Il paesaggio sonoro secondo il Festival Futuro Presente di Rovereto

Musicalmente ricca la seconda giornata del Festival Futuro Presente di Rovereto, edizione dedicata a Il paesaggio in movimento.
La riflessione sul paesaggio si dirama nella programmazione in diverse prospettive, tra cui quella musicale. Cosa è il “paesaggio sonoro”? Metafora, evocazione di una cultura o traccia realistica del suono naturale? Ne ha parlato Lucia Farinati all’incontro di venerdì alle 15.00 nella Sala Conferenza del Mart.
Lucia Farinati è curatrice di progetti artistici dedicati alla relazione tra suono e spazio, con una sensibilità attenta alle corrispondenze politiche e sociologiche che la determinano.
Il paesaggio sonoro infatti non è mai “neutro”, ma ci racconta di una cultura, un modo di abitare un ambiente, ci rivela stratificazioni in continua trasformazione.
Lucia Farinati vive e lavora a Londra dove ha fondato, insieme alla critica musicale Daniela Cascella (suo il bel libro Scultori di suono, Tuttle Edizioni 2005), Sound Threshold: una piattaforma per la realizzazione di progetti dedicati all’indagine del paesaggio sonoro attraverso i linguaggi artistici contemporanei.
Centrale per Lucia Farinati è la dimensione e il tema dell’ascolto: l’attenzione della curatrice infatti, è concentrata sulle diverse attitudini che ci condizionano nel prestare ascolto ai suoni dell’ambiente, condizioni che variano a seconda della cultura ancor prima che della natura del luogo e dell’uomo che lo abita.
Roveretana di nascita, ma abitante della soglia per vocazione, Farinati condurrà in questi giorni il workshop CAMMINANDO ASCOLTANDO, passeggiate sonore nella vicinanze di Rovereto, alla scoperta di personali modalità di ascolto, analisi e produzione dei suoni in cui viviamo.
La programmazione del Festival ha proposto per la sera di venerdì una selezione di film che descrivono un affresco potente degli interventi dell’uomo sull’ambiente naturale e le trasformazioni che la rivoluzione industriale contemporanea ha imposto alla società.
Evento centrale della serata è stata la sonorizzazione live di Mika Vainio per il film BORA di Yuri Ancarani.
Mika Vainio è compositore di musica elettronica, da vent’anni protagonista della scena contemporanea internazionale, dal duo Pan Sonic a progetti solistici e in prestigiose collaborazioni da Bijork a Keiji Haino.
Di fronte alla gremita platea accorsa per l’evento, il regista Yuri Ancarani ha raccontato come il suo film Bora sia nato dalla sua passione di ascoltatore di musica, dalla grande fascinazione delle sonorità di quel paesaggio sferzato dalla bora e per il desiderio di creare un film che possa avere una esplicita aderenza al mondo dei suoni.
L’esibizione inizia nel buio della sala, con un drone cupo che anticipa la visione. Le immagini del film descrivono il paesaggio aspro e selvaggio della Val Rosandra, vicino a Trieste, dove il vento soffia imperioso, modellando e sferzando ogni cosa.
La musica di Vainio descrive, evoca l’andamento ondoso del vento, intrecciando sonorità elettroniche con le sonorità della bora, registrate in quegli stessi luoghi.
La composizione è una stratificazione di fruscii, eventi acustici isolati, drone, vortici di sonorità noise che disegnano una potente massa sonora.
Musica descrittiva o evocazione della Natura? Tematica condivisa da musicisti del passato e del (futuro) presente: mentre ascolto, penso al poema sinfonico La Mer di Claude Debussy, al primo movimento: l’orchestra evoca lo spazio sconfinato del mare, dalle profondità dell’abisso all’orizzonte infinito ed interpreta, musicalmente, le mille metamorfosi di questo paesaggio. La musica (de)scrive un preciso arco temporale: “dall’alba al mezzogiorno sul mare”.
Qui il paesaggio è invece statico, privo di uno svolgimento narrativo, ma dominato da imprevedibili flussi in movimento.
Il pubblico in ascolto di Bora viene trascinato dalla musica di Vainio che si fa epifania del paesaggio stesso, soggettiva percezione di un flusso temporale indefinito: per alcuni, di una durata estremamente lunga, per altri coinvolgente esperienza plurisensoriale.
Fa piacere notare nel pubblico una notevole presenza giovanile, che evidentemente ha trovato interesse in questa proposta.