Contemporary Culture in the Alps
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10 buone ragioni per vivere in Alto Adige #46

04.02.2013
Anna Quinz
10 buone ragioni per vivere in Alto Adige #46

10 buone ragioni (semiserie) per le quali anche la settimana scorsa (28 gennaio – 3 febbraio 2013) è valsa la pena vivere in Alto Adige.

1. Perché le montagne nostrane, non affascinano solo i turisti, ma pure le mega produzioni televisive, come quella di Master Chef[1] che è salita (concorrenti e giudici, al gran completo) in quota, nel paesaggio lunare del Sass Pordoi e ha presentato una puntata “in esterna davvero mozzafiato”. Cucinando ragù di cervo e strudel e permettendo a tutti di vedere quanto son belli questi posti che per noi sono “casa”.

2. Perché i lavori delle grandi star dell’arte arrivano anche qui, come quelli della celeberrima Cindy Sherman[2] che nella bella mostra a lei dedicata a Merano, ha raccontato di sé una storia inedita, una giovinezza alla ricerca del proprio linguaggio artistico che si farà poi forte e chiaro nelle opere successive, note ad ogni angolo del globo.

3. Perché nella redazione di Franz abbiamo due nuovi stagisti, Oumar – di origini senegalesi – e Janette –di origini curdo-croate. Segno che le nostre scuole ora sono un crogiuolo di razze, storie e culture, e questo a noi piace un sacco. Ci piace avere alle nostre scrivanie ragazzi che ci raccontano storie diverse dalle nostre, che ci portano in mondi altri e ci fanno sentire, alla fin fine, cittadini tutti di uno stesso grande e variopinto mondo.

4. Perché gli studenti della facoltà di Design e Arti della Lub hanno presentato i loro progetti a chiunque volesse osservarli. E tra oggetti, cibo rivisitato, infografiche, video e installazioni, hanno saputo dimostrare che sanno fare e vogliono fare. Con occhi attenti al sociale, alla contemporaneità, agli sviluppi della società di oggi. Non è stata sempre questa l’impressione, e quindi, osservare il miglioramento, ci rende felici.

5. Perché ancora una volta il teatro ci porta lontano, ci porta in Albania (con Italianesi di Saverio La Ruina[3]) a scoprire una storia triste che non conoscevamo, e ci porta dentro e fuori dal carcere (con Oscura Immensità di Alessandro Gassman) per capire solitudini, dolori e disagi. Ma soprattutto, ci porta nella testa di tre personaggi inventati ma terribilmente reali, che umani più dell’umano, fanno riflettere e rimettere in discussione certezze storiche e certezze emotive.

6. Perché in una domenica che fa già presagire i primi attesissimi segni di primavera, fare un giro lungo la Strada del Vino è un vero piacere. Ancora i vigneti sono secchi e risentono dell’aria invernale, ma il ghiaccio inizia a sciogliersi, e si può già immaginare quello che verrà e questo riempie lo sguardo e riscalda le membra infreddolite. E, sempre lungo la Strada del Vino, le meravigliose e moderne cantine che sono fiore all’occhiello di questa terra, fanno orgogliosa mostra di sé. E vien voglia di fermarsi e bere un bicchiere. Alla salute dell’inverno che se ne va.

7. Perché è ufficialmente arrivato il tempo di carnevale. Chi come me ama travestirsi, è una pacchia (anche se vorrei, almeno una volta nella vita, un carnevale estivo, senza doversi vestire da Wonder Woman, per dire, e poi doversi paludare e coprire di cappotti e sciarpe per non morire congelata). In più, con il carnevale, arrivano imperiosi crostoli e krapfen, gioia per il palato e per i fan (come me) del fritto sempre comunque e ovunque.

8. Perché anche se non è nata qui, la sua compagnia-mono-persona è prodotta dai bravi ragazzi di Centrale Fies. E visto che lei, Marta Cuscunà[4], ci piace un sacco, e ha pure appena avuto una menzione al premio Duse e il suo spettacolo “La felicità ingannata” è stato decretato dal pubblico del web il migliore del 2012, noi la citiamo, perché se lo merita. E lo spettacolo, peraltro, l’ho visto a Drodesera, e l’ho profondamente amato, quindi oltre che citarlo, faccio un appello perché lo possa vedere al più presto anche il pubblico altoatesino.

9. Perché, in visita a Bolzano, il Ministro Elsa Fornero ha fatto tappa pure a Museion. Dopo parole di apprezzamento per i giovani modello dell’Alto Adige, ha poi visitato la mostra di Rosemarie Trockel. E questo, ci fa sperare che prima o poi, la cultura, inizi davvero a interessare a tecnici, politi, politicanti e via discorrendo.

10. Perché la numerosa e multiculturale Orchestra di Via Padova[5] ha dato anche a Bolzano bei segnali di integrazione, passando semplicemente per il linguaggio universale della musica.

* Nella cartolina, una giornata di sole e neve al rifugio Seceda, in Val Gardena


[1] Leggi l’articolo che racconta della salita in vetta della squadra del food talent show: /2013/01/30/la-triade-cracco-barbieri-bastianich-sbarca-in-trentino-master-chef-a-passo-pordoi/

[2] Tutto sulla mostra di Cindy Sherman a Merano arte http://www.kunstmeranoarte.org/

[3] Leggi l’intervista a Saverio La Ruina /2013/01/29/italianesi-saverio-la-ruina-quanto-dolore-dietro-a-unidentita-negata/

[4] Per scoprire tutto su qeusta favolosa interprete e autrice http://www.martacuscuna.blogspot.com/

[5] Guarda l’intervista dell’Orchestra di Via Padova all’Orchestra di Via Padova: /2013/02/04/lorchestra-di-via-padova-intervista-lorchestra-di-via-padova/

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10 buone ragioni per vivere in Alto Adige, esercizio settimanale di ottimismo altoatesino
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