Cradle Rockers #26. Perché?? Perché ho fatto figli??

Perché?? Perché ho fatto figli?? Non potevo starmene tranquilla tutta la vita?? NO.
E’ che dovrebbero darti un periodo di prova, per ogni cosa oggi c’è il periodo di prova. Vedi se tutto va bene, se il prodotto ti piace, se conviene, e poi decidi: soddisfatto o rimborsato! Ma è qui la fregatura divina: l’Onnipotente non ritira l’usato, non puoi restituire la merce, non puoi cambiare il prodotto. Quindi sei catapultato nel lato B della vita che nemmeno te ne accorgi (insomma.. del parto te ne accorgi, ma intendo che è davvero da un giorno all’altro!). E poi eccoci qui, noi mamme, noi genitori: sabati sera inesistenti, pazienza a go-go, pannolini spisciazzati, capricci, urla..
“Io voglio mettere la gonna.”
E me lo dice senza punto di domanda, senza sguardo complice divertito, me lo dice sapendo già che è un capriccio, la streghetta. “Va bene, proviamo ad accontentarla perché non ho voglia di sgridare, litigare..” pensi tu, appena entrata in casa coi sacchetti della spesa, la testa che scoppia, Lo Zombie Ubriaco che già ciuccia il mobile all’entrata e cerca contemporaneamente di aprire la cassettiera.
“Ok, Amelia, prendiamo la gonna”
“Io non voglio la gonna..” e già quando dice “io” sta guaendo come un cane..
“Va bene, niente gonna”
“..ma.. ma io voglio la gonnaaaahhhhh!”
Apri l’armadio, Anita ha già le figurine del despar in bocca, prendi l’unica gonnellina e…
“Ecco, metti la gonna dai!”
“Ma io voglio la gonna rossa!”
“Amelia, la gonna rossa è in lavatrice, è bagnata!”
“Ma io non voglio quella lì -quella che ho in mano io- io voglio quella rossaaahhhh!!!!”
e che pianti…
e che palle…
Allora bisogna ignorare il capriccio. Lascia che i tuoi figli piangano anche per ore, Amelia fa le gocce dalla testa a novembre, figurarsi a luglio.
“..ddeeehhhvvvoo faaahhhreee bibì..”
“Vai in bagno allora!”
E cosa succede? Se la fa addosso guardando il water..
Cosa c’è di più meraviglioso di godersi a casa i propri bambini?