Prima personale: Judith Hopf al Museion

Nata a Karlsruhe nel 1969, Judith Hopf insegna arti figurative presso la Frankfurter Städelschule, ha esposto in istituzioni come PRAXES centre for Contemporary Art, Berlino, Schirn Kunsthalle Frankfurt , Malmö Konsthall, Malmö e in rassegne internazionali come documenta 13, Kassel e la Biennale di Liverpool. I suoi lavori sono stati presentati in numerosi rassegne, tra cui il Festival internazionale del cinema di Berlino (Berlinale) e gli “Internationalen Kurzfilmtagen Oberhausen”.
Il 30 settembre, Museion presenterà la prima personale italiana di Judith Hopf. La mostra, intitolata Up, sarà ospitata nel Passage e nel quarto piano del tempio bolzanino dell’arte moderna. Nel periodo di esposizione verranno presentati trenta lavori dell’artista: video, sculture e disegni, realizzati in dialogo con lo spazio del Museion e il paesaggio circostante.
Alla base delle opere di Judith Hopf si trova un certo sense of humor, ma anche la consapevolezza dei propri limiti. L’ironia e l’autoironia, quindi, non mancano. Nel proprio lavoro, l’artista utilizza un linguaggio volutamente amatoriale e materiali semplici.
L’humor viene utilizzato dall’artista per smantellare il linguaggio della modernità: gli animali, per esempio, diventano una sorta di supporto simbolico e concettuale per la rappresentazione di diverse pratiche umane. In questo senso, il gregge di pecore in cemento, con facce spiritose disegnate a carboncino, si prende gioco delle convenzioni della scultura minimalista, della sua serialità e dell’intenzionale assenza di associazioni e di contenuti, ma anche di certi comportamenti tenuti dai visitatori di mostre di arte contemporanea.
Le ultime produzioni plastiche di Hopf, realizzate in mattoni, attraverso un ossimoro o paradosso visivo, alludono a limitazioni di esperienze fisiche : un piede, congelato nel suo movimento a causa della sua pesantezza e della sua solida fattezza, è un chiaro esempio di questa limitazione.
Judith Hopf indaga nelle sue opere comportamenti istituzionalizzati, griglie normative, ruoli ingessati e la marginalizzazione di determinati soggetti, collegando il tutto tramite una certa ironia e un certo humor.
L’inaugurazione si terrà il 30 settembre alle ore 19, ingresso gratuito.Ingrid Hopf, Letizia Ragaglia, Susanne Barta
Foto: Diana Alb/franzmagazine