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July 24, 2018
Supercontinent2. Talkin’ about #02: intervista a Ugo Morelli
Anna Quinz
Quest’anno Centrale Fies - durante i giorni di Supercontinent2 - apre parco e giardino nel tardo pomeriggio per esplodere definitivamente la forma talk.
Quattro momenti dedicati all’espansione di tematiche, atmosfere e pratiche artistiche prima delle performance e degli spettacoli in programma. Mercoledì 25, giovedì 26, venerdì 27 e sabato 28, alle 17.30, la session Talkin’ about, avrà il potere non solo di far esplodere il classico formato dei talk, ma anche i contenuti legati a queste ultime edizioni del festival che filosofi, sociologi, architetti, ricercatori e sound designer andranno ad indagare attraverso pratiche e modalità completamente diverse tra loro.
Talkin’ about rovescia il concetto di talk, stupendo il pubblico ogni volta con modalità differenti di narrazione e confronto con l’ospite.
franz intervista i quattro protagonisti, uno per uno, con cinque domande, sempre le stesse. Il secondo ospite intervistato, qui e ora, è Ugo Morelli, che potrete ascoltare giovedì 26 luglio alle 17.30.
Parlaci di te. Chi sei, cosa fai nella vita, di cosa si occupa la tua ricerca?
Mi occupo di mente e comportamento umano a livello di ricerca e applicazioni nel campo della creatività, della vivibilità, del conflitto e della cooperazione. E come dico sempre ai miei studenti: la mente umana, più me ne occupo, più mi preoccupo.
Per la prima volta Centrale Fies organizza durante il festival questa serie di talk “esplosi”. Nel tuo, quali pezzi di te e del tuo lavoro porterai e racconterai, quali elementi di pensiero personale pensi potrai aggiungere alla programmazione del festival? Detto più sinteticamente, perché venire ad ascoltarti?
Chi ha voglia di capire qualcosa di più su come è difficile per noi umani cambiare idea, soprattutto sul paesaggio, l’ambiente, la vivibilità e la convivenza delle differenze culturali, anche deprimendosi un poco per provare a creare un mondo che ancora non c’è, può essere interessante venire a dialogare con me.
In tempi di velocità della comunicazione e di contenuti che scompaiono nel tempo di un clic, perché pensi sia importante prendersi del tempo per fermarsi a parlare e ascoltare?
Perché riflettere e conversare è ciò che ci rende umani. Contro le regressioni del tempo del clic che ci fa regredire alla semplificazione, il contrario del confronto e della democrazia. Per fare un essere umano ci vogliono nove mesi: per generare un pensiero ci vuole investimento in eccedenza.
Il Supercontinent (che si manifesta per la seconda volta a Centrale Fies) è un luogo di incontro, dove i linguaggi si moltiplicano e le barriere si sgretolano. Cosa rappresenta per te questo luogo, come sei entrato in contatto con esso e come hai costruito insieme ai suoi abitanti questo percorso che ti ha portato qui?
Il mondo così come è non ci può bastare. Solo la trasgressione dei confini e la via del conflitto inteso come incontro tra differenze di conoscenza, di interessi, di culture, di processi di individuazione, può permettere di cercare un futuro per i terrestri.
Stai preparando la tua valigia per il viaggio con destinazione Supercontinent2, cosa porti con te, quali sono i fondamentali e irrinunciabili “oggetti” (reali o anche no) per questa esplorazione?
Un solo oggetto: il dubbio. Esercita il dubbio è stai a vedere cosa ti offre il caso.
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Ugo Morelli
Giovedì 26 luglio, ore 17.30
Le Terme – Centrale Fies
www.centralefies.it/supercontinent2
Foto: Centrale Fies
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