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May 21, 2024

La Creative Director di Centrale Fies Virginia Sommadossi ospite del nono Moontalk

Stefania Santoni

Il 4 giugno 2024 alle 19 al Parkhotel Mondschein una delle mie persone del cuore dialogherà con Anna Quinz (Creative Director di franzLAB). Sto parlando di Virginia Sommadossi, Creative Director e responsabile del dipartimento di Comunicazione di Centrale Fies. Virginia e Anna parleranno di cosa significa scegliere un linguaggio inclusivo quando si tratta di arte e cultura, di come si costruisce l’identità di un’istituzione culturale e di come la comunicazione oggi sia un’entità sempre più fluida, mutevole, camaleontica. virginia sommadossi 2

Chi è Virginia Sommadossi? Sicuramente una sorella. Una di quelle donne che pratica la sorellanza in primis attraverso un uso così ragionato e delicato della parola che quando converso con lei la mia mente mi trasporta subito nella Parigi del ‘600. Forse chi mi sta leggendo ha già capito dove sto virando. Sto parlando di quanto accadeva ne La Camera Azzurra, all’Hôtel de Rambouillet. Qui si riunivano delle sorelle, un cerchio di donne che proponeva un modello non gerarchico e che ssuggeriva una visione orizzontale tra sorelle. Chiamate Le Preziose (per la delicatezza dei modi e la raffinatezza della mente), queste donne trasformarono La Camera Azzurra in uno spazio in cui conversare: un luogo politico e spiritualmente laico dove attuare una rivoluzione gentile, dove al centro non ci sono potere e armi, ma esercizi di ragionamento e sovversione. Uno spazio dove non conversano solo le donne, ma anche gli uomini; uno spazio dove si sperimenta l’aver cura delle parole, delle relazioni, dei comportamenti.

E la medesima accortezza e misura nell’uso delle parole avviene in Virginia, che non dà mai nulla per scontato quando si trova a conversare con una persona: lei si prende sempre cura delle parole che sceglie consapevolmente di utilizzare perché sa che il linguaggio è trasformativo e generativo (e che purtroppo, quando non ne facciamo buon uso, può rivelarsi distruttivo e violento). Un linguaggio, quello di Virginia, che si mette in connessione di chi ascolta e parla, di chi c’è dall’altra parte e che per questo fa dell’empatia una chiave di volta. Storia Notturna - exhibition

Questa pratica della cura della parola Virginia l’ha trasformata in una professione, tant’è che la comunicazione delle arti contemporanee è il suo lavoro. Nell’approccio comunicativo Virginia crea narrazioni sempre altre, di volta in volta nuove, mai banali e lasciate al caso: lei è una sperimentatrice di immaginari destinati a chi non ama uniformarsi. Intrecciando fili antichi con filati che appartengono al mondo contemporaneo, Virginia risemantizza contenuti artistici attraverso una scelta metodologica in grado di fondere insieme il tema con la pratica. E così ogni oggetto di ricerca indagato s’ibrida e contamina preservando tuttavia il suo senso più autentico e profondo. 

Il suo sguardo sul mondo è intuitivo, intelligente e frizzante: gli occhi che usa per osservare la realtà delle cose permettono di riportare alla luce ciò che ai più sfugge e che quasi mai viene catturato. 01_Magazine 0_photo credits Centrale Fies (1)

Tutto questo sapere in che modo viene veicolato e messo a disposizione della comunità? Virginia affianca all’attività di creative director quella di docente di Comunicazione per la Cultura per musei, Università e Istituzioni: dal 2018 tiene masterclass e sessioni di tutoraggio su comunicazione e linguaggi inclusivi in ambiti legati alle arti contemporanee, per i musei e presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano per il Master in Eventi Culturali. Ma non è tutto. Attraverso il dipartimento di comunicazione di Centrale Fies, a partire dal 2021, ricopre il ruolo di co-creative director per l’identità visiva e la comunicazione della rete europea Apap-feminist Futures, interamente dedicata alle Performing Art e alle pratiche orizzontali organizzative all’interno delle Istituzioni, occupandosi inoltre del re-design thinking dell’identità visiva e dei processi di comunicazione orizzontale. _DSF5073

Il suo approccio interdisciplinare ai fenomeni culturali e il suo interesse per le connessioni tra arte contemporanea e performativa, design, cinema e fashion design l’hanno portata a collaborare con la stilista Barbara Bologna. Per quest’ultima, ha sviluppato strategie di comunicazione e contenuti specifici per valorizzare e amplificare la natura performativa delle collezioni, ottenendo la pubblicazione delle stesse sulle principali riviste d’arte. Dal 2017 al 2019, ha contribuito alla nascita di Milano Mediterranea, un centro d’arte pubblica partecipata con un orientamento post-coloniale situato a Milano, coordinando il team di comunicazione dalla creazione dell’identità visiva alla produzione dei contenuti. Dal 2017, è responsabile della comunicazione e dell’identità visiva del Corso Magistrale in Teatro e Arti Performative presso l’IUAV.18010969_10213400966488594_5360572399849579850_n

 Foto Centrale Fies

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