Un libero pensatore di forme e materiali: Georg Mühlmann
Parliamo di Design e non solo con Georg Mühlmann, designer e artigiano altoatesino, fresco vincitore del red dot design award 2013, sempre più presente negli ambienti Design internazionali.

La cosa che ti colpisce di lui sono gli occhi. Vivi ed azzurri, sempre in movimento, inquieti quanto basta per non accontentarsi di vedere il mondo dall´alto delle montagne altoatesine. Georg Mühlmann infatti è sempre in viaggio, mi da´appuntamento nel suo studio di san Genesio, prima di prendere un volo per Londra.
Lo showroom e lo studio sono nello stesso posto. Non ti aspetti di trovare proprio a san Genesio questo bellissimo edificio ideato da Luigi Scolari, dalle linee pulite e senza compromessi. Assomiglia al suo padrone di casa.
Entro nello show room dove sono esposte le sue creazioni. Sono mobili, sedie, tavoli che vivono di materia lignea legata ai più svariati materiali e riescono a rendere il legno qualora materia chic, qualora giocosa, o addirittura hi tech. È sfuggito a questo gioco melki… il divertente e sorprendente sgabello ispirato al tradizionale sgabello usato dai contadini per mungere.
“Si sieda la prego, è fatto apposta” mi vede titubante, all´inizio ci si crede poco alla comodita´ di questa seduta, legata ad un gioco di equilibrio a prima vista impegnativo ma poi, testato di persona, è comodissimo e può diventare un gioco rilassante sapersi in equilibrio.
Ci sono tanti anni di attività da raccontare, lo capisci anche dalle sue mani grandi e vissute da artigiano, anche se definirlo artigiano è riduttivo.
“Il mio primo lavoro è stato il ciabattino, lo faceva mio padre. Un lavoro umile, che richiede molta pazienza. Da ragazzo poi sono partito dalla Val Pusteria e ho iniziato a frequentare la scuola d´arte in Val Gardena, ho imparato durante questi anni a scolpire il legno, anche se poco dopo ho scoperto che questa attività’ non mi apparteneva, non potevo e non riuscivo più a farla. Per sentirmi appagato, avevo bisogno di costruire qualcosa di utile, di funzionale. Ho iniziato a costruire tavoli, sedie…a fare il falegname, a realizzare prodotti che servivano. Sono autodidatta, ho imparato in totale indipendenza e libertà”.
Mühlmann in realtà il design ce l´ha nel sangue, lo capisci dalle creazioni piene di personalità, un libero pensatore della forma e dei materiali, anche se parlare con lui di design significa farlo infervorare.
“Design Design, cos´è il design? Tutti ne parlano, tutto è design. I ragazzi giù all´università di Bolzano studiano libri su libri ma poi fare il designer, costruire, inventare ..è tutta un´altra cosa. Non sono cose astratte. A loro spesso manca il rapporto con la quotidianità, lo sguardo dell’artigiano pragmatico e senza compromessi che sa come fare una cosa, l’esperienza di una falegnameria che ti insegna i rudimenti…”
Il composto e nordico signore che mi ha accolto alla porta ha una reazione particolarmente mediterranea alla parola design e seguita raccontandomi l´esperienza di “Habitat” al Fuorisalone di Milano di quest´anno, uno spazio dedicato agli artisti e designer altoatesini.
“Bella esperienza, tanti stimoli ma anche tanto design in giro che mi è sembrato pesante, inutile, non ragionato, ci vuole l´innovazione, e con essa un´idea concreta!”
Gli chiedo come arrivano le idee per un nuovo prodotto.
“Le idee arrivano sempre senza preavviso, mentre vado in bici, o passeggio in montagna, oppure mentre viaggio. Si forma un pensiero tridimensionale che non sempre posso realizzare subito..accade spesso che le mie idee devo conservarle e metterle dentro delle scatole immaginarie. La mia vita da creativo è stata resa possibile anche da questa opera di archivio: le scatole che contengono le idee le apro nel momento giusto”.
Georg Mühlmann è altoatesino e vive nella sua terra d´origine, gli chiedo se è possibile fare design in Alto Adige, se non occorre spostarsi.
“Il patrimonio culturale che abbiamo è molto importante, Melk-i è un esempio… è frutto delle mie osservazioni da bambino dei contadini pusteresi che mungevano. Gli Altoatesini dedicati al design evitano l´argomento tradizione, hanno il complesso del montanaro. Io credo sia importante mantenere le proprie origini ma in un´ottica di apertura verso l´esterno…viaggiare viaggiare..questo è il consiglio che do ai giovani. Spostarsi il più possibile, osservare gli altri, non se stessi. In questa terra abbiamo questo doppio binario culturale, italiano e tedesco. Dobbiamo farlo vivere, esserne protagonisti, non subirlo o viverlo come un ostacolo”.
Mentre parliamo mi prendo una pausa per osservare più da vicino i prodotti esposti nello showroom: mi colpisce Eva, un mobile in legno di mela dai toni caldi con cromatura esterna ispirata agli interni di una spider; e le sedie Bretelle, il nome svela il materiale colorato su cui ci si siede, confortevole e morbido. La struttura “razionale” in legno regge la fitta trama colorata di bretelle che crea la scocca della seduta (il bello estetico di queste sedie è che possono essere tono su tono e multicolori..dipende dal colore delle bretelle stesse).
Il designer artigiano di san Genesio è un artista eclettico, con grande passioni e sempre in movimento. Parliamo dei suoi viaggi di lavoro e di piacere. Non gli basta la montagna, è un grande appassionato di mare e di subacquea, mi confessa che il suo sogno è trasferirsi vicino al mare. Mente parla si muove proprio come un pesce nel suo showroom e mi racconta anche di quanti eventi culturali ha organizzato lì: da Transart a concerti di vario genere musicale, fino ad un´esposizione delle opere pittoriche di Helmut Schober, della quale va particolarmente fiero. E non finisce qui…
“Ho un progetto al quale tengo molto e che spero di realizzare: organizzare un workshop a livello internazionale qui nella mia sede. Non so ancora l´argomento ma vorrei che coinvolgesse vecchi e giovani, italiani e non, e che fosse tenuto da un designer di fama internazionale, sarebbe fantastico poterlo organizzare con Stefan Diez!”
*Alcuni prodotti di Georg Mühlmann saranno visibili e toccabili nel Salotto Buono della Rosengarten Festa il 14 settembre, presentati da Arcade et, buotique di arredo del distretto creativo di Dodiciville e reseller bolzanino del marchio.