A Bressanone il Festival di Poesia Alpina Contemporanea

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Non hai bara da trascinare sulla neve
ma un cane che trema nel buio
Madre-lingua sei triste
l’aglio si fa nero nel rame
il rombo del camino sale
I venti si confondono,
Eolo soffia e Babele vive.
Figlia-lingua: scricchioli a ginepro
Il tuo brivido alla nascita
è un frammento di tempesta tra i pianeti
e le nuvole, le nuvole ciecamente corrono
cancellando dai cieli ogni genealogia.
Antonella Anedda

Mi ritrovo tra le mani e negli occhi “Lingua”, poesia di Antonella Anedda, tradotta qui in italiano ma nata come “Limba”, in lingua logudorese, e penso che, pur facendoci andare molto lontano da qui e piombare nella cultura sarda, sia perfetta per introdurre una bellissima iniziativa: il “Festival di Poesia Alpina Contemporanea”, che colorerà per due giorni, venerdì 12 e sabato 13 maggio 2023, la città di Bressanone. Un evento di cui abbiamo davvero bisogno, perché è dalla poesia, dalla sua potenza originaria e primordiale, da quel ritmo che da sempre lega gli uomini al loro mondo interno e a quello circostante, dal battito del cuore della mamma sentito dal feto a quello delle filastrocche fino alle poesie contemporanee, che possiamo ritrovare le radici comuni del nostro essere umani. Antonella Anedda nella sua poesia parla infatti di lingue-madri e lingue-figlie, di una lingua che muore e scricchiola, di una lingua che è frammento di tempesta, che crea nuvole che corrono e cancellano geneaologie, lingue-Babele che soffiano creano e disfano, tremanti. 

A Bressanone per due giorni si avrà la possibilità di assistere a questo fare e disfare, alla potenza generatrice della poesia che ci immerge nel presente, stimola futuri possibili e rende visibile il passato, trasformando le radici in ali, poesia che si fa ponte tra lingue e culture, tra lingue e storia, tra lingue e persone. Due giorni quindi di letteratura, con 15 autrici e autori della Ladinia, dei Grigioni e del Friuli che leggeranno i loro testi, presentati e commentati da tre critiche e critici letterari: Annetta Ganzoni, studiosa di letteratura freelance, Rut Bernardi, autrice di “Geschichte der ladinischen Literatur / Storia della Letteratura ladina” e Gabriele Zanello, ricercatore di filologia e linguistica romanica presso l’Università di Udine.

Una collaborazione tra le tre isole linguistiche e le tre comunità, grigionese-romanica, ladina e friulana, tra cui esistono relazioni identitarie e culturali, molto antiche ma anche molto giovani, di cui è importante parlare proprio perché la continuità linguistica dell’arco alpino nel tempo ha cominciato a sgretolarsi. Le 15 poetesse e poeti, divisi in 5 originari del Cantone dei Grigioni, 5 del Friuli e 5 ladini dolomitici, sono stati invitati, attraverso le loro poesie, a rafforzare le relazioni e consentire un raffronto tra le realtà linguistiche e letterarie delle tre comunità. Sono stati invitati a comporre dei testi lirici su un argomento a loro scelta e a presentarli alla Biblioteca comunale di Bressanone nella loro lingua madre e, rispettivamente, anche in una traduzione o italiana o tedesca.

I partecipanti e le partecipanti provenienti dalla regione dolomitica-ladina sono: Nadia Rungger, Rafael Prugger, Claus Soraperra, Cristina De Grandi e Roberta Dapunt. Dal Friuli invece: Gianluca Franco, Antonella Sbuelz, Francesco Indrigo, Nelvia Di Monte, Luigina Lorenzini. Dal Cantone dei Grigioni: Dumenic Andry, Flurina Badel, Carin Caduff, Chatrina Josty, Claudio Spescha. 

Ci sarà inoltre musica dal vivo, offerta da cantautrici e cantautori delle tre aree linguistiche coinvolte: Astrid-Catherine Alexandre, Anita Obwegs e Luigi Maieron animeranno le due giornate con le loro voci e i loro testi. Una cornice musicale e cantautoriale per rendere ancora più vicina la poesia alle persone che frequenteranno il festival e impreziosire ulteriormente questa occasione di incontro, di confronto e di approfondimento della conoscenza delle realtà linguistico-letterarie di queste tre isole linguistiche alpine. 

Si tratta di un evento SAAV sostenuto dall’Assessorato Formazione e Cultura ladina della Provincia di Bolzano, dal Cantone dei Grigioni, dalla Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia, dal Consolato Svizzero a Milano e da ARLeF. L’ingresso è gratuito, non è richiesta la registrazione. Il festival può essere seguito anche dal live stream: microfilmdigital.it/live.

Credits: (1) SAAV .

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