Culture + Arts > Visual Arts
November 25, 2021
Angelus Loci: quattro artisti
per il Natale a Bolzano
Anna Quinz
Alcuni mesi fa l’Azienda di Soggiorno e Turismo di Bolzano su incarico della Città di Bolzano, ci ha coinvolte per immaginare e curare un progetto che potesse portare negli spazi cittadini durante il periodo natalizio, le forme e i linguaggi dell’arte contemporanea. La sfida, già di per sé ambiziosa e complessa, aveva un’ulteriore premessa: il progetto doveva essere incentrato sul tema portante della trentesima edizione del Mercatino di Natale, l’angelo.
Cosa rappresenta, come si manifesta un angelo? Ponendoci questa prima domanda, abbiamo iniziato ad addentrarci nella ricerca angelologica e a indagare le tante forme e declinazioni – visive, concettuali e simboliche – rappresentate da questa figura così presente non solo nelle raffigurazioni e narrazioni di tutte le religioni, ma anche nella cultura popolare e nell’immaginario collettivo. Dall’apparizione che annuncia la nascita del salvatore o la sua resurrezione, ai putti del logo di Fiorucci, dall’angelo della Storia di Paul Klee alle innumerevoli sculture presenti in quasi ogni chiesa, dall’angelo custode tanto caro all’infanzia agli angeli-quasi-umani di Wim Wenders, fino alle decorazioni natalizie più o meno kitsch, da sempre e ovunque l’angelo è fonte di riflessione e ispirazione. E per trovare un punto in comune tra ogni interpretazione possibile, bisogna risalire all’origine del termine, alla sua etimologia: dal greco anghelos, la parola angelo significa messaggero.
Soprattutto in una terra multilingue e multiculturale come l’Alto Adige, e poi in particolare nel momento di condivisione collettiva del Natale, vissuto anche al di fuori della connotazione prettamente religiosa, l’idea dell’angelo comunicatore e portatore di messaggi di pace, speranza e bellezza, muovendosi tra la dimensione materiale e quella immateriale, tra celeste e terreno, tra visibile e invisibile, ci è sembrata la giusta premessa dalla quale partire.
Come immergere però questo angelo messaggero nella specificità del Natale a Bolzano? Come connetterlo con il territorio e renderlo un testimone della più profonda identità cittadina? Coinvolgendo nel ragionamento un’altra figura dell’universo simbolico e sovrannaturale: il Genius Loci.
L’espressione latina Genius Loci significa letteralmente “spirito del luogo”. Per gli antichi romani, il genio rappresenta un nume tutelare che da un lato protegge un determinato ambiente e dall’altro ne raccoglie e definisce le peculiariatà. Seppur priva delle antiche connotazioni spirituali, ancora oggi la locuzione genius loci é utilizzata per individuare l’insieme delle caratteristiche socio-culturali, architettoniche, sociali e paesaggistiche di un luogo, naturale o urbano.
I quattro artisti altoatesini che abbiamo coinvolto nel progetto - Carla Cardinaletti, Elisa Grezzani, Michael Fliri e Hubert Kostner - si sono confrontati e interrogati sul concetto di angelo del territorio e ciascuno con il proprio linguaggio e la propria visione, ha sviluppato un’idea personale di Angelus Loci, sotto forma di un’installazione site specific. Dall’Angelo Rosa di Carla Cardinaletti che da piazza Walther si rispecchia nelle forme delle Dolomiti, a Vheuiah, il serafino talismano della città di Elisa Grezzani che in via Goethe veglia dall’alto i passanti, dalle LUCI di Hubert Kostner che splendono nel buio di viale Druso di Hubert Kostner fino alle fluttuazioni tra luce e ombra, trasparenza e materialità, di Still with earthly desires + Aspirant di Michael Fliri in Fiera, Angelus Loci porta dunque nello spazio urbano bolzanino quattro diverse interpretazioni dell’essere angelo, apparizioni che, trasfigurando il contesto territoriale e urbano, disegnano un nuovo percorso natalizio, nella città e nell’arte.
ANGELUS LOCI
Concept, art direction e project management: franzLAB
Design: typeklang
Artisti: Carla Cardinaletti, Elisa Grezzani, Michael Fliri e Hubert Kostner
In collaborazione con Azienda di Soggiorno e Turismo di Bolzano
Comments