Esercizio settimanale di ottimismo altoatesino #18

19.03.2012
rosengarten

… rispondendo, da me a me, alla domanda “perché anche la settimana scorsa (12– 18 marzo 2012) è stato proprio bello essere in Alto Adige?”

1. Perché una kunStart[1] tutta fresca di bucato, ha reso questa settimana a Bolzano davvero incredibile. Eventi e paraeventi, arte come se piovesse, musica, giovani e meno giovani in un’unica grande impresa, ambiente internazionale e orgoglio locale. Insomma, una grande ciambella dell’arte, riuscita decisamente col buco.

2. Perché alla kunst_off Galleries Night[2], il gruppo che ha seguito FranzPlatz[3] era numeroso ed entusiasta, e soprattutto non composto da “esperti” ma da allegri curiosi dell’arte. Dalla giovane 20enne alla signora 70enne, una gita turistica notturna tra piazze dell’arte, che con un bicchiere di vino e quattro chiacchiere, ha davvero animato la città per una notte a tutta arte.

3. Perché ancora una volta Countdown[4] in via Macello ha deliziato il nostro venerdì sera, con uno spazio ancora diverso da quello di venerdì scorso, con oggetti di upcycling davvero belli, con designer stranieri in visibilio, con il cuoco che ha nutrito tutti con cibo delizioso, con un open bar generoso che rende ancora migliore qualunque serata.

4. Perché ci sono luoghi nuovi da sfruttare per eventi di varia natura, basta ingegnarsi. Come hanno fatto i ragazzi che hanno organizzato la mostra (seppur forse un po’ discutibile) G8, in un ufficio dismesso in zona industriale. Dunque, ingegnatevi.

5. Perché a Rovereto c’è un nuovo spazio di lavoro condiviso, The Hub[5]. Se siete di lì e cercate uno spazio giovane fatto di giovani per lavorare (chi, ora come ora, può permettersi un ufficio a cuor leggero??), fatevi avanti.

6. Perché succedono anche cose che non ti aspetti, come il piccolo evento domestico Artisti per casa[6]: due artisti vicentini che in una tipica casa della nonna, hanno organizzato un piccolo happening con loro opere, ma anche e soprattutto con un’atmosfere piacevole e conviviale, tra vino e chiacchiere, tra oggetti di altri tempi e vecchi vinili di Adriano Celentano suonati su un vecchio giradischi.

7. Perché giovani teatranti crescono, in Alto Adige. Alla scuola On Stage (che sarà dall’anno prossimo Backstage), formano operatori teatrali (tecnici, fonici, attori, registi, ecc ecc), e li formano bene, come ha dimostrato il bellissimo spettacolo Beyond the tempest che abbiamo avuto il piacere di ammirare. Giovani, carini, e di certo, non disoccupati, se continuano così!

8. Perché anche qui si festeggia San Patrizio, come ha dimostrato la folla accorsa al Temple bar sabato sera, riempiendo piazza Domenicani di musica festa e Guinnes a fiumi.

9. Perché a Trento, il Comune ha deciso che il piano culturale non va imposto dall’alto, ma condiviso con gli addetti ai lavori. E così al progetto Password[7] (io ho seguito l’incontro sul teatro), tanti intervenuti, dalla filodrammatica a Centrale Fies. Buone azioni dall’alto, talvolta arrivano.

10. Perché in Alto Adige ci sono giovanissimi che si impegnano a creare cose nuove, come i ragazzi di Nibla.Tv[8] che mandano in streaming un sacco di eventi.

 


[1] Tutta la kunStart vista da Franz minuto per minuto su twitter: https://twitter.com/#!/Franzmagazine

[5] Qualche info su The Hub e sulla mostra che hanno appena presentato /2012/03/14/quale-la-tua-professione-transformer/

[6] Per scoprire chi sono gli artisti per casa e cosa hanno combinato a Bolzano /2012/03/16/artisti-per-casa/

[7] Un piccolo resoconto dell’evento Password sul teatro in Trentino /2012/03/13/a-trento-creata-una-prima-password-per-le-arti-sceniche/

[8] Per seguire i live di Nibla: http://blog.nibla.tv/

 

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