Contemporary Culture in the Alps
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Cradle Rockers #32. Il 24 dicembre 2012 ho fatto un test di gravidanza.

15.01.2013
Gloria Gaio
Cradle Rockers #32. Il 24 dicembre 2012 ho fatto un test di gravidanza.

Il 24 dicembre 2012 ho fatto un test di gravidanza. Dopo due figlie concepite a dicembre, il ritardo di 2 giorni già mi stava infastidendo. A 3 giorni ero pensierosa, a 4 isterica, a 5 schizzata e a 6 giorni sono entrata paonazza in farmacia. Senza più quella tenera premura che si addice alle giovani ignare cui succede per la prima volta, bensì con sguardo disilluso e un bel po’ imbufalita, mi avvicino al bancone:

“Salve. Voglio un test di gravidanza. Non mi interessa il costo, voglio il più attendibile!”

La farmacista (una giovanetta): “Beh, ok.. ma anche se fosse.. –sorrisone- è una cosa bella!”

Io: “No. Sarebbe il terzo. Sempre a settembre. A due anni dal secondo, nato a sua volta a due anni dal primo. Sarebbe una tragedia!”

La farmacista: “Ah…” (palesemente in difficoltà)

Esco e chiamo la mia amica Francesca, che non fa nemmeno in tempo a dire “pronto” perché io inizio a sfogarmi: “Indovina cosa ho appena fatto? Ho appena comprato una cosa, indovina??”

Francesca: “…? Ciao Gloria..”

Io: “Un test di gravidanza!! Io mi sparo, se dovesse essere positivo mi uccido!!”

Francesca rideva, e alla fine mi sono messa a ridere pure io.

Mi veniva da piangere.

Entro in casa e faccio pipì sulla famigerata barretta del test: NEGATIVO!! Alleluja Alleluja! Tesorini era in bagno con me: “Hai visto? Ti fai troppe seghe mentali!”

Io: “Scusa ma non potevo passare il pranzone di Natale tra questo dubbio amletico, tua mamma e mio papà!”

Quindi Natale è trascorso tutto sommato bene, senza sorpresoni, senza grossi pensieroni. Amelia ha ricevuto da Babbo Natale molte forcine, elastici, cerchietti per capelli e un vestito da principessa. Il regalo più atteso era un labello rosa. Dopo due giorni, Amelia si è mangiata il labello, tutto in un sol boccone. Quando mi sono accorta che il tubetto del labello era vuoto, era troppo tardi. “Magari è caduto per terra?” mi domandavo io, speranzosa. E guarda sotto il divano, guarda sotto i letti..

“Amelia ma dov’è finito il labello?”

Amelia “mmmmhhh…..” mugugna lei,  spalancando le fauci..

“Lo hai mangiato?!?”

“Aha.”

“Ed era buono?”

“No.”

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