Contemporary Culture in the Alps
Contemporary Culture in the Alps
Since 2010, the online magazine on contemporary culture in South Tyrol and beyond in the Alpine environment.

Sign up for our weekly newsletter to get amazing mountain stories about mountain people, mountain views, mountain things and mountain ideas direct in your inbox!

Facebook/Instagram/Youtube
© 2025 FRANZLAB
franz events,Books

Il mare come non l’avete mai letto

Intervista ad Alberto Coretti, fondatore del magazine indipendente Sirene Journal, che verrà presentato a Bolzano il 23 luglio al Parkhotel Mondschein nell'ambito della rassegna Estate al Chiosco

16.07.2025
Maria Quinz

 

Di questi tempi, molti di noi, seppur radicati alle pendici delle Alpi, hanno la fortuna di trascorrere qualche giorno al mare. E qui abbandonarsi alle profondità della sua essenza fluida e fluttuante, prodiga di esperienze sensoriali intense al sapore di salsedine e sole, ma anche portatrice di racconti, avventure e sogni straordinari, che vanno, vengono, si accavallano e si rincorrono tra loro, sciabordando e portandoci lontano. 

Tale malia nella distanza, spesso provoca struggimento e nostalgia. O almeno è così che accade a me in certi momenti in cui il pensiero ritorna al mare. Manca il tempo trascorso ad ammirarlo, a seguire con lo sguardo quella nave lontana che si perde nell’orizzonte e va oltre, chissà dove. Manca l’immensità dello spazio che si apre alla vista e il suo movimento implacabile a cui abbandonarsi - per poi naufragare dolcemente - a volte lento, a volte burrascoso, ma sempre costante, fuggevole e infinito. Mancano i suoi profumi e le sue luci, i suoi colori - gli azzurri, i verdi, i blu - i suoi suoni come lo sciabordio e le grida dei gabbiani, i suoi abitanti silenziosi e buoni, i pesci, i granchi, le conchiglie; manca la sua forza e il suo incanto, la sua libertà...

© Sirene Journal

Ci sono tanti modi di amare il mare, di viverlo, di sentirne il richiamo e di narrarlo. E dal 2015 esiste un magazine indipendente guidato da delle menti che si sono prefissate proprio questo speciale scopo: raccontare il mare “con un giornale dedicato a chi sente il mare vicino anche quando è lontano.” 
Sto parlando di Sirene Journal, magazine trimestrale cartaceo pubblicato in due lingue, italiano e inglese – che molti di voi già conosceranno – ideato e curato da Alberto Coretti e Floriana Cavallo. Una rivista curatissima, bella da leggere, guardare e toccare, che abbraccia il mare in tutte le sue molteplici sfumature così come accoglie tutti i suoi naviganti, amanti ed estimatori, più o meno esperti, ma sempre alla ricerca della sua dimensione più autentica: dagli esploratori, avventurieri e capitani più coraggiosi ai turisti della domenica e visitatori meno “navigati”, più improvvisati e contemplativi, come i montanari in vacanza…

Ho il piacere di annunciarvi qui che questo bellissimo magazine cartaceo, che profuma di mare (cosa di cui potrete presto averne prova e scoprirne l’origine…) e da cui, sfogliandolo, è facile lasciarsi trasportare altrove, sulle note incantatrici del canto delle Sirene, verrà presentato presto a Bolzano dal suo fondatore Alberto Coretti mercoledì 23 luglio 2025 al Parkhotel Mondschein di Bolzano, alle ore 19.00. L’evento - un aperitivo informale tra onde e chiacchiere - fa parte del progetto Estate al Chiosco che quest'anno porta il mare a Bolzano, da assaporare con gli occhi, il tatto, il gusto. Durante la serata, infatti, sarà possibile brindare con uno speciale cocktail a base di Muma Gin, realizzato con acqua di mare o con un bicchiere di Misto Mare, il nuovo vino della cantina Alois Lageder. E per rimanere nel tema, dopo l'aperitivo sarà possibile assistere a bordo piscina alla proiezione del film "Il postino".

Muma Gin, Misto Mare by Alois Lageder

In attesa di questo incontro, vi lascio qui alle parole del fondatore Alberto Coretti, che in una breve ma intensa intervista, ci dà qualche anticipazione della chiacchierata a cui avrete modo di assistere a giorni, alla scoperta di Sirene Journal, questa rivista indipendente e coraggiosa, fatta di carta e acqua, che - nelle parole dei suoi fondatori - è “come una piccola barca che naviga all’orizzonte, una comunità di spiriti liberi con il mare fuori e il mare dentro”. 

© Sirene Journal

Alberto, se ti chiedessi di svelarci come è nato e si è sviluppato il progetto di Sirene Journal - ma senza svelarci troppo, in attesa dell'incontro di presentazione a Bolzano - cosa ci racconteresti?
C'è una componente romantica nel rapporto tra l'uomo e l'acqua che soprattutto negli ultimi due/tre decenni era stata rimossa e sostituita da una sorta di pensiero unico tecnico/adrenalinico che impediva qualsiasi altro tipo di lettura. Dieci anni fa io e Floriana abbiamo pensato che ci fosse una comunità di amanti del mare che volesse un'altra narrazione. Che avesse bisogno di rimettere al centro il rapporto tra esseri umani e la parte bagnata del pianeta.

Qual'è il tuo legame con il mare e come si è evoluto negli anni il vostro rapporto "a tu per tu", anche a seguito della creazione del magazine?
È qualcosa che mi porto dentro fin da piccolo, quando ancora non ne avevo consapevolezza. Il mare soprattutto quello intorno alle isole è il luogo dove mi sento a casa e dove ricentro la mia postura. Pubblicando Sirene questo rapporto si nutre di numero in numero con le storie in cui ci imbattiamo e decidiamo di pubblicare. Adesso l'oceano Pacifico e i suoi arcipelaghi sono in cima alla lista dei nostri desideri.

Poeti, scrittori, artisti hanno raccontato il mare in molteplici modi e in forme sublimi, c'è qualche autore, che, secondo te, ne ha colto più profondamente l'essenza o che senti come affine?
Credo che la letteratura, dall'Odissea in poi, abbia un grande debito nei confronti dell'universo marino. Forse il mare è stata la prima possibilità di grande acconto tra esseri umani. Per quanto mi riguarda, tra gli altri, ho amato molto leggere l'Uomo Delfino di Jacques Mayol.

Per concludere, ti chiederei cosa ti auspichi per il futuro dei nostri mari e per quello di Sirene Journal...
Spero che blocchi della pesca selettivi e coordinati possano riportare il mare a essere ripopolato di pesci come lo era anche solo negli anni '80. Spero che l'attenzione sulla salute del mare si sposti su quella dei fiumi dove quasi sempre la cattiva coscienza degli uomini fa danni impunita. E spero che quella che si riconosce in Sirene sia una comunità sempre più nutrita. Perché ci si prende cura veramente solo di chi si ama.

SHARE
//

Tags

parkhotel mondschein, sirene journal, estate al chiosco, muma gin, misto mare, Alois Lageder
ARCHIVE