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July 11, 2012

Science Café alla ricerca della felicità

Anna Quinz

…è un bicchiere di vino con un panino, la felicità.”

Cantavano allegri Albano e Romina nei tempi (felici) che furono. Ma cos’è realmente la felicità? Senza dubbio, la cosa a cui tutti pensano, quando si chiede “cosa desideri nella vita?”. Ma sicuramente è anche quella cosa che forse pochi raggiungeranno, per più di qualche prezioso istante. Perché, ce lo insegnano fin da piccoli, anche se poi si sogna il “vissero tutti felici e contenti”, sempre e comunque, che la felicità è fuggevole e passeggera, che va gustata a pieno perché non è uno status permanete, che va forse sostituita con la serenità, sensazione più potenzialmente a lunga scadenza. Ma la felicità poi, come si misura? Qual è l’unità necessaria per stabilire il grado di felicità di una vita? È il lavoro perfetto, la famiglia perfetta, un po’ di soldi in banca, una bella casetta, il sole 300 giorni all’anno, lo stare in società, essere pieni di amici, godersi l’isolamento nella natura, a rendere felici?In Alto Adige, si dice, si vive felici. La qualità della vita è alta (lo dicono le statistiche, oltre che i cittadini), la cose funzionano, dunque, un buon potenziale sfondo per essere felici. Ma poi, alla fin fine, mica tutti restano o tornano o vengono a vivere qui. Il tema è delicato, e molto personale, forse non esistono parametri “felicitari” universali, certo che è che la cosa, estremamente umana, è spesso studiata e analizzata. Ad esempio, dallo studio “Insieme sano” dell’Eurac, che ha analizzato cosa influenzi la qualità della vita delle persone che abitano in Alto Adige. Di questo studio, ma anche di altre varie ed eventuali intorno alla felicità, si parlerà questa sera sulla terrazza dell’Eurac per l’ultimo Science Cafè di stagione (ultimo ma non ultimo: ultimo per la terrazza, sabato, ancora caffè scientifico, ma on tour al lido di San Genesio). Ospiti della serata Franz Plörer, direttore della Fondazione Vital di Bolzano, e Willibald Ruch, professore di psicologia all’Università di Zurigo ed esperto di “buon umore” e Siegi Platzer, che condividerà la sua interessante testimonianza di “ricerca della felicità”: il venostano infatti, ha lasciato il suo posto di lavoro in banca per dedicarsi alla raccolta delle erbe selvatiche. Perché la felicità, in fondo lo sappiamo, è fatta soprattutto di piccole cose. Come anche, perché no, una serata in terrazza a parlare di felicità.

L’evento è in collaborazione con la Fondazione Vital, che ha partecipato allo studio “Insieme sano”. Dallo studio è nata anche la pubblicazione dal titolo “Salute e qualità della vita – Risultati di uno studio esplorativo tra i soggetti decisionali in Alto Adige e nei Grigioni” che sarà distribuita durante la serata. Al termine della discussione, la musica di dj Sartini  e le vignette di Rudi.  

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