Tra i 13 finalisti di Upload che stanno scaldando ugole, pelli e corde in vista delle audizioni live del 14 giugno presso il centro Vintola 18 a Bolzano, ci sono loro, i trentini Junow, in giro dal 2009. Ovvero Iacopo, Marco, Stefano e Sam. “La band – giusto per capirci – prende il nome dalla non celebre sonda spaziale di una non celebre spedizione lunare fallita, ma con una W in più per salvaguardare l’ignoranza del progetto”. Dopo due anni dal primo demo, i Junow si mettono al lavoro per produrre un nuovo EP con l’aiuto degli amici The Bastard Sons of Dioniso che mettono a disposizione il loro studio e la loro esperienza. Ad Upload 2013 si sono presentati con “Flip Flops”, un pezzo giocoso e colorato che colpisce per brio e freschezza, una cosa a metà tra Vampire Weekend e The Drums. Qui l’intervista a Marco, il chitarrista.

Siete trai i 13 finalisti, complimenti! Cosa significa questo per voi?

Gioiamo principalmente perché significa che qualcuno ha apprezzato il lavoro fatto in studio di registrazione. E’ stato un duro parto plurigemellare e siamo ancora tutti sudati.

Descrivi la vostra musica in poche parole a chi non vi conosce. Cosa vi differenzia dalle altre band protagoniste?

Saltellanti ma anche no, distorti ma anche no, seri no. Probabilmente la nostra musica piace alla tua morosa.

Con cosa cercherete di convincere la giuria che voi siete i migliori?

Potremmo offrire loro una pizza di Subito probabilmente o millantare parentele con Ötzi. In realtà siamo pigri e imbarazzati per tutto questo, se si devono convincere speriamo lo facciano in autonomia.

Se vincete, cosa cambia nella nostra vita?

Nulla a parte che ci toccherebbe aprire una conversazione su Facebook per decidere come usare gli eventuali soldi del premio e come è noto non è il nostro forte. Fortuna che non vinceremo.

www.myspace.com/junowmusic