Culture + Arts > Performing Arts
July 28, 2023
Dal DAI-Dutch Art Institute a Centrale Fies:
In scena 19 giovani performer
Stefania Santoni
Lo sappiamo: Fies è un luogo magico, dove accadono cose non ordinarie. È uno spazio generativo dove si creano sinergie e connessioni tra realtà molteplici. Perché qui convergono idee e persone che sanno ibridare, trasformare, sintetizzare.
È così che, ancora una volta, uno dei miei posti del cuore ha offerto la preziosa e stimolante opportunità a un gruppo di artisti e artiste giovanissimi di mettersi in gioco, di “sperimentarsi” in occasione di un momento per loro davvero speciale: gli esami di fine anno del DAI -Dutch Art Institute: un’accademia “nomadico” e itinerante che si appoggia a luoghi e contesti formativi speciali dove potenziare a far crescere le skills dei partecipanti.
Assieme al DAI-Dutch Art Institute, Centrale Fies ha deciso di aprire le sue porte al pubblico in un emozionante momento di passaggio rituale e collettivo: perché quando termina un processo, quando si chiude un momento (come l’anno accademico) è sempre utile e importante scandire il tempo, così da segnarlo e rimarcarlo, creando segni indelebili nella memoria di ciascuno. Proprio per questa ragione Centrale Fies desidera accogliere il suo pubblico e invitarlo a conoscere e quindi a fare esperienza degli esiti finali del master internazionale di ART PRAXIS: venerdì 28 e sabato 29 luglio 2023, dalle ore 10.00 del mattino fino alle 20.00. Sarà una bellissima occasione per assistere a 19 performance a conclusione del percorso biennale della ROAMING ACADEMY. Una vera e propria maratona, insomma. Una programmazione insolita, così come insolita la scelta di condividere col pubblico questo momento. “Gli artisti e le artiste che porteranno a termine questo percorso nei due giorni di apertura al pubblico sono giovanissimi, eppure le pratiche, le interconnessioni, gli immaginari e le tematiche che portano in scena hanno del sorprendente, oltre ad essere uno spaccato di come si stia muovendo il mondo delle arti performative anche attraverso gli studi accademici. Il Dutch Art Institute seleziona ogni due anni nuove leve di livello, dai background cosmopoliti e plurivoci”: racconta Barbara Boninsegna, Direttrice artistica e co-founder di Centrale Fies.
Per il secondo anno, una reunion di docenti, tutor, mentor e studenti ha scelto il centro di ricerca sulle Arti Performative trentino per portare, mostrare e mettere a punto i lavori di fine anno. Le performance affrontano tematiche ibride, molto legate all’attualità. Dalla filosofia politica, alla cura sociale, all’importanza dei diritti e del rispetto delle diversità, così come alla crescita individuale e collettiva. Nonostante siano esiti di un percorso di studi, l’accademia desidera presentare i lavori come fosse una piattaforma di artisti emergenti internazionali co-curato da Elisa Giuliano e Gabriëlle Schleijpen (direttrice del DAI) in collaborazione con Peter Sattler (responsabile della produzione), seguita e supportata poi dai team di lavoro del Dutch Institute e di Centrale Fies. L’accademia accompagna giovani artisti, artiste e art-workers in percorsi che indagano, studiano e sperimentano non solo le pratiche performative ma anche quelle organizzative e curatoriali, tanto da attirare curatori, scrittori, attivisti e organizzatori emergenti da tutto il mondo. Così come sparsi per i continenti sono i partner dell’accademia, da Addis Abeba ad Ankara, da San Paulo a Dakar, e tra questi, Dro. La sinergia instaurata tra Centrale Fies e il DAI è frutto del lavoro annuale dedicato alla formazione di Centrale Fies. Non a caso alcuni alunni delle scorse edizioni di Live Works (la piattaforma dedicata alla Performance Art, con focus sulle arti visive e che opera facendo scouting e sostenendo fortemente l’ecosistema performativo) sono nel tempo diventati mentor e tutor dell’accademia, creando, a loro volta, connessioni con il centro trentino, in un rimando di fiducia e collaborazione reciproca in costante crescita.
Credits (1,2,3) Roberta Segata.
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