Contemporary Culture in the Alps
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Visual Arts,Performing Arts

Tra fragilità e forza vitale

Castel Belasi celebra il vetro: sottile, luminoso, potente, specchio sottile del nostro tempo

14.07.2025
Silvia M. C. Senette

Muse25, Castel Belasi, Mostra Fragile, Yume Vision, © Michele Purin

Un'ode cristallina alla fragilità del nostro tempo: è "Fragile – A Selection of Glasstress", la mostra inaugurata domenica e che fino al 26 ottobre animerà gli spazi incantati di Castel Belasi, nel cuore del Trentino. Curata con maestria da Sandrine Welte e Adriano Berengo, questa collettiva si presenta come un'esposizione d'arte, ma è un vero e proprio viaggio nell'anima del vetro, metafora potente della nostra esistenza e del delicato equilibrio tra umanità e natura.

"Per vedere un mondo in un granello di sabbia e un paradiso in un fiore selvatico, tieni l'infinito nel palmo della tua mano e l'eternità in un'ora". Le parole di William Blake risuonano come un inno all'effimero, un richiamo che trova eco perfetto nelle opere presentate a Castel Belasi. Qui oltre venti artisti di fama internazionale - tra cui "mostri sacri" come Ai Weiwei, Thomas Schütte, Tony Cragg, Cornelia Parker, Laure Prouvost, Erwin Wurm, Jaume Plensa, Mimmo Paladino e molti altri – esplorano le molteplici sfaccettature del vetro: materia duttile ma resistente, fragile eppure eterna.

Muse25, Castel Belasi, Mostra Fragile, Yume Vision, © Michele Purin
About the authorSilvia M. C. SenetteSono stata una bambina “multipotenziale” ante litteram. Ora sono una donna “multicomunicativa”: giornalista per curiosità e per una [...] More
Le opere, nate dalla collaborazione con il celebre Berengo Studio di Murano, si fondono con l'atmosfera suggestiva del maniero medievale, creando un allestimento quasi onirico. Sculture e installazioni fluttuano in controluce dialogando con gli spazi storici del castello, dalla piccola cappella che ospita i lavori di Mimmo Paladino e Fred Wilson al cortile esterno animato dalle lanterne di Pieke Bergmans. Come sottolinea la curatrice Sandrine Welte, "le sculture in vetro evocano il duplice linguaggio di fragilità e resilienza, e nell’atmosfera antica di Castel Belasi acquistano nuova voce, aprendo a riflessioni sulle grandi sfide della nostra contemporaneità".

La mostra si configura come un laboratorio di pensiero ecologico in linea con la missione di Castel Belasi, ormai affermato come centro d'arte contemporanea dedicato alla riflessione sull'ambiente. Le opere esposte, infatti, non si limitano alla pura estetica ma affrontano temi urgenti come la biodiversità, il consumo delle risorse naturali e la profonda connessione di ogni forma di vita. È un invito a riflettere sulla "fragilità intrinseca e la straordinaria resistenza del vetro, metafora della nostra esistenza attuale", spiega il pannello introduttivo alla mostra.

Adriano Berengo, fondatore di Glasstress nel 2009 e presidente di Berengo Studio, esprime con entusiasmo la visione alla base di questa rassegna. "La mostra riunisce una straordinaria collezione di arte contemporanea in vetro proveniente dalla collezione di Berengo Studio. Ogni opera continua a illustrare i modi inaspettati in cui questo mezzo creativo prende vita attraverso le idee degli artisti contemporanei". E aggiunge: "Un’esposizione che rivela l’attenta consapevolezza di come le opere possano abitare e rifrangere le narrazioni spaziali del loro intorno e, in questo caso, un luogo intriso di secoli di storia e autorevolezza architettonica, mettendo in luce la relazione dialogica tra arte e ambiente e offrendo al pubblico un incontro, inaspettato, con entrambi".
Muse25, Castel Belasi, Mostra Fragile, Yume Vision, © Michele Purin

Questa sinergia tra la mente creativa dell'artista e la mano esperta del maestro vetraio, frutto di una "danza sapiente di traduzioni e trasformazioni", si traduce in un percorso espositivo che attraversa continenti e culture, con opere di artisti provenienti da ogni angolo del globo.

"Fragile" è il frutto di una partnership pluriennale tra Castel Belasi, il Comune di Campodenno e il Muse - Museo delle Scienze di Trento: un connubio virtuoso che mira a sviluppare progetti all'insegna del dialogo tra arte contemporanea e ricerca scientifica sui temi della sostenibilità. Lo rimarca Stefano Cagol, direttore artistico di Castel Belasi: "Una straordinaria coincidenza d’intenti e sensibilità tra Fondazione Berengo, Muse e Castel Belasi verso temi che coinvolgono l’oggi e il futuro".

Muse25, Castel Belasi, Mostra Fragile, Yume Vision, © Michele Purin

Oltre a "Fragile", un'occasione unica per contemplare la bellezza effimera del vetro e, attraverso di essa, riflettere sulla fragilità e la resilienza del nostro pianeta, la stagione 2025 della location espositiva propone altre importanti rassegne, tra cui "Come Ghiaccio. Riflessioni sullo scomparire pensando al futuro", dedicata alla conservazione dei ghiacciai, e "Dall’Antropocene al Biocene", che ospita le opere di giovani artisti under 35. Un ricco programma che fa di Castel Belasi un polo culturale dinamico e sempre più rilevante nel panorama artistico italiano. Visite guidate disponibili ogni domenica alle 16.

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muse, Castel Belasi, murano, vetro, mostra, Erwin Wurm, Glasstress, Mimmo Paladino, Ai Weiwei, Thomas Schütte, Tony Cragg, Cornelia Parker, Laure Prouvost, Jaume Plensa, Berengo Studio, Sandrine Welte, Stefano Cagol
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