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April 18, 2013

Lorenzo, vent’anni, frequenta Piazza Erbe: “Troviamo alternative, magari il Black Box”

Marco Bassetti

Lorenzo Vianini ha quasi vent’anni ed è studente di quinta liceo al Torricelli. “Sì, ho perso un anno alle superiori”, confessa candidamente, senza troppi problemi. Un ragazzo che, come tanti altri, durante il weekend frequenta Piazza delle Erbe. La piazza degli schiamazzi e delle risse, del cosiddetto “degrado” e degli annunciati “presidi di sicurezza”, sempre che i baristi in tempi di crisi riescano a mettersi d’accordo per dividere le spese dei buttafuori… sì, a questo siamo arrivati. Lorenzo oltre a “schiamazzare” nel weekend con i suoi coetanei… è membro della Consulta Giovani, come proposta della Sovrintendenza Scolastica, e della Consulta Provinciale degli Studenti in Lingua Italiana, di cui è Presidente. A Lorenzo piace il rugby, guardato in tv, ed è scout da 12 anni. Tra i suoi hobby cita la “partecipazione attiva”. Tra le altre cose Lorenzo non beve alcolici e questo lo rende – diciamolo pure – un “caso anomalo”. Ok, però Lorenzo racconta la realtà per come la vive in prima persona, insieme ai suoi amici, con lucidità e schiettezza. I disagi ci sono, ma ci sono anche le soluzioni, neppure così distanti. Forse le soluzioni varrebbe la pena chiederle ai ragazzi, piuttosto che al prefetto, al questore o al presidente degli albergatori… La famigerata realtà di Piazza Erbe raccontata, per franz, dal di dentro.

Perché frequenti Piazza Erbe la sera nei weekend?

È il punto di ritrovo e di passaggio per molti ragazzi della mia età ed è spesso il modo più veloce per vedere persone che durante la settimana non mi capita di incontrare. Non è la piazza ad attirarmi, ma la forte possibilità che ci siano molte persone con cui parlare.

Che locali frequenti perlopiù?​

Preferisco i locali con musica dal vivo o in alternativa buona musica di sottofondo, ma solitamente se sono in centro si finisce nei soliti 2-3 pub con amici, come il Temple, piuttosto che Paulaner, Hopfen o Exil.

Dai locali del centro poi ti sposti in zona? 

Mi sposto volentieri e senza problemi , anche con amici. Se si va in zona industriale è per andare al Rock’n'Roll o all’Irish Pub, in altre zone non vado in un posto specifico ma a casa di uno degli amici o in un bar a caso.

Come ti sposti?

Solitamente preferisco spostarmi in bici, per non aver problemi di orari e riuscire comunque a muovermi velocemente, ma capita anche di muoversi in bus. Ovviamente questo vuol dire tornare prima, o tornare a piedi, o pagarsi un mezzo di trasporto alternativo. C’è anche da dire che sono senza patente, ma anche avendo amici provvisti di macchina difficilmente scegliamo quel tipo di trasporto, per diversi motivi: il costo della benzina, la difficoltà di parcheggio e il fatto che non si possa bere neppure una birra al volante (cosa giustissima, ma che ovviamente fa lamentare i miei amici che una birra tranquilla se la berrebbero volentieri e senza conseguenze sulla guida) fanno preferire la gratuita e più rapida bicicletta, che in una città piccola come Bolzano è sicuramente il miglior mezzo di trasporto, senza contare che permette a tutti di tornare all’orario che ciascuno preferisce.

In una serata tipo, cosa e ​quanto alcol consumi?

Sono astemio, quindi al massimo una coca cola… Quindi parlo degli amici con cui sono solito uscire: se siamo fuori casa una due birre al massimo, se stiamo facendo una festa in casa magari bevono un attimo di più ma senza essere ubriachi o stare male. Per quanto riguarda altri amici, sia per questioni di soldi che di maturità, molto spesso si fermano a due consumazioni (tra aperitivi e birre, difficilmente superalcolici) e solo pochi vanno oltre, ovviamente nelle “serate tipo”, quindi escludendo feste speciali o discoteca.

Dalla tua esperienza diretta, percepisci il consumo di alcol presso i giovani come un’emergenza?​

Non bevendo ho una percezione “esterna” del consumo di alcol. Ho però notato come nei primi anni delle superiori, e ahimè gli ultimi delle scuole medie, nonostante non si abbia l’età minima consentita dalla legge, è maggiore l’abuso di alcolici. Invece invecchiando i ragazzi vanno meno in discoteca ed è più difficile si sbronzino spesso. Poi per carità, succede anche tra i più grandi, ma la loro non è assolutamente un’emergenza. Bisogna invece pensare ai più piccoli…

Oltre all’alcol, girano anche droghe. Com’è la situazione?

Sicuramente anche droghe, soprattutto leggere. La situazione però non la trovo grave. Ovvio, c’è chi ne abusa ed è soprattutto in determinati luoghi-ambienti, ma la stragrande maggioranza del consumo è di droghe leggere e in gruppo.

I baristi vendono alcol anche a persone già ubriache o pongono dei limiti?

Sempre nella mia esperienza i baristi pongono dei limiti e anzi allontanano dal locale gli ubriachi, che solitamente disturbano il resto della clientela. Soprattutto i locali più frequentati, sia del centro che della zona, utilizzano questa policy, preferendo la tranquillità al guadagno. Solitamente gli ubriachi bevono la “spesa al supermercato”, non si ubriacano anche al bar. Anche perché insomma siamo ragazzi, pochi di noi dispongono di così tanti soldi per ubriacarsi al bar…

Risse e schiamazzi sono frequenti?

Ho assistito a due sole risse, tra l’altro non proprio risse, una volta ci fu un po’ di tensione e un’altra volò solo un pugno… In ogni caso non sento spesso di risse in centro. Per quanto riguarda gli schiamazzi non c’è gente che urla in piazza: la gente parla, ci sono anche 200 persone in piazza nei momenti di punta, è normale ci sia un volume alto anche se tutti stanno semplicemente parlando. Ma in un luogo come Piazza delle Erbe è normale che le persone parlando facciano baccano, è una situazione comune a tutte le città del mondo: il punto di ritrovo e passaggio è “casinista”.

Buttafuori, telecamere, forze dell’ordine possono essere strumenti efficaci di contrasto?

I buttafuori sicuramente no: a che pro? Sicuramente non diminuirà il “baccano” delle persone che parlano e secondo me aumenterebbero solo i momenti di tensione, nel momento in cui devono allontanare i clienti “non voluti”. E poi c’è da ricordare che la stragrande maggioranza dei ragazzi che frequenta il centro non crea nessun problema. Le telecamere non sono proprio strumenti di prevenzione: è vero, sapendo che ci sono, alcuni eviteranno di farci davanti cavolate, ma sicuramente non diminuiranno l’utilizzo di alcol e le ubriachezze. Per quanto riguarda le forze dell’ordine vale lo stesso discorso dei buttafuori, anche perché vedendo la pattuglia arrivare ogni “illegalità” scompare ovviamente. Forse i poliziotti in borghese avrebbero più successo, ma per poco…

Proposte/strumenti che tu ritieni efficaci per contrastare abuso di alcol, risse e schiamazzi?

Bisogna creare un’offerta alternativa, attrattiva per i giovani: inutile tornare al proibizionismo, anche perché lo aggirano tranquillamente (che l’età sia 16 o 18 non cambia nulla, se un ragazzo vuole bere il modo lo trova), servono spazi e attività dove non sia necessario “sballare” per divertirsi. Ovviamente serve anche uno stretto lavoro tra istituzioni-scuola-famiglie per creare una coscienza collettiva adatta a contrastare il fenomeno non con la lotta, ma con la prevenzione. E non basta “spostare” il problema, perché Piazza Erbe rimarrà il punto di ritrovo anche se tutte le attività proposte si sposteranno fuori dal centro.Alternative? Se proprio non si riesce, in tempi di spending review (anche se le proposte sono state avanzate  anni prima della crisi in corso), a ottenere spazi nuovi, utilizzare in modo intelligente strutture già presenti, oppure agevolare gli operatori onesti che già ci sono. Già la creazione di trasporti pubblici per luoghi come il Black Box di Laives permetterebbe di “spostare” la massa di ragazzi e magari proporgli un’offerta che non presupponga lo sballo.

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