Food

November 9, 2019

MeranOff: vino e cotechino, degustare e gustare

Mauro Sperandio
Domenica 10 novembre una degustazione alternativa all'insegna del buon bere e del genuino mangiare.

Lungi dalla voglia di scrivere blasfemie e non interessato a decretare culti sincretistici, affermo:
sé la cult-ura del vino nasce all’alba dell’umanità, quella legata al consumo di carne la precorre pure, trovando in ogni parte del globo devotissimi alla sua manifestazione suina.
Il maiale, con la sua compiaciuta silhouette priva di spigoli e slanci, incarna (sic!) infinite possibilità di godimento culinario, e i suoi tagli anatomici – opportunamente trattati – offrono ai suoi estimatori i piaceri di una carne che è sempre gioiosamente lasciva, ma mai maliziosa. Il maiale, infatti, non è un abile mentitore, né da vivo né da morto. La più vilipesa delle bestie, sinonimo di sozzeria pur non essendo “naturalmente” zozza, rivela alla cottura il profumo della sua storia, levando al cielo la qualità della sua vita.
Del vino tutto è noto, anche se, fortunatamente, dalle cantine affiorano sempre interessanti novità: frutto di originali sensibilità, contemporanei ingegni o riscoperte tradizioni.

Una curiosa occasione che unisce il piacere porcino e quello enoico si terrà a Merano, guarda caso durante il Wine Festival, domenica 10 novembre, presso Club Est Ovest, dalle ore 17 alle 22 .
MeranOff  – Vino & Cotechino, questo il titolo dell’iniziativa, presenterà ai suoi visitatori i vini di alcune selezionate cantine del territorio, ma non solo.
Oltre agli altoatesini Patrick Uccelli della Tenuta Dornach, Urban Plattner di In der Eben e Andreas Dichristin del Tröpfltalhof, ci saranno i veneti Daniele Delaini di Villa Calicantus e Carolina Gatti dell’Azienda Agricola Gatti; i lombardi Enrico Togni dell’Azienda Togni Rebaioli e l’Azienda Barbacan; i calabresi  di ‘A Vita; il collettivo piemontese Solo Roero e l’Associazione Emilia Sur Lì.

Nell’atmosfera informale dell’Ost West Club, oltre a degustare vini scelti per la loro qualità e originalità e per l’impegno dei produttori a condurre una viticoltura sostenibile, grazie alla bottega Tra l’Uss e l’Asa di Parma si potranno apprezzare salumi tagliati al coltello, formaggi e il cotechino, insaccato superbo che nella stagione più fredda consola, corrobora e illumina i volti dei commensali.

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