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April 16, 2024

You better know: il bolzanino Daniele Rielli tra i 12 candidati al Premio Strega 2024

Maria Quinz

C’è un bolzanino nella rosa dei dodici finalisti del Premio Strega 2024: parliamo dello scrittore e giornalista Daniele Rielli, che con il suo ultimo libro “Il fuoco invisibile – Storia umana di un disastro naturale”,  uscito per Rizzoli nel 2023, è in lizza per la vittoria del prestigioso premio letterario italiano alla sua  LXXVIII edizione. Il comitato direttivo del premio ha selezionato i candidati tra 82 autori e proclamerà il vincitore il 4 luglio, con uno scrutinio dal vivo degli ultimi cento voti espressi dalla giuria, in diretta televisiva su RAI 3 dal Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, mentre il 5 giugno al Teatro Romano di Benevento avverrà la proclamazione della cinquina dei finalisti, come da tradizione. 

Daniele Rielli, classe 1982, oggi vive a Roma; è scrittore, autore di reportage, ma anche sceneggiatore e autore teatrale. Prima de “Il fuoco Invisibile” ha scritto altri quattro libri con successo di pubblico e di critica: “Odio” (Mondadori 2020) “Storie dal nuovo mondo” (Adelphi, 2016) “Lascia stare la gallina” (Bompiani 2015, Mondadori 2021); e “Quitaly” (Indiana editore 2014). Dal 2020 conduce un suo podcast  PDR-il podcast di Daniele Rielli su Youtube, Spotify; Apple & Google podcast e su tutti i principali canali podcast.Nel 2019 è uscito al cinema e poi in dvd “Hockeytown” un documentario di 90 minuti scritto e diretto da Daniele Rielli che racconta con testimonianze di giocatori, staff, tifosi, giornalisti e vecchie glorie, una speciale stagione dell’Hockey Club Bolzano che è stata quella del 2017-2018. Ha scritto  inoltre articoli e reportage per quotidiani e riviste come la La Stampa, La Repubblica, Il Sole 24 ore, Sette, Il Corriere della Sera, Internazionale, il Venerdì di Repubblica, Riders, Vice, Linkiesta.il fuoco invisibile Daniele Rielli

“Il fuoco invisibile – Storia umana di un disastro naturale” candidato al premio Strega, è un avvincente romanzo che prende le mosse da una storia personale e autobiografica, per andare poi a raccontare un dramma ecologico e sociale di grandissima portata: l’epidemia di Xylella, che uccide gli ulivi della famiglia di Rielli in Puglia, così come in tanti altri territori. Rielli ricostruisce le vicende legate all’arrivo in Puglia del batterio che ha causato la gravissima epidemia a livello mondiale.

Tutto inizia a Gallipoli, quando gli ulivi cominciano a seccare inaspettatamente. Si mette così in moto un vortice di avvenimenti inarrestabili. L’ulivo è l’albero simbolo della civiltà mediterranea ed è ritenuto immortale, le piazze si riempiono di manifestanti che protestano contro le misure di contenimento e la magistratura mette sotto accusa gli scienziati che hanno scoperto la malattia: è la tempesta perfetta. Oggi almeno 21 milioni di ulivi – tra cui molti alberi secolari e millenari, un patrimonio insostituibile – sono morti, è come se l’intera provincia di Lecce fosse stata bruciata da un gigantesco fuoco invisibile. L’epidemia si muove inesorabile verso Nord e rimane aperta una domanda: come è stato possibile? Daniele Rielli segue questa vicenda sin dall’inizio, per anni parla con gli scienziati che studiano il batterio, incontra i negazionisti che non credono alla malattia, ascolta gli agricoltori e i frantoiani che cercano di salvare le loro aziende, studia i documenti, interroga le persone, percorre migliaia di chilometri dentro un territorio che da paradiso terrestre si sta trasformando in un gigantesco cimitero vegetale, perdendo così la sua identità più profonda. Durante questo lungo viaggio Rielli indaga l’antico legame con gli ulivi della sua famiglia, scopre i segreti dell’industria dell’olio, riflette sugli aspetti più paradossali del nostro rapporto con la natura e sull’enorme potere delle storie. Il fuoco invisibile è assieme un romanzo famigliare e il resoconto di un processo alle streghe di Salem nell’era dei social.

In attesa di scoprire i vincitori del Premio Strega 2004, noi della redazione facciamo un grande in bocca al lupo a Daniele. E buona lettura del romanzo a tutti!

 

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