Contemporary Culture in the Alps
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10 buone ragioni per vivere in Alto Adige #50

04.03.2013
Anna Quinz
10 buone ragioni per vivere in Alto Adige #50

10 buone ragioni (semiserie) per le quali anche la settimana scorsa (25 febbraio – 3 marzo 2013) è valsa la pena vivere in Alto Adige.

1. Perché quando si sente che la primavera sta per arrivare, il cielo azzurro dell’Alto Adige è il più bel cielo azzurro mai visto.

2. Perché quando si sente che la primavera sta per arrivare, è bello prendersi un pomeriggio libero, per attardarsi piacevolmente sulla passeggiata meranese Tappeiner. Salendo dal centro città, la vista si fa via via più spettacolare, il cammino è conciliante anche per i pigri come me, e il sole bacia in fronte che è un piacere. Piccole bellezze gratuite della nostra terra.

3. Perché a Rovereto nella fu Manifattura Tabacchi[1], ha ora spazio un incubatore per imprese, con particolare attenzione all’universo del green. A noi il green piace, ma in particolare ci piace l’attenzione e la cura per i giovani imprenditori e soprattutto per le giovani idee. Motore di cambiamento e crescita. Per tutti.

4. Perché non farò nomi, ma le appena passate elezioni, nonostante l’evidente caos generalizzato, hanno messo in risalto alcuni nomi altoatesini che ci piacciono e che ci danno fiducia. Mettere una X sul nome di una persona che sai essere una brava, colta, brillante, competente persona, è una cosa che da grandi speranze nel futuro.

5.Perché grazie al progetto Upgrade[2], possiamo passare qualche sabato pomeriggio a zonzo per le case di altri, entrare nelle loro abitazioni, scoprire come vivono, farci un po’ i cavoli loro. Che la curiosità è donna, ma non solo, e poter vedere – guidati da architetti esperti che ci mostrano anche cose che non avremmo altrimenti notato – le vite degli altri è cosa preziosa e piacevole.

6. Perché ancora una volta resto piacevolmente colpita dal sapere e dalla creatività di alcune nostre aziende. Prendi la Plank[3], che dalle più classiche sedie in legno da stube, ha tirato fuori modelli in plastica colorata che fanno girare la testa al mondo del design. coinvolgendo pure design-star di livello internazionale. Dall’Alto Adige al mondo, con onore e bellezza.

7. Perché i nostri fashion designer, in queste settimane folli di fashion weeks, si sono fatti onore. Penso ai cappelli fiabeschi di Reinhard Plank[4], penso alle borse industriali di Zilla[5] o a quelle geometriche di Simone Rainer[6].

8. Perché sono stati presentati i ben 18 percorsi (pure quello di Franz, che attiva la sua FranzPlatz) che da ora ci accompagneranno verso il Festival delle Resistenze[7] a fine aprile. Il tutto basato su una miscela di parole: cultura, creatività, nuove imprese, memoria, partecipazione, pluralità, giustizia, libertà, responsabilità (la parola del momento, peraltro). Parole che ci piacciono, no?

9. Perché è bello entrare in un locale a Rovereto e trovare al bancone tre talenti musicali nostrani (Mr Andrea Polato, Marco Stagni e Matteo Cuzzolin), pronti a mettersi alla batteria, contrabbasso e sax, per allietare le serate dei trentini. Bello che arrivino fino lì e bello poter dire “ma tu guarda chi c’è, il mondo è piccolo” (fortuna che non avevo nulla da nascondere, altrimenti sai che scocciatura, sperare di essere in incognito laggiù e beccare facce note…).

10. Perché la cultura del cibo, in Alto Adige è eccellenza creatività e bellezza. Provate a godervi un pranzo o una cena al ristorante di Castel Kallmünz[8] a Merano. Proprietario altoatesino, chef napoletano e maitre giapponese. Un mix perfetto per un luogo accogliente e raffinato, una cucina originale e buona, un pasto che non si dimentica.

 


[1] Il sito di Progetto Manifattura http://www.progettomanifattura.it/it

[2] Per saperne di più sul progetto Upgrade /2013/03/01/upgrade-entrare-nelle-case-per-capire-le-case-e-le-persone-che-le-abitano/

[3] L’azienda e le sedie favolose dell’Alto Adige più cool http://www.plank.it/it

[4] Il sito del genio dei cappelli e delle scarpe Reinhard Plank http://www.reinhardplank.it/site/

[5] L’intervista alla mamma di Zilla Sylvia Pichler /2012/10/16/franzfashion-my-bag-is-my-castle-zilla-designerin-silvia-pichler-im-interview/

[6] L’intervista a Simone Rainer /2012/11/01/franzfashion-simone-rainer-matematica-e-alchimia-da-portare-in-borsetta/

[7] il sito del Festival http://www.festivalresistenze.it/

[8] il sito del ristorante meranese http://www.kallmuenz.it/

 

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10 buone ragioni per vivere in Alto Adige, esercizio settimanale di ottimismo altoatesino
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