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March 28, 2014
Startup Weekend a Trento, la parola a Mr PrezziPazzi
Marco Bassetti
Nello Startup Weekend a Trento cominciato in queste ore, accanto alla startup competition, ci sarà l’occasione di dibattere sui temi dell’innovazione con alcuni speaker di peso. Tra i quali figura Enrico Pandian, fondatore di Calcio.com e di PrezziPazzi.com, insomma uno che di startup se ne intende: “Alcune mi sono andate bene, altre sono andate male. Quando ho iniziato con PrezziPazzi avevo 30mila euro di debito eppure sono riuscito a partire”. Come? Con il bootstrapping.
Ci racconti brevemente il tuo percorso professionale?
Durante il mio percorso universitario ho avuto la fortuna di conoscere uno dei fondatori di Virgilio che mi ha introdotto un po’ nel mondo internet. Da lì ho creato Calcio.com, poi nel 2001 Matura.it, un enorme database di contenuti e risorse concernenti l’esame di maturità. Nel frattempo ho fondato dei giornali free press distribuiti nelle scuole di tutta Italia che poi ho venduto a StudentiMediaGroup che era l’editore di Studenti.it. Questo per citarti le imprese andate bene, altre sono andate male.
Un’impresa che sta andando bene è sicuramente PrezziPazzi.com…
Ho fondato PrezziPazzi nel 2010, copiando un’idea già esistente e adattandola al mercato italiano. Sì, con questa esperienza abbiamo raggiunto importanti risultati.
Cosa ti convince del format Startup Weekend?
Mi sembra un ottimo sistema per inserire nel mondo imprenditoriali professionalità, idee e talenti. Il messaggio fondamentale è che in 54 ore le cose si possono davvero realizzare, mettendo in campo la tua idea di business. Sono contento che un’esperienza di questo tipo trovi spazio in Trentino e che raccolga gente anche dall’Austria e dalla Germania. È il primo Startup Weekend tutto in inglese a cui partecipo, questo respiro internazionale mi piace molto.
Quindi per i partecipanti la durata limitata funziona da stimolo?
Cero, in quelle 54 ore devi fare e devi prendere delle decisioni che possono avere importanti ripercussioni per il tuo futuro. La forza dell’evento sta proprio in questo: spingere i partecipanti a realizzare qualcosa di concreto in un tempo molto breve.
Nel corso dello Startup Weekend terrai un talk. Di cosa parlerai?
Il nostro problema è che guardiamo molto agli Stati Uniti, ma la realtà italiana è molto differente perché non esiste il mondo del “venture capital”, mentre esiste in molti altri stati europei. Quindi parlerò di bootstrapping come modo migliore di far cominciare un’impresa in Italia. Niente di nuovo, è quello che facevano i nostri genitori e i nostri nonni: si parte con i propri soldi, si pensa come ottimizzare le risorse e piano piano l’azienda si consolida. Quindi illustrerò alcune tecniche di bootstrapping, ovvero come partire da zero con i propri soldi.
Un esempio concreto?
Quando ho iniziato con PrezziPazzi, avevo 30mila euro di debito in banca. Eppure sono riuscito a partire, facendo al pubblicità con gli annunci di Adwords e attivando con Google dei particolari sistemi di credito.
Quindi, nonostante le difficoltà di oggi, lanciare startup è possibile anche in Italia. Ma quali ingredienti fondamentali?
Un aspetto fondamentale oggi è sapere di codice. Il che non significa saper programmare un sito web, significa però capire come poter programmare un sito web. Ci sono tantissimi ragazzi esperti di marketing che vogliono fare una startup e questo va benissimo, perché il marketing è il secondo elemento fondamentale. Ma a tutti loro consiglio: leggete un libro di php.
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