Flux Kinooo Night

Serata di cinema lungofiume con lungomare

23.09.2024

Il fiume modella le sponde e le sponde guidano il fiume
Gregory Bateson, Verso un’ecologia della mente, 1976


Il fiume e il suo continuo scorrere. A volte apparentemente immutabile nel suo andarsene restando. A volte, dirompente e imprevedibile nel suo incedere vorticoso che stravolge gli argini e muta ciò che incontra, creando nuove geografie e visioni. Flussi d’acqua e paesaggio, frammenti che si arenano e vanno, appaiono e scompaiono, vite e storie che scorrono, si fermano e ripartono concimando nuove sponde.

E “Flux – azioni ed esplorazioni fluviali” è il titolo conciso e al tempo stesso traboccante di variegate diramazioni di senso, scelto da Lungomare per indicare il suo progetto pluriennale, attivato nel 2022, e che ha reso protagonisti di una serie di eventi, mostre, pubblicazioni ed esplorazioni, i paesaggi fluviali di Bolzano e i suoi tre fiumi Adige, Talvera ed Isarco insieme agli spazi che li circondano, osservati da diverse prospettive. Il progetto Flux nel tempo si è andato via via amplificando e arricchendo di molteplici interventi e sviluppi da parte di artist*, architett*, ricercatori/ricercatrici locali e internazionali che hanno coinvolto la cittadinanza.

Sabato 28 settembre nell’ambito di BAW, Bolzano Art Weeks, Lungomare presenta un nuovo evento di approfondimento sulla dimensione del fiume, con una lunga e intensa maratona di cinema, dalla sera alla mattina, che vedrà avvicendarsi una serie di proiezioni di corti e medio-metraggi di autori italiani e internazionali. L’evento Flux Kinooo Night è a cura di Emanuele Vernillo, Georg Zeller, Daniel Mazza. Dalle ore 21, per tutta la notte di sabato 28 settembre, la Flux Kinooo Night presenterà a Bolzano, lungo le rive dell’Isarco (presso le nuove piattaforme lungo il fiume, lato via Trento) storie, paesaggi, contesti sociali e politici connessi ai contesti fluviali più  differenti. Ospite d’apertura sarà il regista Angelo Loy col suo progetto ventennale sul Tevere, mentre all’alba Karin Nagakawa chiuderà il programma con un suggestivo concerto per koto che accompagnerà la colazione.

Ecco il programma nel dettaglio.  Si segnala che è previsto l’ ascolto in cuffia (servizio offerto a fronte di consegna di un documento). Si invita il pubblico ad attrezzarsi per la notte con sacco a pelo, cuscini, torce, provviste. Bar e provviste fino a mezzanotte. In caso di pioggia gli eventi saranno rinviati a data da definire.

Ore 21
Ligne Noire di Francesca Scalisi e Mark Olexa

(Svizzera, 2017, 10’) Una donna che pesca in acque torbide, una natura sofferente, il canto spezzato del muezzin, tutti collegati da una sottile linea nera.

 Ore 21:30

Il Tevere e i suoi pescatori nel cinema di Angelo Loy

(Italia, 60’) Incontro con l’autore e visioni inedite di un progetto cinematografico sul fiume Tevere dal 2000 ad oggi

Tra il 1999 e il 2000 Angelo Loi gira il documentario Fiumaroli, in cui racconta le vicende di due famiglie (i “Rosci” e i “Ciccioni”), pescatori di anguille del tratto urbano del Tevere. A quel tempo non sapeva ancora che avrebbe continuato a frequentare (e riprendere) queste famiglie nei due decenni successivi. Non sapeva che, grazie a questo incontro, avrebbe abbandonato una carriera da biologo per dedicarsi al cinema documentario. Ma che fare di tutto questo materiale filmato? Nel corso degli anni Angelo Loi ha provato diverse soluzioni di montaggio per dare un senso a questo lungo percorso, riuscendo a concluderlo soltanto quando ha sentito finalmente di essere riuscito a esprimere nel montaggio tutta l’emozione di questa esperienza.

 Ore 23

A River Runs, Turns, Erases, Replaces di Shengze Zhu

(Cina, 2021, 87’, original version / sub. eng) Un ritratto degli spazi urbani lungo il fiume Yangtze nella città di Wuhan. Un palcoscenico collettivo coinvolgente su cui le persone si esibiscono in vari modi: alcuni ballano, cantano, nuotano; altri spalano, saldano e martellano. Un paesaggio in evoluzione, continuamente scolpito dalla natura e drammaticamente trasformato da macchine ruggenti e infrastrutture in crescita. Dove i desideri sono piantati. Dove i ricordi sono sepolti. Il luogo perduto.

Ore 00:45

Becoming Alluvium di Thao Nguyễn Phan

(Vietnam, 2019, 16’, original version / sub. ita/eng) Becoming Alluvium è strutturato in tre capitoli che raccontano storie di distruzione, reincarnazione e rinnovamento, incentrate sul flusso e riflusso (ebb and flow) del fiume Mekong, che attraversa Tibet, Cina, Birmania, Thailandia, Laos, Cambogia e Vietnam.

 Water / Bodies – Tigre Delta di Roberto Niño Betancourt

(Argentina, 2023, 5’, original version. / sub. eng) Una contemplativa esplorazione delle molteplici scale della vita nell’ecosistema fluviale del Tigre in Argentina, dove si incontrano i fiumi Paraná e La Plata. Ogni goccia d’acqua contiene universi complessi in continua trasformazione. Mentre il fiume scorre, il suo perpetuo stato di movimento sottolinea la relazione armonica tra il paesaggio, le diverse specie che lo abitano e i loro differenti punti di vista.

 Ore 1:30

El abrazo de la serpiente di Ciro Guerra
(Colombia/Venezuela/Argentina, 2015, 125’, original version / sub. ita)

La storia della relazione tra Karamakate, sciamano amazzonico e ultimo sopravvissuto del suo popolo, e due scienziati che lavorano insieme nel corso di quarant’anni per cercare in Amazzonia una sacra pianta curativa.

 ore 4:00

A Day on the Drina di Ines Tanović
(Bosnia e Herzegovina, 2011, 17′, original version / sub. eng.) Una lunga giornata estiva sul fiume Drina… Potrebbe suonare come un tranquillo picnic… E lo sarebbe, se il fiume non si fosse ritirato nel suo letto…

 Ore 4:30

Angeschwemmt di Nikolaus Geyrhalter 

(Austria, 1994, 86’, eng) Il mondo lungo il Danubio è essenzialmente definito da due elementi: il fiume stesso e le singolari peculiarità delle persone che lo abitano. In questo scenario si incontrano una varietà di personaggi: Pescatori e custodi di cimiteri, monaci buddisti, ortolani dell’isola del Danubio, navi mercantili arenate, senzatetto e soldati. Tutti loro sono accumunati dal grande fiume, contro la cui corrente nuotano. Questo film racconta le loro storie, i loro volti e desideri; attraverso immagini pacate, narra dei numerosi cadaveri sepolti nel “Cimitero dei senza nome” nel distretto di Albern, così come della nave mercantile rumena, bloccata a Vienna insieme al suo proprietario e alla moglie su un rimorchiatore da quasi un anno, a causa del blocco del Danubio nell’ex Jugoslavia che impedisce loro di tornare a casa.

 Ore 6:30

Improvvisazioni 25-String Koto

All’alba per il gran finale, colazione con performance musicale di Karin Nagakawa



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