Contemporary Culture in the Alps
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Nel tempo del primo raccolto

Il 2 agosto il festival "Ella" fiorisce nel dono

29.07.2025
Stefania Santoni

© Asia De Lorenzi

Ella è un festival dedicato alle Arti Femminili, ai gesti creativi e generativi di chi abita il mondo con sguardo plurale, immaginazione autentica e radicamento nella terra. Ogni suo appuntamento è un invito a ritrovarsi, a creare legami, a dare voce al corpo e spazio alla parola. E in questo tempo Ella si intreccia con il ritmo antico del ciclo della terra.

È Lughnasadh e la ruota dell’anno gira lenta, gravida di sole e di offerte. Siamo nel tempo dell’abbondanza che non dimentica la fine, nel momento in cui la terra comincia a restituire e con essa restituiamo anche noi: cura, dedizione, ascolto.

È il tempo in cui i frutti si fanno visibili, le spighe si piegano, le viti si intrecciano, le mani si tendono a raccogliere ciò che è stato seminato nei mesi passati. Il cuore si allarga in gratitudine e la pelle sente ancora la memoria dei gesti che hanno preceduto il raccolto: la semina, l’attesa, le piogge, il canto sommesso del buio.

© Asia De Lorenzi

Lughnasadh, il bagliore. Il tempo in cui la luce si fa sapere.
Un tempo consacrato all’Arte e all’Alleanza, alla memoria delle antenate che hanno dato forma ai campi e alle parole, alle madri-dee che si sono consumate per darci nutrimento, come Tailtiu, spirata nel dono del paesaggio coltivabile. Come le bambole di paglia che custodiscono i granai, mettiamo nei nostri corpi e nei nostri pensieri il desiderio che ciò che abbiamo creato continui a generare.

Questo è un tempo in cui ogni forma d’arte è anche un rito, ogni gesto una possibilità di ringraziare. Lugh, dio delle mille arti, ci ricorda che la creazione è molteplice e le nostre mani sanno plasmare, disegnare, impastare, danzare, proprio come sanno consolare, sciogliere, guidare, guarire.

© Asia De Lorenzi

L’arte femminile, nutriente e fertile, non è solo decorazione, ma gesto di giustizia, attonita lucidità, tessitura di mondi e di memorie. Così Ella si manifesta là dove l’immaginazione incontra la terra, dove la voce trova spazio, dove si celebra non la perfezione, ma l’abbondanza delle imperfezioni.

Siamo dentro un tempo che sa di pane e di silenzio, di fuoco e di ritorno. Tra questo agosto che matura e la soglia d’equinozio d’autunno, camminiamo insieme, sorelle e artiste, verso il cuore caldo della creazione.

Ella è questo cammino.

Ella è questo cerchio.

Ella è ogni raccolta che non dimentica la radice.

Ella è la festa che canta, mentre il grano cade e si fa cibo.

© Asia De Lorenzi

E proprio in questo spirito di condivisione e intreccio, il prossimo appuntamento di Ella si aprirà grazie alla preziosa collaborazione con il Comune di Bolzano e La Casa della Pesa di Bolzano (Waaghaus), spazio di cultura e attraversamenti, dove il femminile si moltiplica, si espone, si accoglie.

Nel segno di questa abbondanza, Ella torna il 2 agosto a Bolzano, per una giornata che è allo stesso tempo raccolta e fioritura, in cui le arti si intrecciano con la terra e con la città, e il femminile si fa disegno, ascolto, danza, domanda.

La giornata si apre al mattino, negli spazi del Waag Café, con un talk dedicato all’artista e fotografa Giulia Bersani. Sarà un incontro per entrare nel suo sguardo delicato e personale che da anni indaga la fragilità, l’amore, le relazioni, la femminilità, la solitudine e l’incontro. Una fotografia intima, che non impone ma accoglie, che non osserva ma accompagna. Un’occasione preziosa per conoscere l’artista, la sua ricerca, le sue fioriture interiori.

Nel pomeriggio, ci si sposta al Parco dei Cappuccini, dove Giulia guiderà un laboratorio all’aperto aperto a tutte e tutti. Un invito a coltivare uno sguardo più attento e gentile, un gioco fotografico che diventa anche pratica di ascolto e di espressione. Non occorrono competenze tecniche: basta esserci, portare sé stesse, lasciarsi sorprendere.

Intanto, Piazza Verdi si trasforma in un giardino effimero, grazie all’intervento dell’artista visiva Sara Quatela che realizzerà un’illustrazione botanica con gessi colorati. Sara porta nel cuore i fiori delle sue montagne: ha studiato e raccolto le forme dei fiori alpini, li ha osservati con cura, li ha trasportati nella sua pratica artistica. Ora li riporterà tra i sanpietrini e l’asfalto della città, in un gesto che è tanto poetico quanto politico.
La fioritura di Ella è anche questa: riportare il selvatico nel cuore urbano, intrecciare botanica e cittadinanza, creare nuove geografie emotive che uniscono le vette e le piazze, le radici e i corpi che passano.

© Asia De Lorenzi

Quando il sole comincerà a calare, ci si incontrerà nel verde del parco per “Ella takes care of you”, un picnic aperto alla cittadinanza, un momento conviviale dove portare una coperta, qualcosa da condividere e soprattutto un desiderio:
che cosa vorresti da Ella?
Che cosa manca, cosa dovrebbe fiorire ancora?
Sarà uno spazio libero, plurilingue, fluido, per scambiarsi idee, intuizioni, sogni e visioni per i prossimi appuntamenti autunnali. Tutto accompagnato da musica, relax e nuove connessioni.

Infine, quando la luce si farà più morbida e l’aria più danzante, Ella si mette in movimento.
Con il collettivo Swing On Südtirol si chiuderà la giornata con un piccolo talk e una lezione aperta di swing, per tutte e tutti, anche per chi non ha mai ballato prima. Un invito a scoprire il linguaggio della danza come forma di libertà e relazione, a lasciarsi attraversare dalla musica e dal ritmo, a concludere il giorno in leggerezza, ma con il cuore pieno.

© Asia De Lorenzi

Il 2 agosto Ella si fa cerchio, si fa gesto collettivo, si fa dono.
Nel tempo del raccolto, ci invita a ritrovare la gratitudine e a danzare dentro la trasformazione.
Con le mani nella terra, con lo sguardo rivolto al futuro, con il cuore spalancato all’arte e alla cura.

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Tags

ella, waaghaus, arti femminili, greta marcolongo
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