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March 11, 2014

Cradle Rockers #70. Carnevale alle prese con una strega schizzinosa…

Gloria Gaio


Carnevale alle prese con una strega schizzinosa (Anita) e una principessa totalmente rosa con la solita indole distruttiva (Amelia). Ma possibile che anche questo carnevale sia un delirio? Che le mascherine e il giro al talvera mi facciano venire l’ansia e la voglia di uscire che ha un ricercato politico? 

…Anita. Mi sono trattenuta dal regalarla al primo albanese con lo sguardo truce che passava.

Il tutto perché ho pensato seriamente che fosse l’ora di provare ad uscire senza passeggino. Anita ha 2 anni passati, credo che ogni tanto un giretto a piedi possa farlo, no? Beh, cari miei, queste sono credenze. Non “il mobile della nonna”, ma proprio idee idiote che senti in giro, o immagini di bambini perfetti che il cervello ti mostra stile diapositiva, riprendendoli da chissà dove. Antri bui. Anita cammina poco, è capricciosa, piange e si dimena, vuole stare in braccio (non in qualsiasi braccio: vuole solo me, la mamma). 

E ci risiamo.

All’apice della sua piccola inutile incazzatura, questa creatura spalanca le fauci e si inginocchia, ovunque essa sia: pozzanghere, neve, marciapiede con cacca, striscia pedonale.. Una perfetta scenata napoletana. Qualche vecchietto mi sorride, qualche signora con fare affabile dice “uuuhh che succede?” e le altre mamme non mi cagano nemmeno, perché è una cosa che vivono nel quotidiano. Quindi mi ritrovo nel mezzo della folla, tra bambini che lanciano nastri colorati, teenagers che si spruzzano con quelle odiose bombolette di schiuma e miriadi di genitori che attraversano questo “fiume dell’umanae genti” con faccia atterrita/divertita. Ai miei piedi Anita in ginocchio che strilla come una matta. Al mio fianco, Amelia che piagnucola “mmhhaaa hihihiiio noooo non vooojjoo ‘ndaaare caaasaaahhh” con lacrimoni così grossi che i coccodrilli in confronto sembrano dilettanti.

Io in piedi, con le ali in mano (il vestito di Amelia prevede anche quelle, ma lei si rifiuta di metterle sopra la giacca, ergo: le appendo alla mamma), che cerco l’albanese-dallo-sguardo-truce. Oh, la nana non cammina, non c’è modo di farle muovere le chiappine.

Inizio anche ad avere mal di gola, giusto per non farsi mancare niente.

E sono questi i momenti di delirio che ogni mamma conosce. Così, per tirarmi su di morale (e per far scorrere un po’ il tempo e calmare i nervi), penso alle credenze di cui sopra, tra cui: “i maschi sono più scalmanati delle femmine”, come se parlassimo di cani. Ma chi l’ha mai sparata tale c@**a mozzafiato? Perché poi c’è anche: “maschio o femmina, da piccoli i bambini sono uguali sia nei comportamenti che nella scelta di giochi”. E a quel punto (in mezzo alla mischia, una che strilla e una che guaisce, il mal di gola…), io penso che tra maschio e femmina avrei preferito guardare il film.

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