Contemporary Culture in the Alps
Contemporary Culture in the Alps
Since 2010, the online magazine on contemporary culture in South Tyrol and beyond in the Alpine environment.

Sign up for our weekly newsletter to get amazing mountain stories about mountain people, mountain views, mountain things and mountain ideas direct in your inbox!

Facebook/Instagram/Youtube
© 2025 FRANZLAB
More

Ancora qualcosa da dire sulla (geniale) campagna #coglioneno

Giovane, creativo e freelance si, ma #coglioneno. Una geniale campagna virale di video che da giorni impazza nel web unisce le voci di tanti professionisti. Ma il loop del “non c’è budget per questo progetto”, pone alcune – tristi – domande in un sistema paese tutto da rifare.

17.01.2014
Anna Quinz
Ancora qualcosa da dire sulla (geniale) campagna #coglioneno
More

Ancora qualcosa da dire sulla (geniale) campagna #coglioneno

Giovane, creativo e freelance si, ma #coglioneno. Una geniale campagna virale di video che da giorni impazza nel web unisce le voci di tanti professionisti. Ma il loop del “non c’è budget per questo progetto”, pone alcune – tristi – domande in un sistema paese tutto da rifare.

17.01.2014
Anna Quinz

Ormai ha fatto il giro del web, andata e ritorno, e il ritornello (oggi hashtag) #coglioneno è ormai sulla bocca di tutti. Meritatamente. Perché chiunque faccia un qualche tipo di lavoro creativo, indipendente, da freelance, da libero professionista e simili, quando ha visto i video lanciati su youtube da Zero (video peraltro tecnicamente di altissimo livello), ha urlato (dentro di sé, ma magari anche fuori): “è vero! È vero! È proprio così che mi dicono sempre! (e io, appunto, non sono un coglione, ecchecazzo!)”

E così l’effetto #solidarietàcollettiva, o quello #l’unionefalaforza hanno fatto il resto. Perché è proprio così, innegabile, sacrosanto, più vero del vero. Quel che bisogna sperare è che i video non siano girati solo tra soggetti solidali, tra coloro che fanno un qualche tipo di lavoro creativo, indipendente, da freelance, da libero professionista e simili. Perché sentirsi rappresentati e avere una voce è importante, anzi fondamentale, ma il messaggio dovrebbe arrivare soprattutto un po’ più in alto, lì dove ci sono i politici che per questa categoria sociale non fanno nulla, per quelli che certe cose all’idraulico non le direbbero mai, ma a tutti noi le dicono praticamente ogni giorno.

Però, dopo la prima reazione “bravi!”,  “finalmente!”, “così si fa!” e via dicendo, io mi sono fermata un attimo a pensare e mi è venuta in mente una cosa. Molto triste, a dire il vero.

Noi di franz siamo esattamente quella categoria di cui sopra: siamo un’impresa creativa composta da giovani che fanno un qualche tipo di lavoro creativo, indipendente, da freelance, da libero professionista e simili. Dunque, noi come gli altri le frasi del video le abbiamo sentite mille volte, in mille varianti e variabili, in mille contesti e situazioni. La cosa triste però, è che la fatidica frase “per questo progetto non c’è budget” e tutto quel che segue, noi, l’abbiamo anche detta.

E qui scatta la vergogna – prima – perché guardando i video, l’idraulico siamo noi, l’altro è il nemico da combattere, e la rabbia – poi – perché io non voglio essere il nemico. Questo secondo me è l’aspetto più triste e amaro dei tre geniali video di Zero: il farci rendere conto che siamo totalmente immersi in una spirale viziosa, che ti porta ad essere il buono della storia oggi e il nemico domani. Un #gattochesimordelacoda, un #circolovizioso eterno. E così parte il ritmo perenne che ci mangia e schiaccia tutti (o almeno molti):

  1. sono un freelance e magari decido di fare impresa, perché ho un sogno, ma anche per far crescere il paese – perché no.
  2. tu grande impresa/cliente/ecc hai bisogno delle mie competenze professionali ma non hai budget per me, perché tanto io mi diverto, lo metto in curriculum e via andare.  
  3. Io con la mia impresa sto alla canna del gas.
  4. Ho un progetto, che è una figata, davvero e mi serve un collaboratore.  
  5. Vedi punto 3.
  6. Io giovane imprenditore freelance di belle speranze, mi ritrovo a chiamare un altro giovane imprenditore freelance di belle speranze e a dirgli che non ho budget per lui (che lo mette in curriculum e che si diverte, almeno questo ho la decenza di non dirlo).
  7. Le imprese alla canna del gas ora sono 2.

Il meccanismo è malefico e malato. Non aiuta la creatività (che insieme alla bellezza potrebbe salvare il mondo, secondo me) né tantomeno l’economia. Un disastro annunciato, di cui tutti siamo involontari e sofferenti complici. La macchina si incastra, si rompe, si blocca. E trovalo tu un tecnico disposto ad aggiustarla. Perché si sa, per questo progetto – ahimè – non c’è budget. 

SHARE
//

Tags

#coglioneno, creativi, freelance, giovani, lo diresti al tuo antennista? lo diresti al tuo idraulico? lo diresti al tuo giardiniere?, youtube, zero
ARCHIVE