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December 9, 2014

People I Know. Ermanno Zanella, Uptitude e una vecchia tavola da snowboard che cambia il suo destino…

Anna Quinz


Ermanno Zanella ha quasi 26 anni, è nato a Malè, in Val di Sole e ha studiato design alla Libera Università di Bolzano. Da sempre ama sci e snowboard, ma la vita universitaria “poco tempo, pochi soldi”, l’ha tenuto lontano dalle piste. Finché un’idea, diventata anche il suo progetto di tesi, l’ha riportato ad avvicinarsi all’antica passione, per farne un mestiere, creativo e innovativo. Oggi infatti Ermanno lavora intensamente ad “Uptitude”, una linea di occhiali realizzati con vecchie tavole da snowboard. Entusiasmo e determinazione, una risata e una battuta sempre pronte, Ermanno oltre a creare i disegni dei suoi occhiali, si impegna a capire – da designer imprenditore – anche tutti i passaggi tecnici della produzione, e quelli strategici ed economici necessari per implementare il suo colorato progetto, che già sta ottenendo ottimi risultati.

ermanno zanellaErmanno, esattamente l’idea di Uptitude, come è nata?

Ero in Spagna, ho visto un paio di occhiali di legno, mi piacevano ma costavano troppo… però ho pensato che potevo provare a farne un paio in facoltà. Sono andato in cantina a Malè in cerca del materiale giusto. Apri, guarda, cerca, avevo un’asse in legno brutta e vecchia e dietro di me una pila di sci e tavole da snowboard usate, distrutte e rotte. Ho guardato una tavola aperta tipo bocca di rana e ho deciso di provare a sperimentare con quella. Questi oggetti hanno un’anima al 90% di legno, e mi sembrava una buona idea. Qualche mese dopo aver creato il primo prototipo dovevo laurearmi, e ho deciso di usare questo progetto per la tesi. Mi interessava però – e mi interessa tutt’ora – l’idea imprenditoriale, il concetto del designer odierno che non è solo uno che fa il disegno, sceglie forma e colore, ma uno che cura l’idea anche dal punto di vista manageriale. Ho deciso di affrontare il progetto così, lavorando non solo sul prodotto ma sull’idea di impresa.

4Quali conoscenze e competenze deve avere il designer imprenditore?

Serve un minimo di cultura generale e tanta curiosità. Da designer non devi essere un genio del marketing ma devi capirlo, per poter valutare il lavoro degli esperti. Avere strumenti di valutazioni è fondamentale. Qualche tempo fa ho esposto alla Maker Fair di Torino, qui ho conosciuto un imprenditore interessato al mio progetto e ora collaboro con lui. Mi ha aiutato nel business plan, nella pianificazione economica, nella strategia… non si può pretendere che una persona sappia disegnare, far funzionare una macchina e anche fare i calcoli, ma è importante capire come funziona l’ingranaggio, avere una buona comunicazione con gli esperti, trovare un linguaggio comune. Non so fare i conti, ma insieme a chi sa farlo, so valutare un risultato.

1E la produzione, come funziona?

Il primo prototipo l’ho fatto al laser, però per i troppi tecnicismi ho deciso di abbandonare questa tecnica e lavorare con le frese. Prima ci lavoravo all’università poi ho comprato – anzi meglio, ricostruito – una macchina per creare i miei prototipi. È stata un’esperienza molto formativa, innanzitutto perché ho giocato con un lego per adulti, di 1m x 1m x 100kg! E poi perché mi ha permesso di capire il movimento dei makers, dell’autoproduzione. Tecnologie come le frese, 10 anni fa erano costosissime, ma oggi sono acquistabili da uno studente che ha risparmiato un po’. Siamo arrivati – a livello di produzione – a un punto rivoluzionario, secondo me. Ora Uptitude è a un punto chiave. Del progetto si è parlato e questo – oltre a destare l’attenzione dei miei conterranei che mi hanno dimostrato affetto e sostegno – ha fatto arrivare proposte e preordini. Presto, dai prototipi si potrà partire con l’effettiva produzione. Stiamo anche rivalutando il metodo di lavoro: più peso alla parte manuale e artigianale, riducendo il lavoro a macchina. Per valorizzare il prodotto.

Il tuo progetto parte dagli sport invernali. Lei che legame ha con la montagna?

Mi piace molto in inverno, d’estate mi mette paura, poi da quando c’è orso non ne parliamo… La cosa che piace agli alpinisti – l’essere distanti dalla società – a me fa paura. In inverno non succede, c’è sempre gente.

2Più in generale, il rapporto con il Trentino Alto Adige?

Premetto che se non fossi di qui l’idea di Uptitude non sarebbe nata. Al mare magari avrei fatto occhiali con le tavole da surf? Chissà… Ho un rapporto di amore e odio con questa terra, amo viaggiare ma mi piace tornare. Bolzano è una città a effetto boomerang. Tutti dicono che vogliono andar via, ma poi tornano. Bolzano ti coccola, da un certo punto di vista offre poco, ma ci sono anche molte proposte culturali e per un designer – almeno fin’ora – ci sono possibilità di lavorare e interfacciarsi con altri professionisti.

Sei molto giovane, ma hai già un progetto concreto e le idee chiare. Dove ti vedi fra 10/20 anni?

Mi piacerebbe vedere che la mia idea funziona, magari affiancata ad altri prodotti con la stessa filosofia. Per arrivare a una capacità economica che possa permettere di investire nelle idee di altri giovani. Il mio progetto ha funzionato perché alle spalle ho avuto persone che ci credevano. Trasmettere questo messaggio a qualcun altro che ha una buona idea, sarebbe davvero un bel segno. Penso sia questa la vera innovazione.

https://uptitu.de/

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