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March 9, 2021
Books I’ve never read: La valle tra le cime e le stelle. Osservatorio Cortina 2021
Allegra Baggio Corradi
Cortina è una cartolina. L’immaginario comune del luogo rispecchia le aspettative iconiche che assecondano le proiezioni dei visitatori. Se un tempo l’ascesa alla vetta era un sogno da mistici e scienziati, ora la montagna è uno spazio conteso tra contrastanti interpretazioni, volontà di possesso e invasivi processi di antropizzazione, dall’addomesticamento della neve all’uso disneyano di luoghi fragili. Nel volume “La valle tra le cime e le stelle. Osservatorio Cortina 2021”, Gianpaolo Arena – ricercatore di tematiche ambientali e curatore del magazine “Landscape Stories” – e Marina Caneve – ricercatrice visiva e cofondatrice di CALAMITA/À, una piattaforma interdisciplinare sul tema della catastrofe con un focus sul Vajont – tentano di capire di chi sia la montagna oggi, che cosa stia diventando, se il paesaggio alpino sia qualcosa che esiste oppure che viene definito.
FUORI – IL CONTENITORE
Il libro si presenta come un lungo rettangolo grigio pervaso da rivoli biancastri a ricordo della texture dolomitica delle montagne cortinesi che abbracciano l’intera copertina. Nascosto all’interno della sovraccoperta anteriore troviamo l’indice e di quella posteriore una cartina del territorio limitrofo a Cortina. Le conversazioni, i saggi e l’archivio godono ognuno di un distinto trattamento grafico e cartaceo che conferisce movimento alla lettura e porta gli sforzi della ricerca al di là dei suoi immediati confini, sino dentro agli interstizi della pratica artistica visiva che incontriamo già a partire dalla copertina, bianchi.
DENTRO – IL CONTENUTO
Il volume racchiude l’esito di una ricerca artistica sul rapporto tra sport e territorio tramite il mezzo fotografico sviluppata in occasione dei Campionati del mondo di sci alpino di Cortina 2021 e durata tre anni.
La narrazione si apre con un’intervista tra Gianpaolo Arena, Marina Caneve e Giulia Ticozzi incentrata sull’iconografia della montagna all’intersezione tra due distinti tempi: da un lato quello ciclico delle stagioni e dall’altro quello lineare della ricerca. L’antropizzazione della montagna è al centro del dibattito.
Segue un reportage fotografico realizzato dagli autori che mostra il legame stretto tra progresso tecnologico dell’immagine meccanica e rappresentazione tecnica della montagna. Lungi dal “buen retiro”, la montagna mostrata è luogo di fascinazione artistica, osservatorio privilegiato dal quale scrutare panorami a 360°: fotografie di cuscini con stampe di paesaggi alpini, piste da sci vuote, strade di montagna in pendenza, baite, pattini, sciatori in balia della bufera, rifugi di alta quota, trofei di caccia, bande musicali, squadre sportive, autobus, cartine geografiche.
La narrazione prosegue con una sezione archivistica nella quale sono riportati i titoli dei libri editi dagli autori nel contesto della letteratura alpina.
Segue un contributo di Benedetta Castelli Guidi dedicato all’immagine-montagna, ovvero all’idea del contesto alpino che si stratifica nella mente delle persone per inerzia, fino al punto di entrare in contraddizione con il luogo in sé. Sostiene l’autrice che piuttosto che osservare o vivere la montagna, la agiamo ovvero la “camminiamo, sciamo, scaliamo, ferriamo, cicliamo, attrezziamo, musealizziamo”, attraversandola in modo egocentrico e distratto. Lo scarto tra realtà e percezione è cristallizzato dalla fotografia che incapsula al suo interno, intrappolandoli, i diversi strati di cui è costituito il luogo che può venire rifondato solo oltre l’immagine tramite la parola, unica capace di sanare il conflitto tra il reale e l’ideale.
La relazione tra le stagioni dell’anno e la fruizione del territorio tramite lo sport, il turismo, le attività del tempo libero, l’aggregazione e la cultura viene affrontata da Francesco Bergamo nel suo saggio dedicato al silenzio e all’inverno nel quadro dell’intervento antropico che accorcia il divario natura/cultura tramite il mezzo tecnologico. Similmente, Stefano Munarin riflette sulla sua esperienza personale maturata nel camminare e pedalare in natura, mettendo in risalto i diversi strati del paesaggio.
Segue una sezione dedicata alle infrastrutture e nello specifico al complesso delle vie di trasporto che formano la rete stradale urbana ed extraurbana che conduce a Cortina, rispetto alle forme montuose e alle linee fluviali del territorio circostante. Antonio De Rossi si focalizza, in particolare, sulla strada delle Dolomiti come luogo dell’abitare.
Gli impianti di risalita vengono presi in esame insieme alle piste da sci, i comprensori e i macchinari per la produzione di neve programmata da Davide Maffei che si sofferma sugli scontri politici generati dalle contrastanti necessità legate allo sviluppo turistico e alla conservazione di una profonda identità sociale per suggellare la riflessione nella formula AMBIENTE NATURALE + OPERA DELL’UOMO = PAESAGGIO.
Segue una sezione dedicata ai campioni degli sport invernali svolti a Cortina a testimonianza dell’importanza della tradizione agonistica per la formazione dell’identità della valle. Giovanni La Varra riflette sulla rivalutazione del territorio legata alla doppia occasione dei Mondiali di Sci Alpino del 2021 e delle Olimpiadi Invernali del 2026, gettando uno sguardo critico sugli equilibri tra ambiente naturale e spazio urbano.
Chiosa il volume un dialogo tra Valerio Giacobbi, Marco Follador, Nicola Menardi e Susanna Sieff circa il contributo istituzionale al doppio appuntamento sportivo di Cortina 2021 e 2026.
DENTRO – LA FORMA
Internamente, il libro segue un andamento lineare. La ricerca visiva degli autori si inserisce all’interno di interviste e saggi che compendiano l’approccio archivistico del progetto al carattere documentario degli scatti. Le immagini di immagini della montagna stratificano i livelli di lettura del volume che gode del pregio di non cadere nelle secche della denuncia fine a se stessa, ma diventa strumento, quasi bussola, permettendo al lettore di orientarsi tra i diversi livelli di lettura dell’ambiente alpino attraverso un dinoccolato percorso tematico e testuale che si inserisce perfettamente all’interno delle stesse venature dolomitiche che campeggiano in copertina.
La valle tra le cime e le stelle. Osservatorio Cortina 2021
Gianpaolo Arena e Marina Caneve
Quodlibet, 2021
€28
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