Castel Belasi celebra il vetro: sottile, luminoso, potente, specchio sottile del nostro tempo
Muse25, Castel Belasi, Mostra Fragile, Yume Vision, © Michele Purin
Un'ode cristallina alla fragilità del nostro tempo: è "Fragile – A Selection of Glasstress", la mostra inaugurata domenica e che fino al 26 ottobre animerà gli spazi incantati di Castel Belasi, nel cuore del Trentino. Curata con maestria da Sandrine Welte e Adriano Berengo, questa collettiva si presenta come un'esposizione d'arte, ma è un vero e proprio viaggio nell'anima del vetro, metafora potente della nostra esistenza e del delicato equilibrio tra umanità e natura.
"Per vedere un mondo in un granello di sabbia e un paradiso in un fiore selvatico, tieni l'infinito nel palmo della tua mano e l'eternità in un'ora". Le parole di William Blake risuonano come un inno all'effimero, un richiamo che trova eco perfetto nelle opere presentate a Castel Belasi. Qui oltre venti artisti di fama internazionale - tra cui "mostri sacri" come Ai Weiwei, Thomas Schütte, Tony Cragg, Cornelia Parker, Laure Prouvost, Erwin Wurm, Jaume Plensa, Mimmo Paladino e molti altri – esplorano le molteplici sfaccettature del vetro: materia duttile ma resistente, fragile eppure eterna.
Questa sinergia tra la mente creativa dell'artista e la mano esperta del maestro vetraio, frutto di una "danza sapiente di traduzioni e trasformazioni", si traduce in un percorso espositivo che attraversa continenti e culture, con opere di artisti provenienti da ogni angolo del globo.
"Fragile" è il frutto di una partnership pluriennale tra Castel Belasi, il Comune di Campodenno e il Muse - Museo delle Scienze di Trento: un connubio virtuoso che mira a sviluppare progetti all'insegna del dialogo tra arte contemporanea e ricerca scientifica sui temi della sostenibilità. Lo rimarca Stefano Cagol, direttore artistico di Castel Belasi: "Una straordinaria coincidenza d’intenti e sensibilità tra Fondazione Berengo, Muse e Castel Belasi verso temi che coinvolgono l’oggi e il futuro".
Oltre a "Fragile", un'occasione unica per contemplare la bellezza effimera del vetro e, attraverso di essa, riflettere sulla fragilità e la resilienza del nostro pianeta, la stagione 2025 della location espositiva propone altre importanti rassegne, tra cui "Come Ghiaccio. Riflessioni sullo scomparire pensando al futuro", dedicata alla conservazione dei ghiacciai, e "Dall’Antropocene al Biocene", che ospita le opere di giovani artisti under 35. Un ricco programma che fa di Castel Belasi un polo culturale dinamico e sempre più rilevante nel panorama artistico italiano. Visite guidate disponibili ogni domenica alle 16.