazioni con Le vie dei fiori e Isola di flores, quindi con la pratica della bellezza floreale. Riuscire a conciliare il mio lavoro con l’essere madre è possibile grazie a mio marito e a tutte le persone attorno a me che costituiscono una rete di aiuto su cui posso contare sempre: Martino e Camilla si meritano una madre felice, realizzata. Una madre non perfetta – per dirla con le parole di Stefania Andreoli – ma che sa quel che fa e perché lo fa.

Credits: (1,2,3,4,5) Elena Tonolli.

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