10 buone ragioni per vivere in Alto Adige #41

10 buone ragioni (semiserie) per le quali anche la settimana scorsa (10 – 17 dicembre 2012) è valsa la pena vivere in Alto Adige.

1. Perché insomma, siamo al numero 41 della saga delle 10 buone ragioni. A me le trilogie, i “xxx, il ritorno”, o “xxx, la vendetta” e tutti i modi per fare di uno un mille mila, mi fanno un baffo. E devo dire che non è sempre facile, ma neanche difficile trovare nuove buone ragioni. Segno che qui si sta bene (ragazzi, ad oggi, 400 ragioni!), ma anche che si potrebbe stare meglio. Ovvio che io mi sono presa l’incarico di dire le cose buone, ma questo non vuol dire che non vedo le cattive. Che magari racconteremo presto da un’altra parte (“Bolzano ti tollero”, il titolo di rubrica suggerito, si accettano volontari per creazione contenuti).

2. Perché la serata di lancio e il CD Bz-Under the ground II[1] che celebra i primi 20 anni del papperlapapp ci ricordano dei tempi d’oro del papperlapapp (chi se li scorda, se c’era, i mitici ’90) e ci fanno dire a gran voce “più papperlapapp per tutti”.

3. Perché è arrivata la neve in regione. Io personalmente la detesto pubblicamente. Ma so di interpretare la gioia di molti dandola per una buona ragione, e dunque, visto che a Natale sono tutti più buoni, ecco a voi la ragione numero 3: la neve.

4. Perché ci sono proprio bravi musicisti che esportiamo da qui. Come l’eclettico Chris Costa, che dalle valli ladine passa a Londra e con il suo singolarissimo taglio di capelli e le sue notevoli doto canore e musicali, incanta un pubblico ben più largo di quello altoatesino.

5. Perché ho ricevuto questo messaggio: “Caro Franz, a furor di popolo chiedo che il free bar di Tobe di questa domenica presso Base Shop rientri nella prossima lista delle 10 buone ragioni per vivere in Alto Adige”. Io non ero presente, ma mi fido dei nostri lettori e dunque, detto, fatto.

6. Perché le notti bolzanine pare abbiano ricominciato a fare scintille. Racconti di prima mano parlano di un paio di belle serate al neo-ri-aperto-ex-Mirò[2], in particolare quella con la musica dei ragazzi di Domino. Dunque, proposito per il 2013, smettere di lamentarsi che “c’è solo l’Okay (che poi, il proprietario dei due locali è lo stesso, ma non è rilevante)”.

7. Perché diamo il benvenuto in Alto Adige al calore e al sole che ci porta Barbara Elias da Rocha[3], direttamente da Rio de Janeiro. Se una terra attira nuovi cittadini belli come lei, vuol dire che è una bella terra. O no?

8. Perché alla fin fine, il Cineplexx[4] è un cinema che ha un suo perché per Bolzano. Primo perché ci fa vedere filmoni come James Bond e Lo Hobbit. Secondo perché ha il pop corn dolce. Terzo perché ci offre uno spaccato unico e irripetibile dell’essere adolescente in Alto Adige negli anni ’10 di questo secolo. Noi che eravamo adolescenti nei ’90 del secolo scorso, che ne vogliamo sapere? Noi mica avevamo gli occhialetti del 3D, gli iphone per twittare in diretta opinioni sul film o per whatsappare con la ragazza carina 3 file più in là…

9. Perché la pasticceria Lintner[5] fa dei dolci che sono una vera delizia. La crema pasticcera è una di quelle cose che ti fanno pensare che una qualche divinità deve esistere da qualche parte (che sia il Cake Boss la divinità in questione?).

10. Perché con un po’ di fantasia, si possono trovare modi originali di fare beneficenza (più che andare a cene ultralusso, che con i soldi del primo e secondo, quanto bene si farebbe…), come quello inventato dall’associazione Amici dei bambini che ha organizzato un mercato delle pulci[6] dove abiti raccolti tra amiche, sono stati messi in vendita nella bella cornice di Museion Passage e tutto l’incasso è andato ai bimbi.

* Nella foto una vecchia cartolina da Passo Pordoi